Inserimento di nuove regine


Inserimento di nuove regine in arnie volutamente orfanizzate; in alveari diventati fucaioli (con nascite esclusivamente a fuchi..); riunione tra due casette senza aggressioni reciproche.. "Lavare " una regina; appoggiare la sua gabbietta chiusa già subito all'ingresso arnia oppure su una rete zanzariera che copra ermeticamente la camera della covata......

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Le api "ragionano"- si parlano- si accettano a vicenda con l'olfatto, con il naso, con sostanze ferormonali. Bisogna sempre concedere loro il tempo di poter realizzare tutto questo pacificamente. La tragica storia dell'orfano di mamma colomba e quella fortunata dell'agnellino rivestito con la pelle del cospecifico scuoiato. L'odore della pelle-cuticola delle api che si impregna nei favi. Riunione di due famiglie scambiando semplicemente i favi dell'una con quelli dell'altra. - Il classico metodo del giornale leggermente sforacchiato con spillo. -Come regalare un "secchiello " di api ad nucleo debole. Una famiglia senza regina ed api operaie fucaiole ( generatrici di soli fuchi..). La covata ancora aperta le può iniziare a guarire naturalmente? -Inserimento previo " lavaggio" della regina per pochi secondi..- Appoggio momentaneo della sua gabbietta all'ingresso dell'arnia. -Sistemazione per alcuni giorni della gabbietta con regina sopra una rete zanzariera con sotto la camera covata

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Desidero subito ricordare ( nonostante la facile moda introdotta) di riflettere molto prima di inserire regine provenienti da molto lontano dal nostro eco (greco: ambiente) tipo. In pochi mesi, in pochi anni, noi oggi siamo capaci di distruggere ciò che api del posto in migliaia di anni si sono corredate génicamente. Anche la nostra Apis mellifera ligustica Spinola in Piemonte, secondo esperti del settore, sta andando alla rovina...

 

Ci sono tanti metodi per inserire una nuova regina oltre quello più conosciuto e cioè fare

1) un piccolo nucleo, un favo di covata con api e con regina, sotto rete, su cui stile campo di concentramento a perimetro periferico murato e con copertura a voliera potrà muoversi la regina che verrà a contatto con le api presenti solo come noi con le impiegate postali dietro vetro a fessura recezione per solo documenti e denaro.. Sovente la regina in questo sistema del piccolo nucleo viene anche semplicemente appesa al favo con la sola gabbietta con l'uscita della galleria a candito rivolta verso l'alto per evitare che api accompagnatrici morte nel frattempo vadano ad intasare l'uscita.

-Il principio basilare perché abbia successo l'inserimento regina è che tra le api e la regina si possa instaurare lo stesso "odore di famiglia". Questo, del resto, è richiesto già nella natura in moltissimi casi. Quando qualcuna delle mie colombe femmine viaggiatrici finivano contro i fili dell'alta tensione nei loro viaggi di ritorno dalla Valle dell'Orco, in cui portavo le api col camion, alla Loggia di Torino ( cento chilometri) e che facevano così capire a mio fratello che il viaggio durante la notte era andato benissimo .. Se una madre colomba non tornava più, per me era praticamente inutile tentare di dare il piccolo orfano ad un'altra allevatrice. Questa lo scaraventava giù dalla sua nidiata a separè....

 

 

Altro esempio.. sardo bucolico georgico virgiliano.

Quando muore un agnellino ad una madre pecora, il pastore che non vuole lasciarla sola a soffrire per la sua eccessiva produzione di latte non consumata dal piccolo, gliene offre uno di una madre che ne abbia già due. Perché la mamma sfortunata accetti il "nuovo "piccolo c'è solo un trucco particolare ...Il pastore scuoia l'agnellino morto e fa indossare questa triste tunica al nuovo piccolo ..La madre pecora all'inizio tenta di respingerlo; poi incomincia ad annusarlo.. L'odore le torna infine accettabile. E' ancora incerta ma cede definitivamente ai colpi con la rincorsa di poppate che lui da sotto le infligge...

