Impollinazione e apicoltura: un binomio per l'agricoltura




Perchè parlare per l’ennesima volta di impollinazione? Ovviamente il motivo è il più semplice di questo mondo: non possiamo pensare ad una agricoltura professionale ignorando uno degli strumenti naturali che ad essa possono portare un fondamentale contributo qualitativo e quantitativo.
Un primo elemento da analizzare per comprendere l’importanza di quanto ho appena affermato è la conoscenza di base della procreazione nel mondo vegetale.

La procreazione è il mezzo mediante il quale una specie si perpetua nel tempo al di là della vita del singolo e nel caso specifico dei vegetali tale procreazione è affidata al germe, cellula sessuale (gamete) immortale; è proprio grazie a questa immortalità che possiamo tramandare nel tempo quelle caratteristiche somatiche ma soprattutto genetiche che ci interessano.
Come sappiamo, il mondo vegetale è caratterizzato da quel grosso raggruppamento delle Spermatofite ovvero i Vegetali Vascolari il cui ciclo ontogenetico è Aplodiplote. Niente paura! Non si tratta di una parolaccia ma è semplicemente la parola che indica come avviene l’unione dei gameti.
Nel caso specifico si tratta della Gamia ovvero l’unione di due gameti con formazione dello Zigote; da qui inizia lo sporofito cioè la parte vegetativa della pianta che svolge solamente le funzioni proprie: suzione degli elementi tramite l’apparato radicale, fotosintesi clorofilliana nelle foglie, ecc...
Il ciclo vitale continua con il gametofito cioè l’elemento riproduttivo vero e proprio infatti è grazie ad esso che i gameti prendono corpo, in seguito al fenomeno della meiosi cioè la divisione cellulare.

Le Spermatofite si dividono in Gimnosperme ( ad ovulo nudo ) ed Angiosperme (ovulo protetto dall’ Ovario ) o Piante Superiori .
Sono proprio queste ultime che a noi interessano maggiormente perchè ne fanno parte tutte le specie coltivate. Vediamone i caratteri salienti:
- netta prevalenza dello sporofito sul gametofito;
- organi riproduttivi raggruppati in Fiori
- Pistilli: parte femminile divisa in Ovario ( contiene gli Ovuli ), Stilo che collega l’ovario alla parte terminale del pistillo ovvero lo Stigma ,superficie più o meno appiccicatuticcia e frastagliata;
- Stami : formati da filamento e Antera che contiene iGranuli pollinici ;
- dopo la gamia il singolo ovulo si evolve in Seme e l’ovario si trasforma in Frutto.
Forti di queste fondamentali basi di Botanica Generale, possiamo facilmente renderci conto di quanto sia importante il prossimo fenomeno che andiamo ad analizzare.

IMPOLLINAZIONE
Consiste nell’ incontro del polline con lo stigma appartenente alla stessa specie di pianta;dall’atto fecondativo conseguente nasce il Seme (organo riproduttivo della pianta ).
Possiamo avere il caso poco frequente ( ma ideale ) dell’Autoimpollinazione o Impollinazione diretta = autogamia ( grano,orzo,avena,fagiolo,pisello ) oppure l ’ Impollinazione incrociata che è la piu ricorrente: il polline di una pianta è trasportato sullo stigma di un fiore di una pianta della stessa specie ( col risultato di un maggior rimescolamento genetico e percio nuove linee.
Perchè parlo di trasporto del polline?
Il motivo è che nell’impollinazione incrociata esistono dei veri e propri vettori o Agenti dell’impollinazione:
-Vento = Impollinazione anemofila (graminacee, palme, quercia, faggio, che presentano molto polline, liscio, piccolo e polverulento);
-Acqua = Impollinazione idrofila ;
-Uccelli = Impollinazione ornitofila;
-Pipistrelli = Impollinazione chiroterofila del baobab
-Insetti = Imollinazione entomofila ( insetti bottinatori come l’ape, il bombo, etc...)

L’insetto visita un fiore, il polline rimane imprigionato sulla folta peluria del suo corpo e nel passaggio da un fiore all’altro cade sugli stigmi di un altro fiore con cui l’insetto viene a contatto.
Insetti impollinatori delle Angiosperme:
Ditteri, Lepidotteri crepuscolari Sfingidi, Imenotteri (sono gli insetti impollinatori piu importanti perchè presentano il miglior adattamento alla vita fiorale).
Le Api operaie sono un esempio sorprendente di imenotteri specializzati nella raccolta di polline e nettare.

Nettare: liquido incolore più o meno viscoso, ricco di zuccheri ( saccarosio e fruttosio) escreto da formazioni epiderniche ghiandolari ( nettari ); è fondamentale conoscere il periodo di massima secrezione che corrisponde al massimo accrescimento dell’ovario ovvero quando il fiore è pronto ad essere impollinato.

Polline: ricco di proteine (16 - 30% del peso di sostanza secca ), zuccheri, lipidi, sali minerali ed è un alimento importante per gli insetti bottinatori.
Non sono nè il nettare nè il polline ad orientare il volo degli insetti: l’attrazione è dovuta alla pigmentazione e forma del perianzio (stimolanti ottici) ovvero l’insieme dei petali e sepali nonchè agli odori dei fiori ( stimolanti chimici).

L’ape operaia memorizza le sensazioni ottiche e chimiche di una visita e bottina i fiori della stessa specie vegetale per diversi giorni di seguito, senza mai visitare altre specie: comportamento istintivo quale risultato di un addestramento naturale nel corso del quale l’insetto associa la nutrizione ( nettare e polline ) con i caratteri del fiore ( colore, forma, profumo, etc..).

L’ ape agisce sopra i 10 gradi centigradi mentre i bombi anche nelle giornate fredde, perciò è fondamentale per l’ agricoltore allevare bombi soprattutto per la loro ottima attività in serra (vedi peperone ad es. ) .
E’ questo il valore agronomico dell’ impollinazione : gli insetti pronubi permettono la realizzazione della fecondazione delle piante entomofile, cioè la maggior parte di quelle agrarie ( frutticole, orticole, da foraggio ) sia spontanee che coltivate .

Il valore monetario dell’ impollinazione da parte dell’apicoltura è stimato in Italia in oltre tremila miliardi ; vi sono apicoltori che ,dietro pagamento, effettuano il Servizio di Impollinazione per i frutticoltori .
Forse ho omesso alcune cose ed in altre sono stato troppo prolisso, comunque spero di aver dato il mio modesto contributo tecnico ma soprattutto di aver saputo trasmettere il mio profondo senso di rispetto per il nostro settore, per le api, per tutti gli apicoltori seri , impegnati ed onesti .


Roberto Di Andrea (consigliere A.R.A.L.)