I report di Gianni Savorelli
Giugno 2004


Animal Behaviour Volume 67, Issue 4 , April 2004, Pages 681-688
Differences in nestmate recognition for drones and workers in the honeybee, Apis mellifera (L.)
Robin F. A. Moritz and Peter Neumann

Abstract
In Apis mellifera, sia le api che i fuchi sono soggetti a deriva sistematica.
Anziché effettuare verifiche dirette, si è provveduto alla marcatura delle caratteristiche genetiche per verificare l'intensità della deriva. Si è anche valutato il grado di poliandria della regina residente allo scopo di correlarlo con la deriva dal momento che la teoria prevede che la composizione genetica possa influire sulla precisione del riconoscimento da parte delle guardiane.
La proporzione di estranei nella colonia è stata definita immigrazione .
La proporzione degli individui di una colonia nel numero totale di api alla deriva è stato definito emigrazione.
I fuchi immigrano, significativamente con maggior frequenza delle api . L'impatto della poliandria è significativamente diverso tra fuchi e operaie .Mentre i fuchi immigrano più rapidamente nelle famiglie a minor poliandria ,l'immigrazione delle api non è correlata col grado di poliandria della colonia ospite .
In più , colonie con alto livello di fuchi emigrati non mostrano alto livello di emigrazione di operaie e famiglie che adottano molte api non adottano molti fuchi.
I dati indicano che gli odori geneticamente derivati sono importanti per il riconoscimento degli estranei e sembrano esservi differenti modi di riconoscimento per identificare fuchi e operaie.


Le scienze 18.06.2004
L'evoluzione del linguaggio delle api.
Per evitare lo spionaggio, utilizzano due sistemi di comunicazione differenti
La scoperta, da parte di un biologo dell'Università della California di San Diego, che alcune specie di api utilizzano i segnali chimici lasciati da altre specie per guidare i propri simili nella ricerca del cibo, dimostra che lo "spionaggio" può aver rappresentato la spinta evolutiva per la capacità di alcune api di nascondere le comunicazioni all'interno dell'alveare, usando una forma di linguaggio animale per codificare la posizione del cibo.
Le api possono usare principalmente due forme di comunicazione per segnalare ai propri compagni dove trovare il cibo: rappresentazioni astratte come suoni o danze all'interno dell'alveare, oppure tracce di odori all'esterno per marchiare il cibo e/o la strada che conduce a esso. Nel 1999, James Nieh aveva pubblicato un articolo nel quale ipotizzava che la comunicazione all'interno dell'alveare si fosse evoluta come metodo per evitare lo spionaggio da parte dei competitori.
Un nuovo studio di Nieh, pubblicato il 16 giugno in collaborazione con alcuni biologi brasiliani sull'edizione online della rivista "Proceedings of the Royal Society", fornisce prove a sostegno di questa ipotesi. La ricerca mostra infatti che le api possono effettivamente usare le tracce chimiche depositate dagli individui di altre specie per rintracciare e appropriarsi delle loro fonti di cibo. I ricercatori hanno studiato le interazioni fra due specie di api brasiliane, Trigona spinipes e Melipona rufiventris.

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