Assegnate le tre gocce d'oro ai migliori mieli italiani
COMUNICATO STAMPA
I migliori mieli italiani del 2009 sono il miele di acacia prodotto da Marco Martelli di Villa di Tirano (So) nel Parco regionale di Spina Verde sul Lago di Como; il miele di agrumi prodotto da Massimo Praconi di San Mauro Pascoli (Fc) negli agrumeti del Metaponto; il miele di cardo prodotto da Sebastiano Carollo di Carini (Pa) sul litorale siciliano; il miele di castagno prodotto da Anna Alessio di Acri (Cs) nel Parco nazionale della Sila; il miele di eucalipto prodotto da Maura Mascia di San Gavino Monreale (Vs) sulle colline di Danorì (Ca); il miele di melata di bosco prodotto da Paco Castaldi de “La Goccia di Sole” di Sant’Anastasia (Na) a Somma Vesuviana (Na); il miele millefiori prodotto da Luigi Carletti di Cremona sulle colline di Lugagnano Val d’Arda (Pc); il miele di tarassaco e quello di rododendro prodotti entrambi da Andrea Paternoster di “Mieli Thun”, apicoltore di Vigo di Ton (Tn), raccolti il primo sull’Altipiano di Asiago e il secondo in una malga alpina in Trentino.

Oltre all’assegnazione delle nove “Tre gocce d’oro”, sono stati premiati anche 112 mieli con le “Due gocce d’oro” e 153 mieli con “Una goccia d’oro”.

L’assegnazione delle “Gocce d’oro” ai migliori mieli italiani è stato l’ultimo atto del “Concorso Grandi mieli d’Italia – Premio Giulio Piana”, giunto alla 29° edizione, ed organizzato dall’Osservatorio nazionale del miele.

All'edizione 2009 del concorso hanno partecipato 509 diversi mieli. Tutte le regioni italiane sono state rappresentate, anche se la parte del leone l'hanno fatta l'Emilia-Romagna (70 mieli in concorso), il Piemonte (62), la Lombardia (61), il Lazio (38), la Toscana (28) e le Marche (27). I campioni in concorso riguardano ben 37 mieli monoflora e oltre cento diversi millefiori. Tra i monoflora i più numerosi sono l'acacia (134), il castagno (44), l’eucalipto e il tiglio (25). I più rari: grano saraceno, betonica, edera, marasca e coriandolo.

Ogni miele è stato analizzato in laboratorio con tecniche molto innovative che hanno consentito di valutare, per la prima volta, ben 12 parametri merceologici. Ogni campione è poi stato “assaggiato” e valutato dalle Giurie per le tre componenti principali: olfattiva, gustativa, tattile.

Tutti i mieli premiati sono stati raccolti, la Guida infatti, realizzata dall’Osservatorio nazionale miele in collaborazione con Slow Food, oltre ad indicare i 273 mieli e i produttori premiati, descrive le caratteristiche organolettiche dei principali mieli italiani ed è uno strumento snello e allo stesso tempo prezioso per i buongustai, turisti attenti e cultori del naturale. Tra le novità, “Produttori & Territori” l’appendice della Guida che elenca, provincia per provincia, dove trovare gli “Apicoltori virtuosi” che hanno fatto della produzione del miele un’arte.

Ulteriori informazioni: www.osservatoriomiele.org