 -Come promesso, volendo fare un pezzo di aggiornamento circa Apedin vapor, 
per salvaguardare futuri acquirenti, 
 segnalo che, per quanto ne so io 
in data 20 dicembre 2002. ore 20, 
il prodotto Apedin Vapor, oltre che con le precedenti, anche con le maggiorate ultime dosi 1:1 (20 cc di Apedin e 20 cc di acqua demineralizzata) non
essendoci ancora serie documentazioni,  
non si può  attribuirgli effetti positivi  sufficienti.
-Come promesso, volendo fare un pezzo di aggiornamento circa Apedin vapor, 
per salvaguardare futuri acquirenti, 
 segnalo che, per quanto ne so io 
in data 20 dicembre 2002. ore 20, 
il prodotto Apedin Vapor, oltre che con le precedenti, anche con le maggiorate ultime dosi 1:1 (20 cc di Apedin e 20 cc di acqua demineralizzata) non
essendoci ancora serie documentazioni,  
non si può  attribuirgli effetti positivi  sufficienti. 
Commenti personali a quanto sentito direttamente in conferenza stampa giornata di studio a Robassomero ( Torino ) presenti il dott. biologo Muneratti e dott. Minorello, il geom Rolle ed il giovane universitario dott. Davide Venanzio che seguirà il protocollo, ed una sessantina di apicoltori....
--- Precisazione, forse, spero inutile.. Non sono azionista interessato di nessuna casa farmaceutica...
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Apedin vapor corrobora coadiuvando nel trattamento della varroasi.
Si parla di corroborare coadiuvare. Verbi esatti e precisi anche per evitare sanzioni amministrative. Si tratta di un'efficacia che dai già attuali dati ( Vedi l'ottima rivista Lapis,..) di 45 al 70 per cento.. La stessa parla del costo eccessivo in base ai risultati....
Ma annoto che si tratta di raccogliere erbe specifiche. Estrazioni di materiale mai presenti massivamente. Provare per credere!!!.
-Apedin Vapor serve per tenere bassa la presenza di varroe in giugno luglio. Evitare di averne a luglio 7.000 o quindici mila..
Risparmia, cioè, alle api il tormento di circa diciotto punture- suzioni emo-linfatiche al giorno da parte di ogni varroa presente è già un risultato biologicamente sanitariamente consolante.. 
-La varroa a struttura rudimentale ( non possiamo fare niente per esempio circa un suo facile accecamento chimico perché lei è già senza occhi di sua natura..) La varroa finora se l'è sempre cavata contro ogni nostro tentativo apistanico, peryzinico. Anche ora si sta di certo preparando con successo contro altre molecole specie di sintesi che tentino di ottenebrarla geneticamente..
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In Apedin Vapor- pur trattandosi per fortuna di molecole naturali- la varroa si trova di fronte a lattosio e a quattro idroalcolici soluzioni naturali.. Deve quindi coordinare le difese ben contro vari elementi in contemporanea 
INGREDIENTI:
Acqua, Alcool, Lattosio, Estratti idroalcolici vegetali ( Echinacea, Spiraea, Thuja, Acetosella). 
-Per gli inseguitori fanatici dell'efficacia globale totale immediata travolgente ricordo che ( per fortuna) non basta fare questo trattamento e tralasciare quello del timolo a tavolette a fine luglio o meglio ancora dell' acido formico. Basta alzarsi al mattino presto alle cinque per salvaguardare temperature giuste richieste. 
Apedin vapor offre solo un trattamento dolce soft. E' logico non ci sia come sentenzia il proverbio: il ventre pieno a botticella del marito ed il recipiente stesso ancora ricolmo 
APEDIN VAPOR in specifico: 
NON PRESENTA TOSSICITÁ / 
NON DESTABILIZZA LO SCIAME / 
NON INFLUISCE SULLA FECONDITÁ DELLA REGINA / 
NON LASCIA RESIDUI NÈ ALTERA LE QUALITÁ DEL MIELE 
( Ci sono documenti di laboratorio che abbiamo potuto vedere direttamente in diapositiva, eseguiti dal dott. Muneratti e dal Consorzio stesso di Padova per documentare la cosa, con la stessa procedura metodologia e con risultati identici. Sono dati importanti per una giusta richiesta credibilità). 
APEDIN VAPOR SI PUÒ USARE IN PRESENZA DI MELARIO E DI COVATA  Segnalo quindi con piacere che non è necessario, se già presente, togliere il mielario per scuotere le api nel nido. E' sufficiente irrorare nebulizzare ( non sgocciolare) le api lasciandole nel mielario
Segnalo quindi con piacere che non è necessario, se già presente, togliere il mielario per scuotere le api nel nido. E' sufficiente irrorare nebulizzare ( non sgocciolare) le api lasciandole nel mielario 
Sgocciolamento o nebulizzare soltanto?. 
