APICOLTURA IN BELGIO

Introduzione

Parlare del Belgio significa ,ovviamente ,parlare di Bruxelles,la sede delle istituzioni dell'Unione Europea, di Anversa di Bruges e di altre città con una consistente eredità architettonica, ma anche di 10.000 entusiasti apicoltori che avranno il piacere di aiutarvi a scoprire il loro paese e la loro apicoltura.


Ubicazione geografica e popolazione

Il Belgio è situato nell'Europa centro-settentrionale.Confina a nord con l'Olanda, a est con la Germania e il Lussemburgo, a sud con la Francia e a Ovest con il Mar del Nord. Con i suoi 30.000 kmq di superficie e 10 milioni di abitanti , è uno dei paesi del mondo a maggior densità.
Il Belgio ha tre comunità linguistiche: 63% è di lingua fiamminga (parte nord: Fiandre) , il 36% parla francese (parte sud, province valloni) e 1% parla tedesco(cantoni dell'est). La capitale , Bruxelles, è bilingue; francese e fiamminga.
Il clima belga è temperato con circa 180 giorni di pioggia.

Vegetazione. Agricoltura e flora apistica

La costa e il nord-ovest formano le terre basse, mentre il sud-est è in parte collinare.Questi diversi tipi di suoli corrispondono a diversi tipi di vegetazione e conduzione agricola. L'agricoltura è generalmente di cereali, barbabietola da zucchero, e di allevamento intensivo di bestiame.Soprattutto nel centro e nel sud del paese si trovano foreste di latifoglie e di pini , oltre un importante area di fruttiferi.

Principale flusso nettarifero

Il miele belga ha origine da circa 80 specie di piante mellifere.Le specie dominanti sono: In primavera (Aprile- Giugno) salice, trifoglio, fruttiferi, crucifere, tarassaco e biancospino. In estate (Luglio-Agosto) robinia, tiglio, castagno, erica, rovi, meliloto.I mieli monoflorali e la melata sono rari. Il miele belga rappresenta solo una piccola percentuale del mercato. Più dell' 80% del miele consumato in Belgio è importato.

Il ruolo dell'apicoltura nell'impollinazione.Influenza dei pesticidi

Come in ogni altro paese,l'apicoltura in Belgio è un elemento essenziale per la conservazione della bio-diversità. La conservazione di un numero considerevole di specie di piante spontanee è garantito solo dalla presenza di un numero sufficiente di colonie di api disseminate nel territorio.
Dato che colonie di api selvatiche sono inesistenti( a causa della variabilità del clima ,agli insufficienti luoghi di nidificazione e all'inverno relativamente lungo) la sopravvivenza dei prati e delle foreste dipende soprattuto dalla presenza degli apicoltori. Una densità sufficiente di alveari è stata resa possibile dall'alta densità della popolazione belga, per cui viene preservato il naturale equilibrio della bio-diversità.
Non si può negare che siano insorti dei problemi, in primo luogo l'uso estensivo dei pesticidi dopo la seconda guerra mondiale che ha portato alla scomparsa di molte piante nettarifere spontanee. Ci sono frequenti casi di mortalità di api a causa dell'irresponsabile uso di insetticidi sulle piante in fioritura. Negli ultimi anni si può constatare un miglioramento nell'utilizzo di pesticidi ed insetticidi. L'applicazione della nuova legislazione della fine degli anni ottanta, che proibisce l'uso dei pesticidi per il trattamento dei bordi stradali, molte piante infestanti nettarifere sono aumentate.
La legislazione entrata recentemente in vigore esclude completamente l'uso di prodotti tossici per le api sulle fioriture che attraggono le api, mentre la vendita e l'utilizzo dei pesticidi è sottoposta sotto il controllo del ''Comitato di eco-tossicologi''.
Dal punto di vista economico, l'apicoltura in Belgio è un fattore essenziale di impollinazione per gli alberi e gli arbusti fruttiferi che occupano una vasta area del nord-est del paese. Molte colture dipendono dall' impollinazione delle api, come il trifoglio bianco e rosso. Attualmente la colza è coltivata su piccola scala.
L'impollinazione delle colture in serra è di grande importanza. Mentre nel passato le coltivazioni in serra erano limitate alla stagione estiva, ora le coltivazioni proseguono tutto l'anno, tipo le fragole ,i lamponi, i mirtilli. Per l'impollinazione dei pomodori in serra si fa largo uso dei bombi.Per proteggere gli insetti impollinatori sono state sviluppate misure di controllo biologico per il controllo degli insetti e degli acari sulle colture in serra

Chi pratica l'apicoltura in Belgio?

