La guerra delle api
Il campione d’incassi «Bee Movie» tra i dodici titoli che si contenderanno a Hollywood le nomination dei cartoon
Rivolta degli insetti contro gli «umani» E parte già la battaglia per gli Oscar

LOSANGELES — Può un fuco innamorarsi di una donna, una graziosa fanciulla e per giunta fioraia? Accade in Bee Movie, l'ultimo film d'animazione della Dreamworks. Mentre il topino di Ratatouille riesce a diventare chef sopraffino a Parigi, anche l'amore di Barry (un laureato che non è ancora sicuro del suo ruolo nella società e che uscendo dall'alveare è colpito al cuore da Vanessa e impara tante cose sulla cultura degli umani), riserva molte sorprese e scatena una guerra: Barry comincia una lotta contro le multinazionali del miele, che tengono prigioniere le api. Ma gli insetti smetteranno di impollinare i fiori, il mondo rischierà di perdere fiori e colori...

Non sarà solo una guerra delle api, come suggerisce il cartoon Bee Movie, che in soli due giorni ha incassato 39 milioni di dollari oltreoceano e che in Italia sarà il film di Natale della Universal. Sarà un vero e proprio conflitto quello che ai prossimi Oscar vedrà dodici cartoon in lotta prima per le nomination e poi per la statuetta.

Il cinema d'animazione quest'anno è stato il maggior contribuente delle casse di Hollywood e tutti gli studios ormai sono impegnati nel settore, prima appannaggio solo della Disney. Ora si distribuiscono persino i film stranieri: ieri Catherine Deneuve per presentare Persepolis all'American Film Institute Festival è arrivata in pompa magna e la Francia ha organizzato una serata di gala per sostenere il film e i suoi temi politici.

D'altro canto, l'animazione ha veicolato da ultimo temi sull'ambiente, sulle minoranze, sull'integrazione. Bee, titolo italiano, non si discosta da questa linea attraverso la buffa e tenera storia del fuco in lotta contro le corporation umane che sfruttano la sua comunità e insegna ai bambini il rispetto di ogni essere vivente.

Dunque è una lotta per gli Oscar e per il mercato in un settore che garantisce introiti enormi. Lo dimostra il grande successo di Ratatouille e, tra insetti, pinguini, orchi verdi, topini e i Simpsons, le api sono l'ultimo business anche perché il film, ambientalista nei suoi temi, ha conquistato grandi e piccini, sebbene alcune critiche siano state tiepide.

L'idea di far innamorare un fuco di una dolce ragazza (nei cui tratti si riconoscono gli occhi di Renee Zellweger che presta la sua voce al personaggio) è spassosa e istruttiva, sostiene il regista e creatore del soggetto, il comico popolarissimo in Usa Jerry Seinfeld, che ha avuto carta bianca dalla Dreamworks (che si farà la guerra in casa con il suo Shrek 3).

Seinfeld racconta: «Sono sempre stato affascinato dalle api. Barry, il mio protagonista, è diverso e all'interno del conglomerato che gestisce la società delle api, non ha alcuna intenzione di impiegarsi a vita nella Honex, che garantisce stabilità alle api lavoratrici. Si fa accettare dalla squadra dei "Pollen jocks", assi del polline, che scorrazzano per New York e sono responsabili della raccolta del nettare e della pollinazione dei fiori. Contravviene anche alla regola di non parlare con gli umani quando Vanessa gli salva la vita».

Ci sono voluti quattro anni per realizzare Bee diretto da Steve Hickner e Simon J.Smith e sono oltre un milione le api che appaiono nel film. «Sono fantastiche—racconta Matthew Broderick, la voce di Adam, che ha le sue fattezze ed è amico di Barry —e la loro regola è: l'amore guarisce tutte le ferite e il miele ne cura alcune. Quando Barry scopre che gli umani hanno imprigionato milioni di api per farle lavorare in nero, fa causa ai terrestri e io sono con lui».

Il film diverte tutti, specie quando appaiono disegni che riproducono personaggi veri, come Sting, che le api odiano perché ha «rubato » loro il nome (pungiglione) e lo spiano mentre, perfettamente ridisegnato, compie le sue sedute di yoga o fa esercizi ginnico-sessuali.

Giovanna Grassi
10 novembre 2007
da ----> http://www.corriere.it/cinema/07_novembre_10/guerra_api_grassi.shtml