Tarmicida riscontrato nel miele svizzero


La quota di contestazioni è tuttora elevata
Visti i risultati insoddisfacenti delle analisi del miele svizzero, l'Ufficio federale della sanità pubblica, i laboratori cantonali, il Centro di ricerche apicole della FAM e la Federazione delle associazioni di apicoltura svizzere raccomandano vivamente di non utilizzare paradiclorobenzolo (PDCB) nella produzione di miele.
Dalle analisi effettuate dai laboratori cantonali su 190 campioni di miele indigeno raccolto nel 2003 è emerso che un terzo dei campioni presentavano residui di PDCB, 20 per cento dei quali in una concentrazione superiore al limite massimo. Il miele in questione è stato oggetto di contestazioni e i costi delle analisi sono stati accollati ai produttori. Tre campioni superavano il limite fissato per legge di ben venti volte. Per questo miele è stato decretato il divieto di smercio.
Dalle analisi effettuate in un secondo tempo sui campioni contaminati è emerso che la presenza di residui è da ricondurre all'uso di PDCB (palline di tarmicida) da parte degli apicoltori. È triste constatare che anni di sensibilizzazione sui rischi del PDCB non hanno ancora dato i risultati auspicati in quanto gli apicoltori dovrebbero essere consapevoli del fatto che la buona prassi apicola non ammette l'utilizzo di tale prodotto. Affinché questa situazione insostenibile non si ripresenti e il miele continui ad essere un prodotto naturale pregiato, in vista del raccolto 2004 esortiamo tutti gli apicoltori svizzeri a rinunciare all'uso di PDCB nella produzione di miele!
Questo obiettivo può essere raggiunto adottando i seguenti provvedimenti:

Divieto di vendita di PDCB (palline di tarmicida) nei negozi di articoli per l'apicoltura e divieto di utilizzazione nella pratica apicola. Eventuali resti vanno smaltiti presso i centri di raccolta dei veleni.

Se negli ultimi tre anni sono state utilizzate palline tarmicida vanno sostituiti tutti i favi da miele. I vecchi favi devono essere fusi. Non è necessario sostituire i favi da covata.

I nuovi favi da miele non devono essere stoccati con quelli vecchi in quanto i residui di PDCB possono migrare attraverso l'aria dai vecchi favi a quelli nuovi.

Per la protezione dei favi vanno applicati da subito i metodi alternativi di lotta alle tarme di cui al sito Internet del Centro di ricerche apicole e alla pubblicazione Schweizerischer Bienenvater, volume 1, Imkerhandwerk.

I vecchi favi risultanti dal rinnovo dei favi vanno ben arieggiati, fusi e restituiti ai negozi specializzati.

I produttori di fogli cerei devono dimostrare che l'uso dei loro prodotti consente di ottenere miele di qualità ineccepibile e conforme alle esigenze poste dalla legge in materia di residui di PDCB.

Si raccomanda vivamente a tutti gli apicoltori di osservare la buona pratica di fabbricazione e di eseguire il controllo autonomo. Le autorità cantonali preposte all'esecuzione verificano per campionatura se vengono applicati i provvedimenti suindicati ed eseguono analisi del miele volte a individuare la presenza di PDCB. Nei confronti dei contravventori verranno adottate misure adeguate.

Ufficio federale della sanità pubblica
Associazione dei chimici cantonali
Centro di ricerche apicole della FAM
Federazione delle associazioni di apicoltura svizzere