I report di Gianni Savorelli
Ottobre 2003 1/3


Data: Sun, 19 Oct 2003
28 Sep 03 Apidologie Apidologie 34 (2003) 281-289
Dietary dopamine causes ovary activation in queenless Apis mellifera workers
T.C.D. Dombroskia, Zila Luz Paulino Simõesa a, and Marcia Marcia Gentile Bitondia, b--- a) Departamento de Biologia, FFCLRP, Universidade de São Paulo, Av. Bandeirantes, 3900, 14040-901 Ribeirão Preto, SP, Brasil b) Departamento de Genética, FMRP, Universidade de São Paulo, Av. Bandeirantes, 3900, 14040-901 Ribeirão Preto, SP, Brasil

(Received 4 June 2002; revised 22 October 2002; accepted 31 October 2002)
Abstract

Gruppi di giovani api sono stati nutriti con dieta contenente dopamina e confinate in gabbiette a 34 °C e 80% RH in assenza di regina per 8 / 13 giorni. Si è provveduto a verificare le dimensioni dell'ovaio di queste api I risultati mostrano una significativa proporzione ( P = 0.004) di operaie con ovari attivati nel gruppo DOPamina rispetto al controllo. Tuttavia la presenza di dopamina nella dieta accorcia la vita delle api I risultati suggeriscono che vi sia un ruolo della dopamina nella catena di eventi che porta alla capacità di riproduzione delle operaie

Key words: Apis mellifera / honeybees / dopamine / ovary activation Correspondence and reprints: Marcia Marcia Gentile Bitondi e-mail: mmgbit@usp.br


Data: Mon, 20 Oct 2003
Apidologie 34 (2003) 389-397
Swarming in honey bees (Apis mellifera) and Varroa destructor population development in Sweden
Ingemar Fries a, Henrik Hansen b, Anton Imdorf c and Peter Rosenkranz d --- a) Department of Entomology, Swedish University of Agricultural Sciences, Box 7044, 750 07 Uppsala, Sweden b) Research Group Entomology, Danish Institute of Agricultural Sciences, Research Centre Flakkebjerg, 4200 Slagelse, Denmark c) Swiss Apicultural Institute FAM, Liebefeld, 3003 Bern, Switzerland d) State Institute of Apiculture, University of Hohenheim, 70593 Stuttgart, Germany

(Received 13 August 2002; revised 26 November 2002; accepted 11 January 2003)
Abstract

In 150 famiglie di api , si è verificato lo sviluppo dell'introduzione di una quantità nota di varroa in famiglie sciamanti e non sciamanti per due anni in clima svedese. I risultati dimostrano una riduzione della popolazione di acari come risultato della sciamatura limitatamente alla prima stagione di sciamatura . Nella seconda stgione di sciamatura, si è verificato un più alto livello di acari e meno famiglie sciamate. Non si è verificata significativa differenza nel livello di infestazione autunnale fra famiglie .Questi risultati sono interpretati come un effetto dell'interazione ospite/parassita
In alcuni casi l' influenza negativa dell'infestazione impedisce lo sviluppo della famiglia e non vi è sciamatura, in altri vi è buono sviluppo sia degli acari che delle api con sciamatura. Sorprendentemente il livello di infestazione degli sciami in tardo autunno è risultato non diverso da quello delle colonie sciamate nel corso dello stesso anno, indicando che la sopravvivenza dello sciame può essere compromessa dalla presenza di varroa quanto quella della famiglia di origine.
Correspondence and reprints: Ingemar Fries e-mail: ingemar.fries@entom.slu.se


Data: Mon, 20 Oct 2003
Apidologie 34 (2003) 269-279
Oxytetracycline hydrochloride activity in honey bee larvae (Apis mellifera) following medication with various doses
Ben Alexander McKee a , Russell David Goodman b, Christian Saywell c and Graham Hepworth d --- a) Institute of Land & Food Resources, The University of Melbourne, Private Mail Bag 15, Ferntree Gully Delivery Centre, Vic, 3156, Australia b) Department of Natural Resources & Environment, Institute for Horticultural Development, Private Mail Bag 15, Ferntree Gully Delivery Centre, Vic, 3156, Australia c) Previously Department of Natural Resources & Environment, State Chemistry Laboratory, Corner Sneydes & South Roads, Werribee, Vic, 3030, Australia d) Statistical Consulting Centre, Department of Mathematics and Statistics, The University of Melbourne, Vic, 3010, Australia
(Received 11 December 2001; revised and accepted 29 October 2002)
Abstract

