5-7 novembre 2004 - Bagno di Romagna (Fo) Apicoltura e miele: il sapore di una storia


Tre giorni dedicati al miele e alla pappa reale, tra dibattiti, incontri, tavole rotonde, degustazioni e visite guidate su un prodotto da sempre apprezzato per la sua capacità di unire bontà e qualità nutrizionali.
L’appuntamento, dal 5 al 7 novembre prossimo a Bagno di Romagna, nell’Appennino Tosco-Romagnolo in provincia di Forlì Cesena, che chiamerà a raccolta gli Stati Generali dell’apicoltura nazionale, facendo confluire produttori e ricerca universitaria, associazioni di settore e mondo imprenditoriale.
Il miele, prodotto antico, associato sempre più spesso al binomio tradizione /genuinità, che è alla base del favore di cui godono i prodotti tipici, ancora oggi, in un mondo super tecnologizzato, rimane uno dei miracoli della natura.
Un prodotto tra i più amati dagli italiani, ma proprio nel nostro paese al centro di uno strano paradosso: dipendere in gran parte dall’estero.
Due dati danno un quadro della situazione: il 50% della domanda interna viene soddisfatta attraverso l’import, percentuale che addirittura sale al 95% nel caso della pappa reale. Ecco allora l’importanza di chiamare a raccolta gli operatori del settore, per lanciare strategie di intervento comuni, politiche di commercializzazione innovative e, non ultimo, aumentare il livello di conoscenza scientifica sia nei produttori che nei consumatori per una migliore promozione dei prodotti dell’alveare.
L’iniziativa è organizzata dalla società di sviluppo del territorio L’Altra Romagna, Consorzio Natura & Natura, Università di Bologna Facoltà di Agraria - Campus universitario Scienza degli alimenti sede di Cesena, Comunità Montana dell’Appennino Cesenate, Parco scientifico tecnologico Centuria-Rit, Comune di Bagno di Romagna, Afa di Forlì (Associazione forlivese apicoltori) e l’Ara (associazione ravennate apicoltori).
LA TRE GIORNI A BAGNO DI ROMAGNA: RINTRACCIABILITÀ DEL PRODOTTO E PROMOZIONE
Convegni, tavole rotonde e incontri per superare l’attuale frammentarietà dell’offerta e la scarsa identità del prodotto italiano. In una parola, per fare incontrare Università e mondo imprenditoriale.
Ma anche visite guidate per fare conoscere da vicino, e assaggiare, questi prodotti. Ad aprire la tre giorni sarà il convegno di venerdì 5 novembre (inizio ore 9,30) sul tema “Strategie per la valorizzazione dei prodotti dell’alveare”, che affronterà il tema sia dal punto dal vista della rintracciabilità e della sicurezza del prodotto (etichettatura, presenza di inquinanti, certificazione, ecc.), sia da quello delle strategie di promozione e valorizzazione, alla presenza di docenti universitari e produttori. Nella giornata di sabato 6 novembre lo sguardo sarà rivolto alla Pappa reale nella tavola rotonda “Pappa reale: un alimento per percorrere in salute il futuro”.
Di fronte i rappresentanti delle principali associazioni di prodotto: Consorzio Natura, ISZA di Roma, CANAPI, Co.Pa.It, UNAAPI.
Sempre sabato (ore 9) è prevista una visita presso un laboratorio di Apicoltura Primitivo, azienda produttrice di punta nell’Appennino Cesenate. Chiusura in grande stile, domenica 7 novembre con gli apicoltori che si daranno appuntamento nell’incontro “Apicoltori cercasi” che offre uno sguardo sull’apicoltura in Italia e in Europa.
LE DEGUSTAZIONI DURANTE LA TRE GIORNI
Venerdì 5 e sabato 6 novembre sarà possibile degustare il miele di acacia abbinato alla cioccolata realizzata artigianalmente (al latte, fondente, alle nocciole).
Le degustazioni saranno possibili presso la sede di Apicultura Primitivo (via Fiorentina – Bagno di Romagna), o presso il laboratorio di Apicoltura Primitivo (frazione di Molino Mazzoli - a circa 1 km da Bagno di Romagna). L’orario degli assaggi sarà 16–18,30 (per informazioni: 0543.911400). Inoltre, durante la tre giorni convegnistica presso il Palazzo del Capitano di Bagno di Romagna sarà possibile assaggiare le tante tipologie di miele offerte dai diversi produttori proveninti da tutta Italia.
LA ROTTA DEL MIELE
Tra le tante proposte che saranno avanzate dagli organizzatori nella tre giorni, c’è anche quella di riproporre “La Rotta del Miele”, progetto di respiro europeo nato tra gli anni 1999/2001 in Portogallo, Spagna e Italia.
Una iniziativa nata con la finalità di fare conoscere il prodotto in tutta Europa, stimolando di conseguenza promozione e commercializzazione del miele. Non solo. Affiancato a tale progetto c’è la proposta di costituire una “Scuola europea specializzata di apicoltura” per formare operatori di un settore che offre notevoli sbocchi occupazionali e di mercato.
A tutt’oggi, infatti, non esiste in Italia un istituto formativo che abbia la finalità di “istruire” e soprattutto formare i giovani a un mestiere che offre notevoli opportunità di lavoro.
A differenza di quanto invece avviene in altri paesi europei come per esempio la Francia dove sono presenti 5 Licei Apistici che operano da oltre 50 anni. “L’assenza di manodopera qualificata è sicuramente da imputare alla mancanza di Scuole di formazione per apicoltori –afferma William Vannini Rossi, del Consorzio Natura & Natura tra i promotori della tre giorni– Se a questo aggiungiamo il fatto che nel nostro paese oltre il 50% del miele consumato é importato abbiamo un chiaro quadro di una situazione che offre notevoli opportunità di guadagno per tante persone”.
PROGETTO ARISTOTELE
Ragazzi sopra una carrozzina che si scoprono apicoltori. Un sogno? No, una realtà. Che è stata sperimentata nel “Progetto Aristotele” promosso nel marzo scorso dal Co.Pa.It (associazione per la produzione e valorizzazione della pappa reale fresca italiana) in collaborazione con l’INAIL. Una iniziativa che ha coinvolto in Maremma in Toscana 25 portatori di handicap, formati per 150 ore complessive da apicoltori specializzati nella produzione di pappa reale.
Obiettivo: offrire una concreta opportunità di lavoro a persone disabili, inserendole in aziende apistiche, oppure creando ex novo piccoli laboratori. Questa iniziativa, già sperimentata in altri paesi europei, è favorita dal fatto che il lavoro della pappa reale per il 50% viene svolto a sedere e non comporta particolari sforzi fisici. Durante la tre giorni del miele tale iniziativa sarà presentata quale progetto pilota a livello nazionale, per una possibile realizzazione anche in altre realtà territoriali.