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APICOLTURA: DE CASTRO, COMMISSIONE VERIFICHI IMPATTO SPOPOLAMENTO
AGI) - Roma, 24 mar. - La Commissione UE verifichi l'impatto della "sindrome di spopolamento degli alveari" sui produttori dell'Unione Europea. Lo chiede il Presidente della commissione agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro nell'ambito di un'interrogazione a risposta scritta presentata alla Commissione Europea insieme all'euro deputata spagnola Iratxe Garci'a Pe'rez . L'articolo 183 del regolamento (CE) n. 1234/2007 sull' "OCM unica", ha dichiarato il Presidente della Commissione Agricoltura, stabilisce che la Commissione, nell'ambito delle relazioni settoriali, presenti una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio, con frequenza triennale e per la prima volta entro il 31 dicembre 2010, sull'attuazione delle misure riguardanti il settore dell'apicoltura. In considerazione dell'elevato tasso di mortalita' del patrimonio apicolo europeo e' opportuno che la Commissione approfondisca, attraverso uno studio, l'impatto sui produttori europei. Uno studio necessario - ha concluso De Castro - per sensibilizzare l'esecutivo UE sulla salvaguardia dell'apicoltura europea: una tra le piu' importanti pratiche agricole diffuse nel "vecchio continente" sia del punto di vista ambientale che economico.(AGI)
http://www.agi.it/food/notizie/201003241100-eco-rt10044-apicoltura_de_castro_commissione_verifichi_impatto_spopolamento

Api malate e settore in ginocchio Spuntano le discariche di arnie
IVREA 24/03/2010 - Il settore dell’apicoltura è in crisi e così molti imprendi­tori lasciano un’attività che negli ultimi anni ha subito gravi danni a causa della diffusione di pesticidi, epi­demie, variazioni climati­che e concorrenza dei paesi stranieri. Succede così che in bassa Val di Susa e nell’Eporediese si riscontri un preoccupante fenomeno di abbandoni di interi apia­ri che, invece di essere smantellati correttamente, vengono abbandonati su terreni agricoli o addirittura in mezzo ai boschi. Per contro ci sono nuovi apicol­tori che cercano di “farsi spazio”, ma per limitare i costi non rispettano le pro­cedure previste dalla legge. Il corpo forestale dello Stato ha messo in atto nei giorni scorsi una serie di controlli a tappeto in tutta la provin­cia, individuando i siti do­ve venivano abbandonati telai e arnie e sanzionando i rispettivi proprietari. Un apicoltore di Borgofranco, in particolare, è stato anche segnalato all’Asl di Chivas­so che dovrà verificare se l’interruzione dell’a tt iv it à sia da collegare a qualche patologia che in passato ha colpito l’alveare.
Il primo blitz è scattato a Chianocco, dove gli agenti del comando di Bussoleno hanno accertato l’abbandono di numerose arnie, cas­sette porta sciami in polisti­rolo, melari e telaini in loca­lità Grange. Tutto il materiale era stato rovesciato su un terreno agricolo in pros­simità di un bosco, creando di fatto una discarica abusi­va.
Gli investigatori sono riu­sciti a risalire al proprieta­rio, un ex apicoltore resi­dente a Chianocco che, do­po qualche iniziale ritrosia, ha ammesso di avere sospe­so l’attività da diversi anni e ha riconosciuto gli addebiti. L’uomo è stato multato per abbandono indiscrimi­nato di rifiuti. Una situazione praticamen­te identica si è registrata anche a Borgofranco d’Ivrea, dove imprenditore agricolo residente a Pont Saint Martin aveva lasciato in stato di completo abbandono circa 200 arnie com­plete di coperture in lamie­ra. In questo caso gli uomini del comando di Settimo To­rinese hanno anche inviato una relazione al Comune e agli ispettori dell’Asl per ulteriori indagini. È proba­bile infatti che l’allevamento possa essere stato colpito da un’epidemia che abbia costretto l’apicoltore a di­sfarsi dello sciame.
Altri interventi sono stati effettuati a Carema e Scar­magno dove alcuni apiari erano invece in piena attività, ma senza aver ottenuto il codice identificativo che garantisce la rintracciabili­tà del prodotto.
http://www.cronacaqui.it/news-api-malate-e-settore-in-ginocchio-spuntano-le-discariche-di-arnie-_34023.html

