Da la Nazione -- Data pubblicazione:24-05-2003

 
Venti anni di Apitoscana

20 anni di apicoltura - 20 anni al servizio della natura. E' questo il titolo della manifestazione che si terrà oggi alla Nave a Rovezzano, dove la Cooperativa Api Toscana festeggerà due decenni (1983 - 2003) di vita accanto al magico, prezioso mondo delle api. Certo, la giornata avrà un programma dei più vari : dalla mostra fotografica ed esposizione delle attrezzature dell'apicoltore antiche e moderne agli assaggi dei più svariati tipi di miele, dai dibattiti con interventi delle autorità allo stand gastronomico e pranzo sociale ; poi una mongolfiera spiccherà il volo dalle rive dell'Arno, finché il concerto di Riccardo Marasco concluderà la serata. Ma lo spirito della festa trova il suo significato nella soddisfazione dei soci per un lavoro portato avanti per venti anni, con costanza e passione, all'insegna dell'ecologia, con tanto amore per uno dei miracoli della natura: gli alveari.

"L'Apitoscana - dice il suo presidente Andrea Terreni - è nata il 24 maggio 1983. Cominciammo come cooperativa fra alcuni apicoltori che avevano necessità di acquistare attrezzature. Poi diventò un centro di molti servizi, un punto di scambio di esperienze e necessario per la formazione di chi si vuol dedicare a questa attività. La prima sede fu aperta in via delle Conce, nei pressi di piazza Santa Croce, ma la nascita della zona blu ci costrinse ad uscire dal centro storico e, dopo un breve periodo presso le case minime di via Rocca Tedalda, eccoci qua in via della Resurrezione a un lancio di sasso dall'acqua dell'Arno ". Ora accanto alla cooperativa, organo per la commercializzazione del miele e degli attrezzi per l'attività apistica, collabora l'Arpat (associazione di apicoltori toscani, con quasi 600 iscritti solo nella provincia di Firenze ) . "Il nostro è un ruolo di controllo e di sussidio - conferma il vice presidente Giuseppe Baldazzi - anche per evitare l'uso di antiparassitari dannosi, al fini di produrre decine di tipi di miele più naturali possibile. Recentemente, con l'aiuto della regione Toscana, siamo stati a presentare il miele fiorentino anche a Bruxelles». Leopoldo Gori