Bee movie Vita di un'ape

Il gameplay di Bee Movie, a grandi linee, ricalca quello dei classici platform/adventure di nuova generazione ma accorpa in un unico gioco tante sotto-strutture che lo rendono estremamente vario se paragonato al resto della produzione tratta da pellicola.
Vestendo i panni di Barry la nostra base operativa sarà l'alveare, dove potremo interagire con ognuno dei personaggi presenti, muoverci a piedi o in automobile in lungo e in largo e saltare letteralmente sui veicoli altrui per farci dare dei provvidenziali passaggi; qui dentro il volo non sarà contemplato, non per motivi tecnici o limitazioni di sorta, semplicemente perchè le furbe api non ritengono saggio sprecare energie quando non necessario.
Grazie all'interazione con la popolazione del favo acquisiremo incarichi di diversa importanza e difficoltà, da svolgere all'interno e all'esterno in lunghe e piacevoli fasi esplorative.
Le location esterne, particolarmente suggestive, ci catapulteranno nel traffico della grande mela (in varie porzioni della città) e nel quieto verde di Central Park; nello specifico abbiamo avuto l'occasione di vedere il nostro alter-ego microscopico alle prese con 3 divertenti situazioni di gioco.
Una precisazione è doverosa prima di proseguire nella descrizione degli stage: al di fuori dell'alveare, dove le dimensioni sono a misura d'ape, tutto sarà realisticamente gigantesco: strade, automobili, fiori, persone e addirittura le gocce d'acqua.
Questa accuratezza nel bilanciamento delle grandezze da al giocatore un notevole senso di immersione e di immedesimazione nel personaggio, caratteristica di non facile ritrovamento in titoli che troppo spesso vengono catalogati scorrettamente da una valutazione troppo marginale.
La prima sessione di gioco mostrata è ambientata a Central Park e vede Barry impegnato nell'impollinazione dei fiori: esplorando alcune zone del parco e scontrandoci, casualmente, con altre specie di insetti, dovremo recuperare il polline dai fiori vigorosi per rianimare le piante appassite.
In questo frangente spicca soprattutto il comparto tecnico (che approfondiremo in seguito) e l'immediatezza dei controlli; per guidare il nostro eroe, oltre agli stick analogici, avremo bisogno solo dei grilletti, limitando a poche sostanziali azioni l'uso dei pulsanti ed evitando quindi ogni sorta di confusione.
La seconda parte catapulta l'insetto direttamente nelle strade di Manhattan, in una sorta di corsa contro il tempo nella quale, su un percorso prestabilito, il compito del giocatore è unicamente quello di evitare gli ostacoli rappresentati dalle auto in transito.
Il gameplay cambia radicalmente: non siamo più in grado di muovere arbitrariamente Barry, legato ad un “binario”, ma dovremo deciderne la sorte in situazioni critiche dove conteranno principalmente i buoni riflessi. Durante la nostra folle corsa ci imbatteremo in numerosi incroci zeppi di automobili ed autobus, scontri non esattamente alla portata di un'ape; tramite un sistema di QTE (Quick Time Event), che consisterà nella pressione tempestiva di un tasto per ciascun ostacolo, potremo quindi alzare ed abbassare la quota di volo, spostarci e compiere spettacolari manovre diversive, tutto ad una velocità piuttosto sostenuta.
Inutile dire che in caso di errore dovremo raccogliere il nostro eroe dalla pattumiera e ricominciare dal più vicino check point.
Il terzo ed ultimo stage (in assoluto il più bello) vede l'insetto alle prese con la sua nemesi: la pioggia, un incubo per le leggerissime ali possedute dagli insetti.
Sempre alla guida di Barry, controllabile questa volta grazie ai soli stick analogici, dovremo rifugiarci da un ombrello all'altro sfuggendo alle gigantesche gocce di rugiada che, per nostra fortuna, cadranno al rallentatore quando non ci troveremo al riparo.
Capostipite nel suo genere
Bee Movie è il primo gioco sui generis ad essere sviluppato interamente su piattaforma current gen ed il risultato, in un confronto diretto, è visibile ad occhio nudo.
Barry e le altre api sono caratterizzate da una modellazione tridimensionale piuttosto curata e ricca di dettagli: antenne in movimento, buona riproduzione della peluria che ricopre parte del corpo di questi insetti e un ricco set di animazioni. La stessa qualità, purtroppo, non si ritrova in tutto il “contorno”: se Central Park con alberi, piante e panchine rappresenta il massimo offerto dal prodotto, la struttura interna dell'alveare, gli edifici cittadini, le auto e le persone presentano una ridotta mole di poligoni e texture di livello piuttosto mediocre.
Fortunatamente, degli ottimi effetti di illuminazione e l'implementazione di shader di superficie che rendono i materiali molto realistici contribuiscono a rendere l'esperienza visiva gradevole e ad offrire, nel caso delle gocce d'acqua, degli stupendi effetti di riflessione e rifrazione della luce.
Il gioco mantiene comunque, in ogni sua parte, un aspetto cartonesco, mediando tramite una palette di colori pastellosa la realizzazione tecnica altalenante.
Il comparto audio è all'altezza delle attuali produzioni e da il suo meglio nelle sessioni in mezzo al traffico, dove il caotico rumore delle automobili riempirà letteralmente la strada.
Al solito il massimo grado di coinvolgimento si otterrà affiancando alla console un impianto audio digitale in grado di supportare efficacemente le codifiche a 5.1, 6.1 o 7.1 canali, a seconda delle esigenze.
Da segnalare, infine, l'ottimo doppiaggio di ciascuno dei personaggi principali: interpretati, nella versione americana, dallo stesso cast che annovera nomi importanti quali Chris Rock, Matthew Broderick e Renée Zellweger.
da---------> http://www.everyeye.it/xbox360/articolo.asp?id=6132