Alveari abbandonati illegalmente: interviene la Forestale
Pattuglie appartenenti ai Comandi Stazione forestale di Bussoleno e Settimo Vittone hanno rilevato l’esistenza di un preoccupante fenomeno individuato durante l’attività di controllo esterno, svolta rispettivamente sul territorio della bassa Valle di Susa e dell’Eporediese in materia di sicurezza sull’esercizio dell’apicoltura.
In comune di Chianocco, Località Grange, gli agenti forestali hanno accertato l’abbandono di numerose arnie e loro parti, cassette porta sciami in polistirolo, melari, telaini, ecc. su di un terreno agricolo adiacente ad un’area boscata. Il materiale apistico è stato rinvenuto in rilevante quantità, sparso in cumuli o rovesciato sul suolo. Ulteriori indagini hanno riscontrato l’appartenenza del suddetto materiale ad un ex apicoltore residente in Chianocco il quale ha ammesso di avere sospeso l’attività alcuni anni prima, abbandonando di fatto in loco tutte le arnie e il relativo materiale accessorio sul terreno.
Un fatto molto simile è stato riscontrato in Borgofranco d’Ivrea Località San Gregorio dove un apicoltore residente in Pont Saint Martin ha abbandonato circa duecento arnie complete di telaini e coperture in lamiera. Le arnie erano in abbandono e, ovviamente, prive di api da circa due anni. Il fatto è stato segnalato al Comune di Borgofranco e alla competente Asl di Chivasso.
Ulteriori interventi sono stati effettuati nei comuni di Carema e Scarmagno dove sono stati riscontrati numerosi apiari in attività su terreni, in assenza del codice identificativo che deve essere apposto nelle adiacenze degli alveari che ne garantisce la rintracciabilità.
Per tali illeciti sono state contestate sanzioni per oltre un migliaio di euro in violazione alle leggi sullo smaltimenti illecito dei rifiuti e in materia di apicoltura.
http://www.localport.it/eventi/notizie/notizie_espansa.asp?N=58289

Prima Mostra Mercato dei Mieli d’Italia e prodotti del territorio- Casale dolce capitale
Mercato Pavia - 24/03/2010 Avrà luogo sabato 27 e domenica 28 marzo al mercato Pavia di piazza Castello la Prima Mostra Mercato dei Mieli d’Italia e prodotti del territorio.
E’ stata presentata martedì dagli organizzatori Michele Pitarresi (C.M.A. – Costruzione Materiale Apistico) e Andrea Desana e Salvatore Maj presidente e consigliere di Monferrato Eventi.
Collabora anche Aspromiele. Si tratta di una due giorni unica nel suo genere in Alta Italia (in centro è famosa la rassegna di Montalcino) interamente dedicata al magico mondo delle api e al frutto del loro lavoro, il miele, per conoscere più da vicino e approfonditamente tutto quanto più propriamente appartiene a questo prodotto.
Ricco e nutrito a tal proposito il calendario degli eventi.
Si comincia sabato 27 marzo, con l’inaugurazione della rassegna alle ore 9.30 a opera della banda del Comune di Occimiano per proseguire poi con idee per bambini (che avranno trecento omaggi mielistici personnalizzati) tra cui la presenza di punti intrattenimento itineranti per tatuaggi, trucca bimbi e animazione per le vie del centro storico di Casale Monferrato con le mascotte “Winnie The Pooh e i suoi amici”.
Alle ore 10.30 a seguire un laboratorio didattico per far comprendere e illustrare ai più piccoli il magico mondo delle api. Il pranzo, invece, sarà a cura della Pro Loco di Balzola, nel cui stand sarà possibile degustare specialità tipiche monferrine.
Alle ore 14 invece, spazio alla cultura di settore con il Convegno-Tavola Rotonda aperto a tutti dal titolo “Apicoltura e Agricoltura: un binomio inscindibile”. Modera Maurizio Scandurra, giornalista, scrittore, autore e conduttore radiotelevisivo.
Intervengono: Marco Porporato, docente di Apicoltura presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino; Alberto Maffiotti, Direttore ARPA di Alessandria (Agenzia Regionale Protezione Ambiente); Augusto Pizzamiglio, Assessore comunale grandi eventi; Roberto Barbero, Coordinatore Tecnico Associazione Aspromiele Piemonte; Francesco Panella, Presidente dell’UNAAPI; Gianpiero Ameglio, Vice Presidente Provinciale della CIA di Alessandria, e Renato Baldi, Vice Presidente Provinciale Coldiretti di Alessandria Alle ore 15.00, invece, andrà in scena il musical “Winnie The Pooh” a ingresso gratuito, mentre per tutto il pomeriggio proseguiranno i giochi e le attrazioni con scenografie, balli e costumi colorati all’interno di un’apposita area allestita con tappeti elastici e piscina di palline colorate.
Domenica 28 marzo, invece, dalle ore 9.30 alle ore 12 si svolgeranno i lavori del Congresso “Lotta alla varroa: ecco le novità”, mentre dalle ore 14.00 percorsi di visita all’interno del perimetro della capitale monferrina, seconda città del Piemonte per bellezze architettoniche dopo Torino a bordo di due esemplari delle mitiche Fiat 500 storiche messe a disposizione per l’occasione. Infine, dalle ore 16.00 e sino a chiusura della manifestazione, grande spazio alla musica Revival anni ’70-’80-’90 con lo spettacolo dal vivo, la grinta e l’energia dei musicisti de L’Allegra Compagnia impreziosita dalla partecipazione straordinaria del baritono Michele Fumarola.
Per tutta la durata della Mostra Mercato dei Mieli D’Italia saranno presenti quaranta espositori di cui una dozzina di produttori di miele (per la nostra zona oltre a Pitarresi, Mortara e Grigioni). Brillano salumi, formaggi, frutta, vini. Per la ristorazione provvede come si è detto la Pro Loco di Balzola.
“Apicoltura ed agricoltura – commenta Andrea Desana – sono un binomio inscindibile, come recita giustamente il titolo della tavola rotonda di sabato 27. Il miele, del resto, è un alimento significativo del territorio piemontese in generale e monferrino in particolare. Per questo Monferrato Eventi ha aderito con grande favore all’iniziativa dell’Associazione Produttori Miele Piemonte, che farà per due 2 giorni Casale capitale dell’apicoltura piemontese, e sarà un ulteriore momento di proposta dei prodotti del territorio che tanto successo hanno avuto anche in occasione della recente Mostra di San Giuseppe”
http://www.ilmonferrato.it/articolo_manifestazioni.php?ARTICLE=113d30574065e9093fef4f74ccd5f796

