Metodo naturale Rolle contro la varroa

Prima Fase: Divisione.

Ritratto di sposi che non si amano più.Usufruiscono della stessa camera ma con letti separati...In altre parole: divisione dell' unica arnia, tramite escludi verticale, in settori B" ed "A".

Giostrando sul fatto dei circa dodici giorni di opercolatura delle operaie, con interessata politica finale demografica abortiva, l'apicoltore passa in rassegna tutti i favi riunendo nel settore "B", soltanto quelli, a covata chiusa, in un preciso allineamento al confino del quale ci sarà un escludi regina verticalizzato che dividerà così l'unica arnia in due reparti-camere "B" ed "A".

Le api operaie dei settori conserveranno regolare passaporto internazionale; resteranno comunicanti tra loro. Farà eccezione la regina che data la sua mole addominale-ovarica rapportata alle barrette, non potrà oltrepassarle restando nel pur sempre spazioso vitale asilo infantile (uovini-larve-covata aperta) del settore "A", nel feudo assegnatole coattivamente dal "bravo" manzoniano signorotto titolare dell'apiario.

Divagazione.

-Sono convinto che non basterebbe suggerire al pastore della vecchia storiella costretto a far attraversare il torrente con una mini barca ad un lupo addomesticato parzialmente, ad una pecora, ad un cesto di cavoli, che per cavarsela basterà fare in modo che i "passeggeri" non si sbranino a vicenda.

Bisogna, cioè, dare al pastore anche indicazioni specifiche, tipo:" subito devi trasferire la pecora e lasciare il lupo coi cavoli. Ritorna per sobbarcare il lupo. Trasbordato il lupo riporta indietro la pecora. Lascia la pecora e vai a scaricare i cavoli dal lupo. Ritorna a prendere la pecora. Di là troverai intonsi i cavoli col lupo che interessatamente, nel suo intimo, gioirà nel rivedere la pecora."

Non basta analogamente affermare che il Metodo Rolle si riassume semplicemente nel fatto di costringere la varroa a dover scegliere un unico preciso spazio ricettivo riproduttore.

Per non disinnamorare possibili futuri....allievi circa il Metodo Rolle bisogna, cioè, anche indicare loro specificatamente che il cavolo, il "sei finestre" dovrà essere piazzato in una precisa successione, che accanto a quattro favi di covata chiusa o aperta ci dovranno essere anche uno o due favi di miele.

Proprio quello che faremo noi adesso.

Settore "B" : va lasciato senza Regina.Obbligatoriamente andranno, trasferiti qui tutti i favi di covata chiusa sui quali le api, avranno ora solo funzioni termiche per le culle sottostanti i loro piedini, funzioni sanitarie antinecrofore ( gr.: hekros, necròs=morto; (fortunati noi qualora queste api siano dotate di géni pulitori al momento non recessi- addormentati, atti ad estrarre eventuali larve anche solo inizialmente colpite da peste americana) . Si tratta- come tutti sanno con grande invidia -di api dotate dello straordinario neurotrasmettitore octopamina capace di far loro percepire tramite i pori dell'opercolo odori anomali...

Conseguenze pratiche antivarroa.

-Nel settore "B", prima fase (10-20 aprile) essendoci prevalentemente api della "terza età"-solo, cioè, prevalentemente api opercolate, le varroe,

per dieci giorni dovranno migrare, alla ricerca di covata su favi (quasi) esclusivamente della borgata "A", o, peggio per loro, incappare direttamente nel "sei finestre" che noi proprio come programmazione abbiamo destinato ad obbligatoria erodiade asportazione.

Ecco la successione logica apistica dei favi nella camera "B":

  1. Un favo a scorte di miele e polline; 2) un favo di miele; 3) covata chiusa; 4) covata chiusa; 5) covata chiusa; 6) un foglio cereo da costruire

 

Settore "A": sempre Prima fase: Divisione

Presenza della regina, sei finestre e covata prevalentemente a covata fresca, aperta :

uovini nerboruti che insisteranno a voler rimanere diritti per due-tre giorni per scamiciarsi epiletticamente e divenire larve pacioccone, mini, rotonde, ciambelle salvagente galleggianti su corroborantissima pappa reale, larve grassottelle che cresceranno a vista d'occhio.

-Questi favi a covata aperta costituiranno gli ospiti di un autentico vivace asilo nido, o se non fosse anche un po' offensivo, potremo dire che formeranno un bene affollato frequentatissimo brefotrofio, istituto per neonati illegittimi ( greco: brepos = bambino e trepv= nutrire), visto che le api sono figlie di madre certa e di tanti padri "incerti", morti notoriamente per manovre di guida endocrina, troppo acrobatica, proprio mentre uscivano dalla discoteca...

Con la primaria aggregante presenza della Regina, andranno, quindi, sistemati nel settore A:

1) Un favo di miele 2) il "sei finestre" con la sua prima rosetta cerea inanellata di larve; 3) un favo covata con larve giovani (1-2 giorni); 4) altro favo con uovini e larve, cioè, creature in nuce (lat.: nux, nucis=noce) ai loro primi giorni d'asilo); 5) un favo costruito

-Metaforicamente, con ulteriore fantasia, potremo specificare la cosa segnalando farmacisticamente che nella zona settore "A", figureranno soprattutto prodotti tipici per infanzia (pappa reale per neonati, pannolini-esuvie per assorbimento delle loro silenziosissime enuresi diurne notturne) ..

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NB: Se accadesse ( Fase prima) di notare che nel settore B sono in costruzione delle celle reali, per aver evidentemente sbagliato i tempi dell'operazione (già presenza di sette favi di covata invece di...) c'è una soluzione d'emergenza che esporrò più avanti e di cui 'però, qui, anticipo una sintesi: in un'arnietta, con due tre favi, covata aperta compresa, bisognerą spostare la regina titolare alla periferia dell'apiario...

Sul posto iniziale lasciare solo api prive di regina con celle reali già abbozzate

 

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a seguire