-Anche l'alveare ha un suo tipico odore di famiglia, basato sul quello della pelle delle api ( lat.: cuticola, diminutivo di cutis = pelle, la cute ) formata da carboni idrati. Odore della "pelle" delle api che si fissa nei favi. A ciò vanno pure aggiunti altri fattori, stimoli: fonti di cibo diverse settimanalmente, mensilmente, resine, presenza di covata estesa, sostanze della regina basate sulla sua stessa età anagrafica, (una media di 204 microgrammi in 24 ore di ferormone mandibolare con variazioni comprese tra il 12 circa e 397 microgrammi...) ecc......Già da questo dato si capisce come in caso di voluto cambio di regina sia sbagliato consigliare di uccidere la regina e lasciarla sul fondo schiacciata.. Le api non hanno bisogno di vedere.-constatare la morte della loro madre.. In un'ora ci sono già circa 204 microgrammi in meno di ferormone mandibolare

Se uno avesse tempo da "perdere", dovendo riunire due famiglie invece di ricorrere al solito giornale sforacchiato con spillo e messo come divisore tra le due famiglie impilate a grattacielo, potrebbe spazzolare tutte le api al fondo della prima arnia interessata togliendole ogni favo. Lo stesso farà con l'altra arnia. Metta poi tutti i favi dell'una nella seconda. Riunione dopo un'ora o più. Le api dell'una avranno assorbito l'odore tipico dell'altra e viceversa. Riunione, quindi, ed accettazione reciproca.

-Se qualcun volesse acquisire un "secchiello " di api per un nucleo striminzito può prendere un favo vuoto dello stesso ed inserirlo in un'arnia ricca di "personale". Le api che saliranno su quel favo portato in trasferta assorbiranno l'odore tipico del nucleetto. Seguirà riunione senza drammi etnici. (Bisognerà tenere chiuso il nucleo quanto basta(!) altrimenti tutte le api bottinatrici ( eccetto le neonate) rientreranno alla casa madre )...

-Chi si dovesse trovare davanti ad un caso di normali api cioè fucaiole e volesse inserire una nuova regina, non serve proprio -come si scrive quasi sempre-portare tutte le api di quella casetta un due-trecento metri più lontano scuotendo tutte le api su un telone sperando che le fucaiole, più pesanti, restino sul posto.. (Un giorno ho voluto provare curiosando l'intera operazione di un similare caso. Ho visto tutte le api prendere il volo e ritornare all'arnia primitiva).. Ciò che aiuta moltissimo è il fatto di introdurre, gradualmente prima, covata disopercolata, autentici asili nido con larve pacioccone profumatissime che permetteranno poi l'accettazione della madre nuova.

Tutto ciò inibirà il settore ovarico delle api operaie, ragazze madri del momento, che verranno costrette naturalmente a smettere quella mansione estemporanea di maternità

Tra i metodi di inserimento regina nuova c'è anche quello a prima vista buffo ed un po' sadico

La regina può esser "lavata" inserendo la sua gabbietta per un solo secondo in un bicchiere capiente e la cui acqua profumata "da regina" sarà poi versata sui favi....... Segue inserimento della regina stessa su un favo di covata sottostante dove ci sono api meno aggressive.. La regina bagnata non ha proprio alcuna voglia di correre e scappare.. Gradisce ogni succhiatina al phon della ligula delle api presenti.

Anche questo però risulta sempre un po' pericoloso in rapporto alla sicurezza del metodo zanzariera

-Se si è amanti del brivido si può appoggiare sul davanti- ingresso solo qualche momento la gabbietta.. Qualora le api avvolgano la stessa senza momenti isterici di aggressività.. Se iniziano a nutrire la stessa regina presente.. si può rischiare di aprire la prigione a rete ed augurarle buona fortuna...

Ma ecco la semplice prassi a cui faccio sempre ricorso.

Sopra la covata, certamente senza regina e priva di celle reali, stendo con puntine una delle mie solite reti zanzariere evidentemente ancora intonse, senza propoli. Reti totalmente inaccessibili alle api sottostanti se non attraverso i loro odori ...Lì, sopra, lascio la scatoletta con regina ed accompagnatrici. a galleria d'uscita con candito.

Il mielario vuoto serve solo come spazio protettivo. Sopra questo il solito coprinido. Dopo alcune ore "l'odore" delle api sottostanti eccitatissime dalla nuova presenza regale ha prodotto una tale ventilazione che si potrebbe già aprire manualmente la stessa gabbietta, ma per sicurezza io lascio la cosa al tempo.. Quando uscirà la regina, verrà nutrita dalle api presenti e da quelle sottostati tramite le mini fessure rettangolari della rete.

Non mi resta che liberarla gioiosamente, lasciando a lei perfino la scelta della discesa sul telaio che preferisce...

Auguri di Buona fortuna a tutti gli allievi.. della mia Scuola materna di apicoltura, ed Universitari compresi

Ciao
Adolfo Percelsi.