SCIAMATURA, quanto sei bella, ma quanto ci fai lavorare ! ! !
Come tutti gli anni, all'inizio della primavera, dopo aver risistemato gli apiari reduci dall'inverno, ci troviamo di fronte ad un potenziale in famiglie di api, che già ci fa pregustare maturatori pieni di miele. Però........., ahimè c'è un ostacolo, che si presenta inesorabile a renderci la vita difficile, quasi fosse il prezzo che le api ci fanno pagare per il loro lavoro, prima di regalarci tutto il loro prodotto.
Questo prezzo è la SCIAMATURA.
Chiariamo innanzitutto agli occhi dei profani cos'è la sciamatura e perchè avviene. Le api sono degli insetti che svolgono l'importantissimo compito di impollinare i fiori, favorendo così la fecondazione dei frutti esistenti in natura.
Sembra che ne siano così coscienti, e si siano così responsabilizzate in questo loro ruolo, che il loro motto penso sia "crescete e moltiplicatevi", e popolate tutto il globo terrestre, affinchè non un solo fiore possa restare sterile sulla faccia della terra. E che ne sappiamo noi, che Dio non abbia parlato anche a loro, e anche loro non abbiano un libro della Genesi?
Sta di fatto che loro, molto più disciplinate di noi, questo compito lo svolgono alla perfezione, cosicchè, una volta occupati tutti gli spazi della loro casetta, vogliono dividersi, per andare ad occupare altri luoghi.
Questa spiegazione però non è scientifica ma mi piace pensarla così !
In termini scientifici invece la spiegazione si può riassumere in questi termini:
Le api sono degli insetti sociali che vivono in comunità composte da api operaie, fuchi ( sono i maschi ), e da una Regina.
La regina è il fulcro di tutta la famiglia, essa emana un odore detto ferormone, che si espande in tutta l'arnia e mantiene tutte le api tranquille e unite tra di loro.
Più la regina è giovane, più l'odore del ferormone è forte, e più le api sono tranquille e laboriose. Le api si rendono conto benissimo se la loro regina è giovane o vecchia ma non solo; esse sanno anche in quale misura la loro regina sia potenzialmente feconda.
Mi spiego; la regina dopo essere stata fecondata, conserva gli spermatozoi maschili in una sacca chiamata spermateca, questi spermatozoi servono a fecondare l'uovo che depone e che, così fecondato, darà origine ad un'ape operaia.
Se l'uovo non viene fecondato nascerà un maschio.
Sembra dunque che le api sappiano di quanti spermatozoi la spermateca della regina sia fornita e quindi, quando sentono che la scorta sta per finire si premurano a fabbricare una regina nuova. Quindi non solo l'età della regina e l'odore del ferormone influisce sulla scelta di cambiare regina ma anche il grado di fecondazione.
Questa premessa sulla regina è stata doverosa perchè ci fa capire i meccanismi che inducono le api a costruire celle reali, e in secondo luogo a sciamare.
Se noi potessimo, prima dei raccolti principali, sostituire tutte le regine, con regine nuove appena fecondate, e dessimo tutti i melari che il loro ritmo di raccolta di nettare necessita, vedremmo che non vi sarebbe nessuna sciamatura, a meno che la nuova regina inserita non sia all'altezza della situazione. Questo però non sempre è possibile in quanto certe fioriture sono precoci ed avvengono in periodi in cui la fecondazione delle regine vergini non può ancora avvenire, per questo è buona norma sostituire le regine durante l'ultimo raccolto dell'annata, di modo che potremmo avere delle regine relativamente giovani e poco sfruttate per l'anno dopo.
Ci sono allevatori di regine che sono professionalmente seri, che selezionano dei ceppi che riassumono delle caratteristiche che corrispondono alle necessità dell'apicoltore, ( docilità, deposizione, bassa tendenza sciamatoria, operosità, buon sviluppo fisico ecc.), quindi se ci si rivolge ad uno di questi per l'acquisto delle regine si avranno delle maggiori garanzie.
Quindi controllo sistematico delle regine, (età, razza, deposizione). Fatto questo siamo già a buon punto.
Con regine buone vedremo che le nostre famiglie si svilupperanno velocemente, tanto da necessitare l'asportazione di favi di covata, sostituendoli con fogli cerei.
Si potranno asportare almeno due o tre favi,uno alla settimana, che utilizzerete per la formazione di nuovi nuclei, nel contempo le api ceraiole potranno sfogarsi nella costruzione di cera. Dopo aver fatto questo, non dobbiamo fare altro che controllare regolarmente la famiglia. In genere la famiglia si controlla ogni settimana.
Quindi un apicoltore professionista, che lavora da solo, può controllare una cinquantina di famiglie al giorno, che moltiplicate per sei giorni, se ne deduce che possa lavorare circa 300 arnie, con la domenica di festa.
Io pero non sono mai riuscito a lavorarne più di 200, ma conosco colleghi che ne lavorano più di 300.
Come si controlla una famiglia.
Con la leva si spostano quattro o cinque favi solo da un lato, in modo che si faccia spazio al telaio di sponda per poterlo estrarre senza schiacciare le api, dato che tra esse ci potrebbe essere pure la regina.
Una volta estratto, si controlla il favo con le api, e si potrà notare se stanno costruendo cupolini o meno. Finchè non costruiscono cupolini siamo tranquilli.
Appena vedremo dei cupolini, ancora non vuol dire che vogliono sciamare, infatti vedremo che i cupolini non sono covati.
Appena ci accorgiamo che stanno covando i cupolini, allora la situazione diventa pericolosa. Ad ogni controllo si dovranno scuotere via tutte le api dal favo scuotendo il favo stesso dentro l'arnia, per poi procedere al controllo minuzioso del favo.
Si dovranno distruggere tutti i cupolini, senza dimenticarne nemmeno uno.
Tenete conto che un cupolino può contenere una larva di 3 giorni, che sommati ai tre giorni in cui l'uovo impiega per schiudersi, fanno sei giorni da quando il cupolino è stato deposto, se ce lo dimentichiamo abbiamo pochi giorni ancora a disposizione prima che la famiglia possa decidere di sciamare. In teoria potrebbero sciamare anche prima che la cella reale sia opercolata, però in pratica, e l'eccezione conferma la regola, non sciamano mai prima che la cella reale non sia formata. Per cui, tenuto conto che la cella reale viene opercolata il decimo giorno, se noi distruggiamo le celle sistematicamente prima dell'opercolatura abbiamo il 95 % delle possibilità di prevenire la sciamatura. Per fare questo lavoro che è il più ingrato, dobbiamo munirci di guanti, soprattutto sul far della sera, in quanto le api si arrabbiano un pò, e potrebbero darci una razione supplementare di punture.
Soprattutto non spaventatevi della quantità di api presenti in una famiglia sviluppata, dentro quel caos c'è un ordine perfetto, e si può capire tutto.
Dopodichè, se vedrete un'arnia sciamare nonostante tutto, godetevi lo sciame, e il piacere della raccolta, ma siate professionali, quella regina va sostituita ! ! !
A me piacciono le bionde, molti dicono che le more sono più focose, ma che volete i gusti son gusti.
Buon lavoro a tutti dalla Sardegna
Fulvio Simbula