Le api d'inverno




Germania, 1944. Egidius Arimond vive in una cittadina di minatori sulle sponde del fiume Urft, una regione con una vegetazione lussureggiante che le api sembrano amare molto, poichè ci vivono da milioni di anni.
Ex insegnante, Egidius si guadagna da vivere come i suoi antenati prima di lui: alleva api e vende i prodotti del miele candele di cera, vino e liquori ai piccoli negozi della zona o nei mercati. Ogni mattina si alza alle cinque, beve un caffé d'orzo e poi si dedica alle arnie. Nel pomeriggio scende in città e si reca in biblioteca, dove controlla se è stato lasciato qualche messaggio per lui. Un'esistenza in apparenza monotona, segnata da rigide abitudini. In realtà, un'esistenza esposta al piú grave dei pericoli.
Egidius Arimond ha, infatti, un'attività segreta che, se scoperta, nella Germania del 1944, potrebbe costargli la vita: costruisce cassette cinte da arnie con colonie d'api particolarmente aggressive e, con quelle, organizza il trasporto di fuggitivi ebrei al confine con il Belgio. Per questo ritira ogni giorno in biblioteca comunicazioni in codice, infilate in volumi rilegati in cuoio che nessuno, per sua fortuna, si prende mai la briga di sfogliare.
Non é soltanto per immacolata virtù che Egidius svolge la sua rischiosa attività: per ogni ebreo trasportato oltreconfine prende duecento marchi, che gli servono per comprare i farmaci antiepilettici di cui ha bisogno. Da quando c'è la guerra i farmaci sono molto difficili da reperire, soprattutto per uno come lui, un infermo e, perciò, un uomo considerato privo di valore, un inutile parassita nella follia che travolge la sua Nazione in guerra.
Romanzo che ha raccolto l'unanime consenso di pubblico e di critica al suo apparire in Germania, Le api d'inverno è la struggente storia di un uomo che, lottando contro la sua malattia, lotta contro il morbo del nazismo che ha infettato la sua terra, seminando odio e distruzione.


N.D.R ci sono degli strafalcioni penso dovuti alla traduzione, tipo il nosema è un acaro. (G.O.)