UnApi

Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani

Riconosciuta dal MIRAAF quale Unione di Associazioni di Produttori con D.M.9596348 del 28-11-1996


 

 

 

Novi Ligure, 12 novembre 1999

Circolare n. 9 alle Associazioni e agli enti competenti in apicoltura.

Vi inviamo in allegato il report della Commissione Sanitaria dell'UNAAPI sulle sperimentazioni coordinate sul campo e la comunicazione sui fenomeni di resistenza al Coumaphos.

 

Distinti saluti.

Francesco Panella

Presidente U.N.A.API

Commissione sanitaria UNAAPI

Sperimentazioni coordinate sul campo

Presso l'INA il 9 novembre 1999 si è riunito il gruppo di sperimentatori della Commissione Sanitaria dell'UNAAPI . Erano presenti tecnici ed apicoltori provenienti da Piemonte , Lombardia, Veneto Emilia Romagna e Toscana oltre ad Antonio Nanetti dell'INA e Pietro Arculeo dell'Istituto Zooprofilattico di Palermo .

Durante l'incontro sono stati relazionati i risultati ottenuti dalle prove fatte durante il periodo estivo e sono state programmate le prove da effettuare in futuro.

 

Prove eseguite

Sono state messe a confronto metodologie di trattamento estivo contro la Varroasi con diversi prodotti a base di Timolo..

Sede operativa: Strada Tassarolo 22 - 15067 Novi Ligure - AL

Tel 0143 323778 - Fax 0143 314235 - 0335 6279401

E mail: frapane@tin.it

Prove future

Nel prossimo incontro di Rimini verranno presentate relazioni sulle sperimentazioni fatte e si terrà una più ampia e larga discussione sulle linee guida del lavoro della commissione per il prossimo anno.

Luca Bonizzoni - Luca Allais

 

Commissione Sanitaria UNAAPI

Farmaco resistenza al Coumaphos. Verifiche sul campo.

A seguito della segnalazione, pervenutaci dal Gruppo AMA, della scoperta di ceppi di varroa farmaco resistenti al principio attivo Coumaphos in alveari italiani, la Commissione Sanitaria dell'UNAAPI ha deciso di allertare tutte le associazioni apistiche ed enti interessati e di iniziare una indagine preliminare sul campo per verificare a campione l'ampiezza del fenomeno.

A questo scopo sono stati attivati dei gruppi di lavoro in Piemonte , Lombardia , Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Sicilia per testare gruppi di almeno 10 alveari, sulla base del protocollo che alleghiamo.

Più ampia sarà tale verifica, più avremo possibilità di evitare nuove mortalità di api, quindi proponiamo a tutti gli apicoltori italiani di effettuare i controlli attenendosi al medesimo protocollo.

Chiediamo che tutti i risultati ( sia positivi che negativi ) siano fatti pervenire al responsabile della commissione: Fax n° 0383/805452 - E-mail lucab@maxidata.it.

Se dalle ricerche emergeranno problematiche di efficacia del principio attivo Coumaphos, oltre a darne avviso agli apicoltori, sarà nostra premura inviare al gruppo AMA varroe vive dagli apiari controllati affinché vengano sottoposte a test di farmaco resistenza .

Per ulteriori informazioni chiamare Luca Bonizzoni : 0383/805452 o 0348/5651377

 

 

Protocollo per la verifica dell'efficacia del coumaphos

1. Utilizzare alveari con fondo a rete, sotto il quale andrà disposto un foglio vaselinato o un telaio diagnostico pulito.

2. Assicurarsi che gli alveari siano privi di covata opercolata per tutta la durata della prova (se necessario, la covata potrà essere spostata in altri alveari). Questa condizione è della massima importanza per ottenere risultati affidabili.

3.Trattare con il prodotto Perizin, secondo le indicazioni del produttore (1).

4. Al settimo giorno dopo il primo trattamento contare le varroe ( o estrarre il foglio vaselinato) , pulire il fondo diagnostico o inserire un nuovo foglio vaselinato pulito ed effettuare il secondo trattamento con Perizin Dopo tre-cinque giorni, sostituire il foglio vaselinato.

5. Subito dopo trattare con acido ossalico (2)

6. Dopo cinque-sette giorni, prelevare di nuovo il foglio vaselinato.

7. Contare le varroe cadute in seguito al trattamento con Perizin e a quello con acido ossalico; calcolare l'efficacia con la formula:

Si tenga presente che, con un singolo intervento con Perizin, in assenza di covata, l'efficacia media dovrebbe essere dell'80-90%. Nel caso di doppio intervento con Perizin (due applicazioni a distanza di una settimana, secondo le indicazioni del produttore), l'efficacia totale dovrebbe essere superiore al 95%.

(1) Trattamento con Perizin: diluire 1 cm3 (ossia 1 millilitro) del prodotto con 49 cm3 di acqua; somministrare il liquido diluito in ragione di 5 cm3 (5 ml) per ogni spazio fra i favi occupato dalle api. Operare in giorni nei quali le api si muovono (non sono in glomere) e preferibilmente con temperatura superiore a 10°C (comunque non sotto 5°C).

(2) Trattamento con acido ossalico: due metodi .

Primo metodo sciogliere 100 gr di acido ossalico diidrato (normalmente l'acido ossalico in commercio è diidrato) il un litro di acqua calda e successivamente sciogliere 1 chilo di zucchero fino ad ottenere una soluzione limpida . Distribuire negli interspazi fra i favi 5 cc ( 5 ml ) per ogni telaio coperto di api

Secondo metodo sciogliere 30 g di acido ossalico diidrato in 1 litro di acqua deionizzata (acqua per ferri da stiro e batterie). Nebulizzarla sui favi in ragione di 3-4 cm3 (3-4 millilitri) per facciata di favo. Usare un normale nebulizzatore, verificando in precedenza a quante 'pompate' corrispondono 3-4 cm3; tenere il getto inclinato in modo da non colpire il fondo delle cellette. Spruzzare da circa 30 cm.