Freddo e neve: alveari addormentati
In collina si prevede un anno deludente per l’apicoltura a causa del perdurare di un alto spessore di neve. Gli alveari erano già stati colpiti nell’autunno dalla varroa e da una forte infestazione della vespula germanica o terraiola o ape selvatica che era entrata di prepotenza nelle arnie saccheggiandole.
«Adesso - spiega l’apicoltore Ober Spaggiari di Traversetolo - a danno si aggiunge danno. Perché le famiglie che hanno superato le due infestazioni autunnali (poco più del 20%) non riescono a partire. Sono obbligate a rimanere dentro con poco o quasi niente cibo. Le api non riescono ad uscire neppure per la loro fisiologica necessità che fanno per spurgarsi. Perché l’ape è un insetto pulitissimo: non sporca all’interno della propria casa e aspetta la fine dell’inverno».
Quest'anno, la primavera è in ritardo e mancano fiori nei prati. «Tre settimane fa - sottolinea Sapaggiari - c'era stato un sensibile innalzamento della temperatura e la regina aveva cominciato a deporre uova nelle celle. Ora si è fermata perché si accorge che non c'è ingresso di polline».
http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/3/37878/Freddo_e_neve:_alveari_addormentati.html

Le api vedono il mondo a una velocità cinque volte superiore agli umani
24 marzo 2010. Le api vedono il mondo a una velocità cinque volte maggiore rispetto a come lo vedono gli esseri umani. Ma non basta, hanno una supervista anche per quanto riguarda i colori: lo dimostra uno studio condotto dall'università di Londra Queen Mary e pubblicato sul Journal of Neuroscience.Secondo gli autori dello studio, Peter Skorupski e Lars Chittka, la vista superveloce offre notevoli vantaggi. Per esempio, i bombi possono esplorare senza difficoltà i cespugli ombrosi alla ricerca di cibo. La capacità di vedere in modo più rapido rispetto agli uomini è comune agli insetti volanti e permette loro di sfuggire ai predatori e di accoppiarsi in volo.Tuttavia finora non si sapeva se anche la visione totale dei colori delle api fosse possibile ad alta velocità. I ricercatori hanno scoperto che le api vedono anche i colori a una velocità doppia rispetto a quanto accade agli umani. "Gli esseri umani - ha spiegato Skorupski - non riescono a seguire facilmente con gli occhi il volo degli insetti, ma essi possono seguire l'un l'altro grazie alla loro visione veloce.Questa velocità dipende da quanto velocemente la luce è catturata dalle cellule degli occhi che 'scattano' una istantanea del mondo e la inviano al cervello".I ricercatori hanno inoltre dimostrato che le api bruciano molta più energia per vedere i colori rispetto a quella che consumano per vedere il mondo in bianco e nero. "L'energia delle api non può essere usata in maniera frivola - ha osservato Skorupski - ma è usata per sopravvivere: sembra che vedere i colori a metà della velocità con cui vedono la luce bianca fornisca a questi insetti abbastanza dettagli per vedere i fiori e trovare la strada per casa"
http://animali.tiscali.it/articoli/news/2010/03/api-veloce-vista-12345.html