Ci sono state prove per sgocciolamento. 
I pochi che hanno provato si sono dichiarati insoddisfatti.. 
Un altro invece tutto il contrario...Una rondine non fa primavera. Situazioni climatiche diverse. Conteggi fatti all'ingrosso? Ad ogni modo gli sponsor raccomandano di restare sul nebulizzato. Tra l'altro molto più veloce. Con una goccia si può centrare un'ape. 
Nebulizzando, da nebula= nuvola appunto, ..se ne raggiungono già in un colpo solo una decina sia pure in maniera leggera. 
-Per le modalità pratiche del nebulizzare vedere i consigli espressi più avanti. Irrorare anche le api del predellino.. Attendere tre minuti e ripassare; tornare indietro dopo l'ultima arnia trattata. 
 -Bisogna avere un occhio di riguardo per la regina.
-Bisogna avere un occhio di riguardo per la regina. 
Prima di rischiare di irrorare anche lei, si sia gentili di notarla e spostarla su altro materassino verticale-favo da nido per le sue deposizioni
-Anche se per persone esperte ed hanno tempo a disposizione accenno a ciò che realizzo circa il poter " bagnare " solo quanto basta ed il più possibile le api..
Ho un attrezzo, una "strada sopraelevata in alluminio leggero", dotata di alto parapetto per tutta la lunghezza dei due bordi, che metto tesa in parallelo all'ingresso arnia tramite due chiodi sporgenti ( Vedi foto..)
 Prendo i singoli favi ricoperti di api. Mi sporgo come chi si vuol buttare dalla ringhiera.. sopra questa strada sopraelevata e nebulizzo solo ad acqua le inquiline. L'acqua e zucchero va proibita. Diventa colla che farà stendere le ali contro la lamiera ..
Prendo i singoli favi ricoperti di api. Mi sporgo come chi si vuol buttare dalla ringhiera.. sopra questa strada sopraelevata e nebulizzo solo ad acqua le inquiline. L'acqua e zucchero va proibita. Diventa colla che farà stendere le ali contro la lamiera ..  DINAMIZZARE 10 VOLTE.
DINAMIZZARE 10 VOLTE.  Io parto con la data del 15 maggio ( 25 cc di apedin-50 cc di acqua demineralizzata e solite proporzioni.. o più concretamente 70 cc di Apedin e 140 cc di acqua demineralizzate per nebulizzare quattro arnie..) 
RIPETERE L'OPERAZIONE DOPO TRE SETTIMANE. 
Nei primi 21 giorni circa abbiamo accudito la nascita di un ciclo di api, (fuchi esclusi?!)... 
Ora si metterà sotto osservazione una seconda sfornata di nascite .. 
Il cinque di giugno ( tre settimane dopo il quindici maggio) ripeto il nebulizzare dei 50 cc di prodotto aspirato dal totale 210 cc (70 cc Apedin- 140 acqua demineralizzata) . 
50 cc da somministrare su ognuna delle quattro arnie, come sopra, 25 cc nel primo passaggio e gli altri 25 , dopo tre minuti, col secondo intervento.. 
Per me praticamente con calcoli adeguati allo spruzzatore scelto: 50 spruzzate ( non sono cc!!!) nel primo passaggio e 50 spruzzate nebulizzate nel secondo giro: 50 spruzzate +50 spruzzate = soltanto 50 cc !) 
L'EFFICACIA DEL PRODOTTO RISULTA ESSERE MASSIMA SETTE GIORNI 
DOPO LA SECONDA SOMMINISTRAZIONE 
Solo cioè verso i l 12 giugno ci sarà la massima caduta.. 
E SI PROTRAE PER TRE SETTIMANE. 
Fino al 26 giugno circa.. 
dal cinque giugno- 12 giugno= si ha la prima settimana; 
dal 12 al 19 giugno= seconda settimana; 
19 giugno al 26 giugno= terza settimana 
AVVERTENZE 
CONSERVARE AL RIPARO DA FONTI DI LUCE E DI CALORE 
Per meglio agire. Riassumendo. 
Scoperchiare quattro arnie , iniziando poi a trattare dalla prima verso l'ultima. Nebulizzando 25 cc di prodotto sulle api salite sul margine superiore dei favi e su quelle stazionanti davanti l'ingresso. 
Una volta trattata la quarta arnia ritornare a nebulizzare 25 ml di prodotto la prima e via di seguito fino all'ultima con un secondo passaggio.In totale verranno nebulizzati 50 cc ( l'equivalente verbale di 50 ml-millilitri) di prodotto per ogni arnia. 
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Buona fortuna. Zio Adolfo