La maggior parte degli apicoltori belgi sono appassionati che praticano l'apicoltura in aggiunta al loro lavoro principale. La maggior parte sono pensionati, ma per loro è un'attività secondaria. Un piccolo numero di apicoltori , per l'attività di commercio di materiali e prodotti dell'apicoltura, sono da considerare semi-professionisti. Il numero medio di colonie per apicoltore è dieci, con una produzione media di miele di 11 kg per colonia, con variabilità da 4-5 kg fino a 50 kg per alveare. I dati forniti dalle associazioni indicano che l'apicoltura è praticata principalmente dagli uomini. Le donne rappresentano meno del 10% degli apicoltori belgi. Comunque il loro numero è in aumento. L'età media degli apicoltori belgi è compresa tra i 50 e i 55 anni, iniziano l'attività tra i 30 - 40 anni, che è considerevolmente più alta rispetto a 40 anni fa.

Razze d'api e metodi di allevamento

La razza autoctona d'ape mellifera si trova raramente come ceppo puro. L'importazione di regine italiane, che hanno raggiunto il picco negli cinquanta, oggi è quasi scomparsa e ha fatto strada -soprattutto nel nord- alla carnica.Da dieci anni circa , l'ape Buckfast ha suscitato un grande interesse.Oggigiorno si importano ,all'inizio della primavera, regine americane a basso prezzo. Gli ibridi sono importati rararamente.
All'inizio degli anni '70, il Centro di Ricerca Agricola di Merelbeke iniziò dei corsi per l'inseminazione strumentale delle regine. Cinque anni dopo ebbero luogo i primi tentativi di applicazione pratica con risultati variabili. Oggi molti apicoltori semi-professionisti attuano l'inseminazione strumentale e vendono un gran numero di regine inseminate. Tutte queste inseminazioni fanno parte di un programma razionale e scientifico di selezione. In alcuni centri vengono sistematicamente mantenute linee di api , ogni generazione viene testata secondo criteri di selezione. Gruppi di lavoro belgi e olandesi lavorano insieme e mettono in pratica con successo i risultati della selezione. Una piccola minoranza di apicoltori pratica il nomadismo verso frutteti, colza e tiglio. La maggioranza degli apiari belgi sono coperti.

Materiali e conduzioni degli alveari

L'apicoltura belga è molto influenzata da quella dei paesi confinanti, presenta dunque un'ampia varietà di materiali e tecniche. Le arnie più utilizzate sono quelle di tipo verticale. Arnie con apertura posteriore sono rare e utilizzate localmente. I principali tipi di arnie sono le Dadant( soprattutto al sud) ,Simplex,WBC e Voirnot, ma si trovano anche molti altri tipi con distribuzione irregolare. Per il resto si utilizzano materiali classici. In molti casi gli apicoltori possiedono uno smelatore proprio, per 3 o 4 favi. Gli smelatori radiali sono rari.
Gli apicoltori hobbisti adottano una grande varietà di metodi, basandosi in parte su metodi descritti in guide e in parte sulle proprie osservazioni. Negli ultimi anni si è assistito ad una standardizzazione delle tecniche, basate sul rispetto dello sviluppo normale della colonia. Dobbiamo menzionare, nella parte fiamminga del paese , il Centro di Ricerca Agricola di Merelbeke (6 km a sud di Ghent), Dipartimento per la protezione delle colture, che ha una sezione di apicoltura. Le sue attività consistono nello studio delle malattie delle api , nelle analisi dei residui di pesticidi, nell'impollinazione delle colture protette e nella tecnologia dell'inseminazione strumentale delle regine. Nella parte francofona, il Centro per la ricerca e l'informazione in apicoltura, realizza analisi dei mieli, organizza corsi di addestramento, pubblica il periodico -Abeilles et Cie- e fa ricerca sul miele e l'impollinazione.

Le associazioni degli apicoltori

Quasi tutti gli apicoltori belgi fanno parte di una associazione.Le associazioni locali organizzano conferenze, viaggi e corsi di apicoltura facendo così da promotori locali dell'apicoltura. Esse sono riunite in federazioni e pubblicano riviste: La Belgique Apicole, La Revue de l'Union Royale des Ruchers Wallons, in francese; Maandblad van de Vlamse Imkerbond e De Vlaamse Imker in olandese. A livello nazionale ci sono al momento due federazioni legalmente riconosciute. E' possibile che in futuro ci saranno dei cambiamenti.
O.Van Laere e Bruneau

e-mail: Prof. O.Van Laere: vanlaere@club.innet.be