I report di Gianni Savorelli
Maggio 2007


USDA-ARS, Honey Bee Research Unit, Kika de la Garza Subtropical Agricultural Center
Analysis of pMA67, a predicted rolling-circle replicating, mobilizable, tetracycline-resistance plasmid from the honey bee pathogen, Paenibacillus larvae.

Questa ricerca ha avuto lo scopo di caratterizzare un plasmide recentemente scoperto su Paenibacillus larvae e denominato pMA67. This work characterizes a recently discovered natural tetracycline-resistance plasmid called pMA67 from Paenibacillus larvae-a Gram-positive bacterial pathogen of honey bees. E’ stato dimostrato che pMA67 prodotto dal gene tetL è da solo in grado di conferire resistenza alle tetracicline.


FEMS Microbiol Ecol. 2007 Mar;59(3):600-10.
Bacterial community structures in honeybee intestines and their response to two insecticidal proteins.

E’ stato ipotizzato che variazioni della presenza di comunità batteriche a livello intestinale possano rappresentare alterazioni della fisiologia intestinale conseguenti all’ingestione di proteine insetticide prodotte da piante OGM. Le api in sperimentazione sono state nutrite in laboratorio con polline di mais Bt-transgenic cultivar MON810 ,Cry1Ab (0.0014% w/v) e SBTI (0.1% o 1% w/v)
Sono state anche recuperate a titolo di controllo api in volo libero da due apiari svizzeri.
Sono risultate presenti comunità batteriche del tipo Alpha-, Beta-, Gammaproteobacteria, Firmicutes, Bacteriodetes.
I trattamenti testati non hanno prodotto effetto sulle comunità batteriche intestinali delle api adulte.Ha mostrato invece effetti negativi SBTI in alta concentrazione che ha provocato anche accresciutamortaità nel test.
Pertanto si deve concludere che il totale delle comunità batteriche nell’intestino dell’ape non è un indicatore dell’impatto di proteine insetticide a livello sub-letale.


Naturwissenschaften. 2007 Jan 19
Bee-hawking by the wasp, Vespa velutina, on the honeybees Apis cerana and A. mellifera.

La Vespa velutina, è un abile cacciatrice di api di ritorno al nido Si è studiato il suo comportamento predatorio in Cina suo habitat naturale sia sulla ape autoctona Apis cerana che A. mellifera recentemente introdotte. colonies.
Subendo l’attacco , l’ape cerana mostra un più consistente numero di guardiane reclutate a fronteggiare l’assalitore rispetto a quanto fatto da a mellifera.
La cerana utilizza in aggiunta un frenetico battito di ali per confondere la visione dell’aggressore cosa anche questa che la mellifera non fa.
In ulteriore aggiunta la cerana ha un rientro molto veloce mentre la mellifera risulta compiere un discreto numero di manovre di atterraggio.
Di conseguenza , dove entrambi i tipi di ape sono presenti , la vespa velutina preferisce attaccare la mellifera che le oppone decisamente meno resistenza.
NDR: Ciò sembra dimostrare che se anche questo animaletto uscisse dall’habitat nel quale è in equilibrio produrrebbe notevoli problemi


Animal Science College, Zhejiang University, Hangzhou 310029, China. r-y-jmail@tom.com
Isolation and identification of a newbacterial pathogen infecting larvae of honeybee (Apismellifera )

Una nuova patologia di origine batterica si è manifestata in nel 2005 nel distretto di Zhejiang.
Sintomi visivìbili sono opacità o colore giallastro delle larve che possono assumere consistenza molliccia.
Il batterio E. faecium è stato rinvenuto nelle larve colpite. biochemical characteristics of L2 were similar to E. faecium. Enterococcus faecium risulta resposabile di infezioni ospedaliere , ma non era mai risultato patogeno per gli insetti


Animal Behaviour Volume 73, Issue 3 , March 2007, Pages 541-551
Vibration signal behaviour and the use of modulatory communication in established and newly founded honeybee colonies

Si è studiato l’effetto della condizione della famiglia sull’uso della comunicazione modulatoria ( segnale vibrazionale ) . Sono stati studiati sciami inarniati e famiglie normalmente in produzione.
Le famiglie nuove hanno mostrato un più alto tasso procapite di segnalazione e una più gran proporzione di a pi che producono segnali.
Gli individui “vibratori” vibrano una quantità più alta di api rispetto a quanto avviene nelle famiglie in produzione e spesso lo fanno nei confronti di api non attive.
Le api che ricevono il segnale aumentano la loro attività in tutti e due i tipi di famiglia in maniera similare. Sembra perciò che ilmaggior uso del segnale a vibrazione nelle famiglie appena stabilite sia dovuto ad una maggior necessità di organizzazione del lavoro


Apidologie 38 (2007) 164-170
Volatiles of foraging honeybees Apis mellifera (Hymenoptera: Apidae) and their potential role as semiochemicals

Abstract - Il riconoscimento dellapropria famiglia e dei propri parenti è essenziale per l’ape e per la coesione sociale della specie. In Apis mellifera è stato suggerito che il riconoscimento della famiglia sia mediato dal contatto con particolari sostanze chimiche cuticolari.Vi sono tuttavia evidenze che anche le sostanze volatili emesse dalle api possono trasmettere spunto di ricognizione. Queste sostanze volatili assumerebbero perciò il ruolo di cairomoni.
Si è utilizzata una particolare arena per catturare le sostanze volatili emesse dalle bottinatrici.
Sono stati individuati idrocarburi di lunghezza maggiore di 29 atomi di carbonio e una nuova sostanza emessa verosimilmente da ghiandole poste sulla testa. (Z)-11-eicosen-1-ol .


Appl Environ Microbiol. 2007 Apr 13
Phylogenetic Analysis of Deformed Wing Virus Genotypes from Diverse Geographic Origins Indicates Recent Global Distribution of the Virus.

Api originarie di 10 differenti paesi (Austria, Poland, Germany, Hungary, Slovenia, Nepal, Sri Lanka, United Arab Emirates, Canada, and New Zealand) dislocate in 4 continenti sono state analizzate per la la presenza di deformed wing virus (DWV) . E’ stata poi realizzata l’analisi genetica dei virus rinvenuti.
Il genoma è risultato altamente conservato indipendentemente dall’origine geografica dei campioni di api .
Ciò sembra dimostrare la recente distribuzione del virus



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