Colpo di fuoco batterico, limitazioni agli spostamenti degli alveari a: RAVENNA E FORLI’-CESENA


- Bologna - 9 marzo 2004 - Anche quest’anno la Regione Emilia Romagna ha previsto limitazioni agli spostamenti degli alveari nel periodo primaverile.
Si tratta di una misura precauzionale per ridurre i rischi di ulteriore diffusione del colpo di fuoco batterico, la pericolosa malattia del pero e del melo causata dal batterio Erwinia amylovora che si è insediata in alcune aree frutticole con pesanti ripercussioni sull’economia agricola.
Proprio per evitare il rischio che nelle aree dell'Emilia-Romagna e delle altre regioni non ancora raggiunte dal colpo di fuoco batterico le api possano diffondere la malattia a piante sane, il Servizio fitosanitario regionale ha adottato un provvedimento – Determinazione n. 2257 del 25/02/2004 - che regolamenta il trasferimento degli alveari dalle aree contaminate da Erwinia amylovora ad aree ancora indenni.
Si tratta di una delle misure di prevenzione per il colpo di fuoco batterico previste dal Decreto nazionale di lotta obbligatoria 10 settembre 1999, n. 356.
La regolamentazione riguarda oltre un centinaio di comuni delle province di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena e sarà in vigore dal 15 marzo al 30 giugno 2004, durante cioè il periodo di fioritura delle piante ospiti del batterio.
Rispetto allo scorso anno il territorio interessato dalla regolamentazione di movimentazione degli alveari è stato modificato sulla base dei risultati del monitoraggio regionale per il colpo di fuoco batterico realizzato nel corso del 2003 . Le novità riguardano l'estensione della regolamentazione all'intero territorio dei comuni di Forlì, Ravenna, San Lazzaro di Savena, Ozzano dell'Emilia, Castel San Pietro Terme, Reggio Emilia e all'intera provincia di Ferrara.
Inoltre è previsto che nel periodo soggetto a regolamentazione gli alveari possano essere spostati purchè vengano sottoposti ad un trattamento di quarantena consistente nella loro chiusura per la durata di 48 ore prima della sistemazione nella nuova postazione. Il periodo di quarantena potrà ridursi a 24 ore qualora gli alveari vengano trattati con acido ossalico, un prodotto di origine naturale già in uso in apicoltura che ha dimostrato una certa efficacia battericida contro Erwinia amylovora .
Prima di effettuare lo spostamento, gli apicoltori dovranno darne comunicazione al Servizio Veterinario della Unità Sanitaria Locale competente per il territorio ove ha sede l'apiario, specificando la misura di quarantena adottata . Nella Determinazione è riportata la modulistica da utilizzare in questi casi e sono indicati i dosaggi e le modalità dei trattamenti con acido ossalico per gli alveari sottoposti a quarantena.
da SestoPotere.it