Inseminazione strumentale dell'ape regina
seconda parte
Lino De Marchi



Questa seconda parte la dedico alla conservazione delle regine prima e dopo l'inseminazione, nonché dei fuchi, presumendo che un apicoltore interessato ad intraprendere la strada dell'inseminazione strumentale dovrebbe avere almeno le basi per l'allevamento delle regine.
Le regine libere nel suo alveare  se trovano il clima adatto, assenza di piova, assenza di vento forte, fuchi a sufficienza, si fecondano dal 6° al 10 giorno, la variante può essere anche la razza, normalmente la ligustica si accoppia al settimo giorno, con un numero che varia dai 7, 8,  secondo alcuni autori anche 15 fuchi ragion per cui noi cercheremmo di copiare la natura il più possibile, quindi le insemineremmo dopo 6, 7 giorni con circa 8, 10 millimetri cubi di sperma che corrisponde a circa 10, 12 fuchi, se ritardiamo l'inseminazione anziché deporre dopo circa 10 giorni dalla nascita ritarderanno fino 20 anche 30 giorni.
http://www.youtube.com/watch?v=xfZVPYl8J98&feature=mfu_in_order&list=UL
Su questo video si vede l'accoppiamento di una regina.  
Per precisione dobbiamo dire che l'inizio della deposizione non dipende dall'inseminazione strumentale ma da quando e quanta anestesia (l'anestesia fa parte integrante dell'inseminazione) con anidride carbonica e stata applicata, infatti depongono anche senza inseminazione chiaramente  solo uova da fuchi.
Non è comunque escluso che a volte per raggiungere prima i risultati che ci siamo prefissi torni utile inseminare con 1 solo fuco, chiaramente un regina cosi inseminata non immagazzinerà una quantità di sperma a sufficienza per mantenere attiva una famiglia per alcuni anni, ma sarà sufficiente per dare origine ad altre regine
Questa metodica comunque trova suffragio sopratutto quando il fuco prescelto ha un carattere certo e si pensa che i suoi fratelli non abbiano quel carattere, come esempio possiamo riportare il caso del carattere biondo che magari una regina ha pochi o quasi nulli figli maschi con questo carattere, ecco che diventa interessante prendere quel singolo maschio piuttosto che i suoi fratelli che non presentano quel carattere specifico.
La quantità di regine da inseminare determinerà anche la convenienza per un metodo di conservazione di queste ultime piuttosto che un altro.
Chi come me ha poche regine da inseminare il più delle volte trova conveniente inserire le regine sui nuclei e prelevarle direttamente su questi ultimi al momento dell'inseminazione per poi rimetterle al suo posto con api che le considerano  come sue, piuttosto che dover rischiare una accettazione della regina già inseminata che  è  costata un mucchio di attenzioni.
Il mio metodo consiste vedi foto n. 5, nel mettere una lama di metallo sulla porticina che serve da escludi regina, questo evita che esca a farsi fecondare, ma se anche succedesse non rientrerebbe più, quindi non avremmo il dubbio che la regina abbia fatto tutto “fai da te”
In alternativa uso non più di 5 gabbiette per 5 regine in un alveare orfano che dopo l'inseminazione divido in 5 nuclei ognuno con la sua regina, foto 6, come si vede hanno lo spazio anche per deporre un centinaio di uova.
Nucleo di fecondazione

Gabbietta per alimenti
Chi invece insemina decine o centinaia di regine le tiene in gabbiette 6 giorni prima dell'inseminazione e alcuni giorni anche dopo, per poi distribuirle nei nuclei dove incominceranno a deporre.  http://www.youtube.com/watch?v=3x6g9NNfOk0&NR=1





Fuchi
Per avere i fuchi invece raramente si forza la nascita come per le regine, al massimo ci si limita a disporre che la famiglia sia forte e che la regina trovi un favo con celle da fuchi, questi quando nascono vengono ingabbiati in modo da esser certi che siano proprio quelli che vogliamo, per poi essere utilizzati dal  dodicesimo giorno di vita fino al ventesimo, i fuchi troppo giovani non danno sperma mentre i troppo vecchi ne danno poco.
In alternativa alla gabbia per fuchi io preferisco segnarli con un pennarello come si vede nel filmato, per poi usarli quando sono maturi, essendo segnati non corro il rischio di utilizzare fuchi troppo giovani ne provenienti da altri alveari.
http://www.youtube.com/watch?v=W1_LhfK-VN4&feature=related  




Allevamento regine.
Apicoltura due ponti di Francesco Massara.

Ogni giorno scegliamo le regine migliori per l’innesto, questa prima selezione si basa sulle prestazioni e sul pedigree. 
Il nostro metodo consiste nell’utilizzare colonie orfane forti che possano iniziare e portare ad opercolatura 13/26 celle per volta. Al 5°giorno le celle vengono trasferite in incubatrice dove nasceranno in gabbiette. Mentre alle colonie verranno dati altri innesti. Le colonie sono rinforzate con  un telaino di covata ogni 5/7 gg. A differenza delle regine fecondate in natura queste regine non potranno mai volare. Quando le nostre regine saranno tutte nate nelle gabbiette di legno, dove sul fondo è stato messo un cupolino con una goccia di miele perché si possano cibare, verranno introdotte nelle banche per regine. Queste banche devono essere molto forti e possono essere le stesse che allevano le celle.  
Regina

Le gabbiette montate su un telaino appositamente modificato, rimarranno nella banca per 7 gg. , il tempo necessario perché siano sessualmente mature per l’inseminazione, e ne introduciamo 18/27.

mini alveare di fecondazione.
mini alveare di fecondazione

Fuchi

Tornando al discorso dei fuchi è da sottolineare che il loro allevamento è forse più  importante di quello delle regine, anche se gli apicoltori sottovalutano questo aspetto. L’intero processo produttivo ruota attorno alla disponibilità di fuchi.  Spesso potremmo anticipare l’allevamento delle regine ma le colonie non sono ancora pronte a produrre fuchi, questo inconveniente si manifesta soprattutto in primavera, siccome dobbiamo essere sicuri che i fuchi appartengono alla regina desiderata, vengono costretti nella colonia sovrapponendo un escludi regina e chiudendo l’entrata con un altro escludi regina. Prima di incominciare il lavoro di inseminazione, occorre andare in apiario e raccogliere i fuchi scegliendo i fuchi sessualmente maturi che si distinguono perché sono più svelti, più robusti e sono pronti a spiccare il volo e si introducono in una gabbietta a contatto con le api ma separati da una rete, cosi che stiano più tranquilli e possano essere nutriti, in attesa dell’inseminazione possono essere tenuti in incubatrice a 28°C.

celle fuco
fuco maturo
celle da fuco
fuco maturo




------->segue terza e ultima parte