Quattro esperimenti sono stati condotti per determinare la concentrazione di ossitetraciclina idrochloride (OTC) nelle larve a seguito del trattamento. Nel primo esperimento la concentrazione media è risultata significativamente maggiore nella larva intera rispetto allo stomaco nel giorno immediatamente successivo al trattamento. In due successivi esperimenti, 0.3 g, 0.5 g e 1.0 g di OTC in zucchero sono stati somministrati a famiglie doppie e singole. La concentrazione media di OTC è risultata superiore al minimo inibitorio di OTC per Melissococcus pluton per un periodo da 2 a 6 giorni post-trattamento, dipendentemente dalla dose. La diminuzione giornaliera di concentrazione di OTC nelle larve campionate dalle colonie trattate varia da 0.423 a 0.672. In un quarto esperimento, l'applicazione di 0.3 g e 0.5 g di OTC in acqua distillata ha portato ad un eguale o più alto livello di OTC nelle larve nei primi 2 giorni post-trattamento rispetto all'applicazione dello stesso dosaggio a mezzo zuchero
Correspondence and reprints: Ben Alexander McKee e-mail: ben.mckee@nre.vic.gov.au


Data: Tue, 21 Oct 2003
Apidologie 34 (2003) 181-188
Determination of oxalic acid and other organic acids in honey and in some anatomic structures of bees
María Jesús Nozal a, José Luis Bernal a, Luis Antonio Gómez a, Mariano Higes b and Aranzazu Meana c--- a) Departamento de Química Analítica, Facultad de Ciencias, Universidad de Valladolid, 47005 Valladolid, Spain b) Centro Apícola Regional Junta de Comunidades de Castilla La Mancha, 19180 Marchamalo, Guadalajara, Spain c) Departamento de Patología Animal I (Sanidad Animal), Facultad de Veterinaria, Universidad Complutense, Madrid, Spain

(Received 11 January 2002; revised 7 August 2002; accepted 7 October 2002)
Abstract

Mediante cromatografia si è determinato il contenuto di acido ossalico in miele e in strutture anatomiche dell'ape ( Retto ,tubuli Malpighian ,tratto digestive e emolinfa ). La modalità di applicazione ( topica o orale )condiziona fortemente la quantità di acido rinvenibile nell'ape). I Risultati ottenuti dimostrano che a mezzo applicazione topica l' ossalico penetra attraverso la cheratina dell'ape.
Correspondence and reprints: María Jesús Nozal e-mail: mjdnozal@qa.uva.es


Data: Tue, 21 Oct 2003
Apidologie 34 (2003) 249-256
Fight between virgin queens (Apis mellifera) is initiated by contact to the dorsal abdominal surface
Jochen Pflugfelder and Nikolaus Koeniger Institut für Bienenkunde (Polytechnische Gesellschaft) Fb. Biologie und Informatik, J.W. Goethe-Universität, Frankfurt a. Main, Karl-von-Frisch-Weg 2, 61440 Oberursel, Germany
(Received 10 July 2002; revised 7 October 2002; accepted 16 October 2002)
Abstract

