Approvata nuova legge quadro Apicoltura Comunicato osservatorio miele


 

SEI MILIONI DI EURO ALL’APICOLTURA ITALIANA. APPROVATA LA LEGGE QUADRO. UN FUTURO MIGLIORE PER 55 MILIARDI DI API.
(18 dicembre 2004) La Commissione Agricoltura della Camera ha approvato lo scorso 13 dicembre, in via definitiva, la legge per la “Disciplina dell’Apicoltura”. Una legge quadro attesa da 80 anni e che riconosce finalmente il ruolo dell’apicoltura quale “attività d’interesse nazionale”, utile per la conservazione dell’ambiente e per l’impollinazione delle piante selvatiche e coltivate.
L’apicoltura italiana, la quarta in Europa per importanza, conta oltre 50mila apicoltori e una forza lavoro di circa 55 miliardi di api, capaci di produrre oltre 12mila tonnellate di miele ogni anno. Il valore dei prodotti dell’apicoltura supera i 20 milioni di Euro/anno, mentre una stima per difetto del valore monetario per impollinazione delle specie spontanee e coltivate a fini produttivi (senza le api gran parte delle piante non potrebbe riprodursi), supera i 6 miliardi di Euro/anno.
I sei milioni di Euro previsti dalla legge (due milioni per ciascuno degli anni 2004-05-06) serviranno ad incentivare il settore: dalla ricerca in apicoltura alla salvaguardia dell’ape italiana, dalla promozione alla valorizzazione dei prodotti dell’alveare, dall’incentivazione dell’impollinazione al sostegno delle forme associative.
Tra le novità introdotte dalla legge, la definizione della figura di apicoltore, il riconoscimento del servizio di impollinazione e, punto focale del provvedimento, il Documento programmatico nazionale: contenente gli indirizzi e il coordinamento delle attività per il settore apistico.
La nuova legge è stata accolta dalle Associazioni di categoria in modo positivo, in particolare per la raggiunta copertura finanziaria (fino all’ultimo le risorse stanziate coprivano solo la prima annualità), risorse ancora insufficienti a far fronte a tutte le necessità del settore, ma comunque soddisfacenti tenendo conto della attuale disponibilità della finanza pubblica.
Perché la legge quadro porti evidente vantaggio all’apicoltura, è ora necessario mettere a punto il Documento programmatico nazionale, dando criteri di omogeneità all’applicazione della legge in tutte le Regioni italiane in modo produttivo e omogeneo. Per realizzare il documento sarà necessaria un’analisi approfondita del settore, la stessa che chiede l’Unione europea per applicare i nuovi regolamenti relativi alla produzione e commercializzazione dei prodotti dell’alveare. Dunque, analisi attenta dei costi di produzione, del mercato e della produzione italiana di miele.
L’Osservatorio nazionale del miele di Castel San Pietro Terme (Bo), che ha tra i propri compiti la rilevazione della produzione e del mercato del miele, la tutela e la valorizzazione del miele di qualità, la promozione del consumo e il miglioramento della qualità del miele, si candida alla realizzazione di questa analisi, fondamentale per la messa a punto del Documento programmatico nazionale.
L’Osservatorio nazionale del miele ringrazia pubblicamente il Parlamento per l’impegno espresso e per la volontà nel voler giungere ad una soluzione che mettesse ordine e rilanciasse all’apicoltura italiana. In particolare, un ringraziamento all’onorevole Sauro Sedioli, proponente e relatore alla Camera della legge, che fin dall’inizio ha tenuto in considerazione le proposte e le richieste provenienti dagli operatori del settore.