Missione del Comitato veterinario che rileva serie carenze nei sistemi di controllo. Pechino protesta: "Decisione unilaterale"
Ue blocca l’import di miele e crostacei cinesi



BRUXELLES - Porte chiuse in Europa per alcuni prodotti di origine animale provenienti dalla Cina. Il Comitato veterinario permanente europeo (Cvp) ha confermato una proposta dell'esecutivo Ue che vieta l'ingresso di una serie di prodotti cinesi, fra i quali miele, carne di coniglio, gamberetti e altri crostacei. La decisione è stata presa a seguito di una recente missione in Cina degli esperti del Cvp, che hanno messo sotto accusa i sistemi veterinari di controllo del paese dopo aver individuato "serie carenze", secondo quanto precisato da un comunicato della Commissione. Le ispezioni hanno fra l'altro rivelato l'impiego di prodotti proibiti nell'Ue per la salute animale.
Nei giorni scorsi, infatti, la Commissione aveva chiesto chiarimenti ai governi tedesco e olandese circa l'importazione in Germania, dall'Olanda, di gamberetti d'origine asiatica probabilmente trattati con cloramfenicolo, antibiotico vietato nell'Ue. La sospensione delle importazioni dei prodotti cinesi entrerà in vigore nei prossimi giorni. Per i prodotti che sono in viaggio dalla Cina, i controlli saranno a carico dalle autorità competenti dei paesi Ue.
La nota diffusa a Bruxelles precisa, d'altra parte, che la Commissione è pronta a lavorare assieme alle autorità cinesi per predisporre le misure necessarie che consentano di riprendere la vendita in Europa dei prodotti provenienti dal paese asiatico. Il valore delle importazioni dei prodotti colpiti dall'embargo è stato nel 2000 di quasi 328 milioni di euro.
Pechino ha espresso "seria preoccupazione" per la decisione dell'Ue: lo riferisce il quotidiano in lingua inglese "China daily". "L'Ue ha preso una decisione unilaterale soltanto sulla base di una ricerca, senza sollecitare un parere da parte della Cina. Questo è ingiusto e irragionevole", ha detto ieri Gao Yan, il portavoce del Ministero del commercio estero cinese il quale ha precisato che il rapporto ha esagerato la gravità dei problemi. Gao ha aggiunto che la Cina reagirà in conformità con le regole dell'Wto.

Da il Piccolo Giornale di Trieste mercoledì 30 gennaio 2002.