Per determinare la natura dello stimolo che porta al combattimento fra regine si è provveduto a filmare i combattimenti tra giovani regine vergini e sulla base degli elementi raccolti a realizzare bioassay. Il risultato del bioassay è il seguente:
(1) illuminate con luce rossa, le regine rispondono col comportamento che porta a pungere [stinging behaviour (stB.)]; perciò ,l'insufficienza di stimoli visivi non gioca un ruolo essenziale nell'innesco del comportamento stB.
(2)Regine artificialmente impedite nei movimenti, narcotizzate, e morte vengono punte normalmente da altre regine vergini, dimostrando che il movimento non è essenziale per produrre il comportamento stB.
(3) Ridotto contatto tra regine ponendo un singolo schermo tra esse riduce il comportamento stB mentre regine separate da un doppio schermo ,bloccando il contatto diretto non tentano di pungere .
(4)Il comportamento StB. Viene manifestato quando le regine sono poste a contatto con parti isolate di altre regine: addome o tegumenti dorsali e addominali .
(5)Operaie recanti tegumenti addominali e dorsali della regina vengono punte.
(6)Pupe di regina di 15 gioni mostrano il comportamento stB.
Si ipotizza che il feromone della regina inneschi il comportamento stB e che risulti localizzato sul tergite della regina, dove appunto è situata la ghiandola tergale.
Correspondence and reprints: Nikolaus Koeniger e-mail: bienenkunde@em.uni-frankfurt.de


Data: Wed, 22 Oct 2003
Apidologie 34 (2003) 19-27
The detection of Melissococcus pluton in honey bees (Apis mellifera) and their products using a hemi-nested PCR
Ben Alexander McKee a, Steven Philip Djordjevic b, Russell David Goodman c and Michael Alan Hornitzky d --- a) The University of Melbourne, Institute of Land and Food Resources, Parkville, Victoria, Australia, 3052 b) New South Wales Agriculture, Elizabeth Macarthur Agricultural Institute, Camden, New South Wales, Australia, 2570 c) Department of Natural Resources and Environment, Institute for Horticultural Development, Victoria, Australia, 3176 d) NSW Agriculture, Elizabeth Macarthur Agricultural Institute, PMB 8, Camden, New South Wales, Australia, 2570

(Received 24 August 2001; revised 5 February 2002; accepted 6 May 2002)
Abstract

Si è sviluppata una polymerase chain reaction (PCR) per rilevazione di Melissococcus pluton in api adulte e prodotti delle api ( tessuti , miele , polline,larve intere, celle dei favi ). Tutte le 36 api adulte testate da colonie malate hanno mostrato nei loro tessuti il patogeno. Infezioni sub-cliniche sono state rinvenute in tessuti di api adulte, larve e miele (49/98; 50.0%) prelevati da 9 famiglie sane poste in un'area dove la ptaologie è endemica. Di 80 campioni di miele provenienti da sei stati dell' Australia, 55 (68.8%) sono risultati contenere M. pluton. La tradizionale tecnica della coltura rileva il M. pluton in solo 22 degli stessi 80 campioni (27.5%).
Correspondence and reprints: Michael Alan Hornitzky e-mail: michael.hornitzky@agric.nsw.gov.au


Data: Wed, 22 Oct 2003
Apidologie 34 (2003) 97-102
The influence of different diets on haemocytes of adult worker honey bees, Apis mellifera
Bozena Szymas a and Andrzej Jedruszuk b a) Department of Useful Insect Breeding, University of Agriculture, Wojska Polskiego str. 71c, 60-625 Poznañ, Poland b) Department of Bee Diseases, National Veterinary Research Institute, Poznañska str. 35, 62-020 Swarzedz, Poland

(Received 1 May 2001; revised 23 July 2001; accepted 27 June 2002)
Abstract

Si è esaminata l¹influenza di differenti diete sulle caratteristiche dell' emolinfa di api adulte. 3 gruppi sperimentali hanno ricevuto le seguenti diete:
polline con zucchero ,sostituto del polline , zucchero. Campioni di emolinfa sono stati prelevati da api di 7-8 giorni. Il numero di emociti di ogni tipo (plasmatociti , emociti granulari , altri ) è stato verificato. L'attività metabolica degli emociti è stata osservata. Insufficenza di proteine causa un significativo aumento nella percentuale di emociti granulari, una significativa riduzione degli altri tipi ed una più bassa attività metabolica . Il sostituto del polline esaminato causa una diminuzione degli emociti totali. La diminuzione dell'attività metabolica degli emociti risulta minore rispetto all'assenza di proteine.
(ndt il sostituto del polline studiato non lo sostituisce in maniera soddisfacente)
Correspondence and reprints: Bozena Szymas e-mail: beszymas@au.poznan.pl

 

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