Al Bambino Gesù immunizzato in soli tre giorni dal veleno di api un tredicenne


COMUNICATO STAMPA Roma, 20 luglio 2005
Salvato in appena tre giorni dal rischio mortale dell’allergia alle punture di api un tredicenne calabrese, figlio di un apicultore, grazie alla somministrazione, presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, della rush therapy, effettuata per la prima volta in Italia in un paziente così giovane.

All’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, punto di riferimento a livello internazionale per la salute dei bambini e dei ragazzi, infatti, si è appena conclusa con successo la prima rush therapy pediatrica, ovvero la versione breve ed intensiva della classica Immunoterapia, finora effettuata in Italia su giovani adulti.Si sa che l’immunoterapia specifica è in grado di prevenire le reazioni in oltre il 90% dei pazienti trattati ed, evento di grande importanza, le reazioni mortali nel 100% dei casi.

La terapia “rush” consiste nella somministrazione di dosi graduali sempre maggiori dell’allergene che causa la reazione, in questo caso di veleno di api e, dopo solo tre giorni, rispetto ai due o tre mesi del protocollo tradizionale dell’Immunoterapia, si è raggiunta la dose protettiva da ogni eventuale crisi allergica. Successivamente la terapia dovrà essere ripetuta mensilmente per almeno tre anni perché, secondo quanto dimostrato da uno studio policentrico italiano, il 17% dei pazienti allergici al veleno di api, se punto dopo un anno dalla terapia, presenta una reazione allergica. Le api, infatti, sembrano essere molto più pericolose delle loro vicine vespe il cui veleno, una volta desensibilizzati tramite immunoterapia, può provocare reazioni allergiche solo dopo due anni dall’ultima dose di allergene somministrata.

La scelta di praticare la rush therapy si è resa opportuna – illustrano gli esperti dell’Unità Operativa Complessa di Allergologia del Bambino Gesù – a fronte del rischio quotidiano al quale il giovane paziente era esposto, legato all’attività lavorativa del genitore. In passato, infatti, il ragazzo, in seguito alla puntura di un’ape, era stato colto da shock anafilattico che aveva messo a serio repentaglio la sua vita. Ora potrà continuare la propria vita regolare in famiglia senza il timore che una puntura d’insetto gli sia fatale.

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