Associazione Regionale Apicoltori Lazio Notiziario Dell’apicoltore lunedì 26 novembre 2001


L’apicoltura nel Lazio

Gli interventi dell’Associazione presso la Regione Lazio mirano a qualificare la nostra apicoltura.

L'apicoltura nel Lazio sta cambiando, rendendo gli addetti al lavoro più professionali.

Noi vogliamo che l’apicoltura sia considerata un settore produttivo agricolo a tutti gli effetti. Tra l’altro l’apicoltura ha molte specificità e richiede maggior professionalità rispetto a tutti gli altri settori agricoli.

L’apiario è un laboratorio di base di un’attività produttiva con tecniche particolari la cui conduzione è un cumulo di esperienze che arricchiscono la professionalità dell’apicoltore. Quando un veterinario visita un apiario non lo vede da dentro come in una stalla, ma bensì’ da fuori. Una sua eventuale relazione sanitaria non dipende solo da un esame diretto, ma anche da un’informativa tecnica determinata dalla collaborazione con l ’apicoltore.

I benefici del miglioramento e dello sviluppo del settore apistico determinano poi una migliore produzione nel settore ortofrutticolo dell’agricoltura con enormi vantaggi economici per gli operatori.

Vogliamo percio’ gli stessi trattamenti di intervento che vengono effettuati per gli altri allevamenti del Lazio.

ASSOCIAZIONE PRODUTTORI

Il Decreto Legislativo 228 del 18/05/2001 "Orientamento e Modernizzazione del Settore Agricolo" all’art. 26 "Organizzazione dei Produttori" modifica la struttura organizzativa e politica delle associazioni dei produttori. Secondo tale Decreto le associazioni devono essere gli unici operatori economici degli associati. Le associazioni dei produttori di miele si differiscono dalle altre associazioni (vedi produttori carne, latte, frutta). Mentre per questi ultimi tipi di associazione l’interpretazione della legge appare logica, nell’attività apistica è impossibile gestire la produzione del miele per la specificità degli aspetti produttivi degli apicoltori. La realtà dell’apicoltura italiana è diversa dall’attività delle altre associazioni di produttori. Infatti, il 90 % degli apicoltori italiani sono piccoli produttori. La loro attività apistica ha un reddito complementare alla loro principale attività imprenditoriale agricola. Il miele, considerata la struttura produttiva degli apicoltori, deve continuare ad essere venduto (si fa per dire) dagli associati. L’associazione deve svolgere un’attività di coordinamento, di assistenza tecnica e legislativa della categoria; deve disciplinare la produzione per enfatizzare le caratteristiche del prodotto per sensibilizzare il consumatore e difendere il nostro miele dalla concorrenza di quello di importazione.

CORSO DI ESPERTI APISTICI

La Regione Lazio, attraverso l’ARSIAL, sta organizzando un corso di esperti apistici per apicoltori che hanno una notevole conoscenza nell’allevamento delle api. I partecipanti potranno essere utili nel futuro alle associazioni per interventi tecnici in apicoltura, in collaborazione con le Province e con la Regione Lazio.

L’A.R.A.L. ha suggerito all’ARSIAL di ammettere al corso apicoltori con non oltre i 45 anni di età, forniti di diploma di scuola media superiore e con esperienza decennale in apicoltura o quinquennale se in possesso di attestati specifici in apicoltura.

Per ulteriori informazioni rivolgersi all’associazione.

ALBO SENSORIALE

In collaborazione con l’associazione produttori "APILAZIO", sono stati messi a punto elenchi di tutte le specificità dell’apicoltura del Lazio.

Questa volta pubblichiamo l’elenco degli apicoltori del Lazio che sono iscritti all’albo degli esperti in "analisi sensoriale dei mieli" presso l’Istituto Nazionale di Apicoltura di Bologna.

PAOLA BELLICOLI di Roma

GIANCARLO BRUZZICHINI di Roma

ENZO MARINELLI di Roma

MARIO MOMELLA di Roma

SARA PIPERNO di Roma

LEONARDO RICCI di Roma

GIANCARLO ROMAGNOLI di Roma

FABRIZIO CALICIOTTI di Ferentino (FR)

DIANA SCHIETROMA di Ferentino (FR

COMPLICAZIONI PER L’HACCP

Il D.L. 336/99 escludeva, nelle procedure di autocontrollo HACCP per il miele, la produzione primaria, cioè tutte le operazioni che precedevano il confezionamento e vendita al consumo del prodotto.

Nella Circolare n° 11 dell'anno 2001 del Ministero della Sanità appare evidente invece l’interpretazione che anche per il miele la produzione primaria è tenuta ad applicare il sistema di autocontrollo HACCP.

Si ricorda che per la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo HACCP sono previste pene pesanti fino a 60 milioni.

QUOTA ASSOCIATIVA 2002

Può essere pagata in lire fino al 28 febbraio 2002. La quota di L. 60.000 (€ 31) comprende l’abbonamento alla rivista APITALIA e l’assicurazione di un apiario.

Compilare e firmare la polizza allegata e restituirla all’associazione anche direttamente alla sede di Roma Via Albidona n° 20 o di Latina c/o Piovesan via Bassianese 11.

La differenza di L. 2.500 (€ 2), per ogni altro apiario aggiunto in polizza, può essere pagata direttamente o versata anche sul C/C postale del l’associazione, specificandolo nella causale.

BOTULISMO

Nel testo "Metti il miele a tavola" distribuito distribuito dall’A.R.A.L., si faceva riferimento ai rischi di botulismo infantile legati al miele pastorizzato per i bimbi al disotto dei 12 mesi.

Ora anche il Gruppo di Lavoro "Miele" della CE ha accertato la gravità del fenomeno per la maggior parte riscontrato nei mieli di importazione.

Opportune decisioni, per informare il consumatore, sono allo studio della commissione della CE.

Il miele di nostra produzione è messo direttamente sul mercato è sempre un miele d’alta qualità.

LO SAPETE CHE ………

In Spagna per tranquillizzare le api, usano il NITRATO AMMONICO.

Basta introdurre in un affumicatoio ben acceso, pero senza fiamma, 5 g. di nitrato ammonico per trattare almeno tre arnie.

Si danno due o tre soffiate attraverso la porticina se la colonia è molto forte anche sei telaini e le api si anestetizzano per 15 minuti.

 

Tale operazione è molta vantaggiosa per lo spostamento di arnie, per il rinnovo della regina, la riunione di famiglie, la formazione di nuclei con il giusto dosaggio il prodotto non provoca danni alcuni (morte,sterilità, alterazione del ciclo)