Giappone: tutti pazzi per le api


In principio furono cani e gatti. Poi vennero tartarughe, pesci di ogni colore, furetti, conigli e persino serpenti e iguane. Ora la nuova frontiera dell'animale da campagnia è stata abbattuta in Giappone dove la mania del momento è quella delle api. Alcune imprese commerciali hanno messo in vendita appositi kit "apicoli" con un genere di imenotteri adatti anche all'allevamento su terrazzi e in piccoli giardini urbani.

A dire il vero in Giappone la passione per le api è sempre stata grande, tanto è vero che negli anni a questo animale sono state dedicate anche serie tv di cartoni animati diventate popolarissime anche da noi ("L'ape Magà" e soprattutto "L'ape Maia").

Ultimamente però l'interesse per le "mitsubachi" (così si chiamano in giappone) si è moltiplicato anche per le proprietà cosmetiche attribuite al miele: particolarmente ricercato è quello prodotto da imenotteri che si siano nutriti del polline dei fiori di manuka, una pianta neozelandese ritenuta molto efficace nella cura delle malattie cutanee. Ma anche il miele dei ciliegi che costellano le città nipponiche è ora considerato assai più pregiato del comune millefiori importato in massa dalla Cina.

Per chi riuscisse a superare la paura e volesse diventare un piccole apicultore, l'unico ostacolo rimane il prezzo, non certo alla portata di tutte le tasca: un "kit apicolo" con minialveare e relativo libro di istruzioni infatti a Tokyo costa circa 100.000 yen (700 euro).

da http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo311248.shtml