Apicoltura. SEDE LEGISLATIVA Nuovo testo unificato C. 429 Sedioli, C. 2348 de Ghislanzoni Cardoli e C. 3157 Catanoso. (Seguito dell'esame e rinvio). Mercoledì 21 aprile 2004.


Apicoltura.
SEDE LEGISLATIVA Mercoledì 21 aprile 2004. - Presidenza del Presidente Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole e forestali Paolo Scarpa Bonazza Buora.
La seduta comincia alle 14.30.
Apicoltura.
C. 429 Sedioli, C. 2348 de Ghislanzoni Cardoli e C. 3157 Catanoso.
(Discussione e rinvio - Adozione del testo base)
La Commissione inizia la discussione.
Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, ricorda che l'assegnazione in sede legislativa di tali proposte di legge, su richiesta di trasferimento formulata da più dei quattro quinti dei componenti della Commissione, è stata approvata dall'Assemblea il 30 marzo 2004. Invita il relatore ad introdurre la discussione e, se lo ritiene, a proporre alla Commissione di adottare come testo base il testo unificato come risultante dall'esame degli emendamenti svolto in sede referente (vedi allegato 3).
Sauro SEDIOLI (DS-U), relatore, nel richiamarsi alla relazione già svolta sul testo originario delle proposte di legge, ricorda che il nuovo testo unificato, elaborato dalla Commissione in sede referente e che ora propone di adottare come testo base, costituisce il frutto di un lungo lavoro svolto dalla Commissione: l'esame in sede referente delle proposte di legge si è avviato l'11 ottobre 2001; l'11 dicembre 2001 si è costituito il comitato ristretto; il 28 novembre 2001 si sono svolte le audizioni delle organizzazioni professionali delle associazioni dei produttori del settore; il 16 ottobre 2002 è stato adottato il testo unificato come testo base; il 20 novembre 2002 il testo risultante dall'approvazione degli emendamenti è stato inviato alle Commissioni in sede consultiva. Il 22 luglio 2003 e l'11 febbraio 2004 sono stati approvati ulteriori emendamenti del relatore volti a recepire i pareri espressi da altre Commissioni o a superare i problemi finanziari emersi nel corso dell'esame presso la V Commissione bilancio.
Rileva che non è stato facile definire le materie oggetto di questa legge tenendo conto delle competenze regionali come definite dall'articolo 117 della Costituzione. Fa presente che anche il decreto legislativo n. 228 del 2001 ha richiesto un approfondimento in ragione delle modifiche dell'articolo 2135 del Codice civile e del riconoscimento dell'apicoltura a tutti gli effetti come attività agricola. Ricorda che lo schema di decreto legislativo riguardante soggetti, attività e integrità aziendale, su cui la Commissione si è recentemente espressa, soddisfa le richieste delle organizzazioni dei produttori, in quanto prevede, all'articolo 5, che il volume massimo di produzione effettivamente commercializzata e il numero minimo di produttori per ciascun settore - e quindi anche per l'apicoltura - possano essere modificati dal Ministero delle politiche agricole e dalle Regioni. Fa, inoltre, presente che la Commissione ha altresì espresso parere favorevole, a condizione che fossero accolte le richieste delle regioni, sullo schema di decreto legislativo sull'attuazione della direttiva 2001/110/CE concernente il miele. Apprezza il fatto che la Commissione sia pervenuta alla predisposizione di un testo largamente condiviso, tant'è che la richiesta di trasferimento alla sede legislativa è stata sottoscritta da tutti i gruppi e da tutti i membri della Commissione. Rileva che il provvedimento in esame è necessario soprattutto per quanto concerne lo sviluppo dell'impollinazione naturale, in quanto aumenterebbero i danni per il settore ortofrutticolo e cementiero se non fosse garantita l'impollinazione. Fornisce alcuni dati numerici, che dimostrano l'importanza di questa legge per il settore. In particolare, gli apicoltori, secondo gli ultimi dati, sono 50.000; i produttori apistici , che svolgono l'attività ai fini economici, sono 7.500; gli alveari 1.100.000, e il numero approssimativo di api 55 miliardi. Precisa che il servizio di impollinazione dell'apicoltura ha un valore stimato in 2,6 miliardi di euro l'anno, mentre il valore dell'impollinazione della specie spontanea è valutato in 3,2 miliardi di euro. Riporta i risultati di uno studio francese secondo il quale 22.000 piante selvatiche dipendono per la riproduzione dall'impollinazione delle api. Ritiene, infine, che questi dati dimostrano l'importanza della legge in discussione. Auspica, pertanto, che l'iter per l'approvazione del provvedimento venga concluso al più presto e che si giunga all'approvazione di un testo condiviso da maggioranza e opposizione.
Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, dichiara aperta la discussione sulle linee generali. Nessuno chiedendo di intervenire, chiede al rappresentante del Governo se ha osservazioni al riguardo.
Il sottosegretario Paolo SCARPA BONAZZA BUORA fa presente che non ci sono osservazioni da parte del Governo riguardo al nuovo testo unificato del provvedimento.
Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente,dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
Sauro SEDIOLI (DS-U), relatore, propone di adottare come testo base il testo unificato risultante dall'esame in sede referente.
La Commissione, accogliendo la proposta del relatore, delibera di adottare come testo base il testo unificato risultante dall'esame in sede referente.
Giacomo de GHISLANZONI CARDOLI, presidente, avverte inoltre che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, fisserà il termine per la presentazione degli emendamenti. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame alla già prevista seduta di domani. La seduta termina alle 14.40.