Comunicati stampa Ismea

Miele, mercato fermo ad aprile

Cresce la bioapicoltura in Italia

Roma, 3 maggio 2002

- E’ a rischio la produzione di miele primaverile 2002. Lo comunica l'Ismea che indica condizioni climatiche sfavorevoli in tutte le aree della Penisola.

In particolare, sottolinea l’Istituto, quest'anno sarebbe compromessa la produzione di Tarassaco in Piemonte e nelle altre zone vocate, mentre per sulla e trifoglio Ismea indica un raccolto scarso in quasi la totalità delle regioni.

Tra le altre tipologie di miele si registrano forti preoccupazioni per il prodotto di acacia a causa di un possibile anticipo della fioritura in concomitanza sia delle basse temperature, sia dello scarso sviluppo delle famiglie di api.

Positiva, invece, la situazione per il miele di agrumi in Sicilia, dove l’andamento produttivo risulta al momento - si è circa a metà del raccolto - molto buono. Al contrario in Calabria è prevista, per lo stesso prodotto, una scarsa fioritura.

Relativamente allo stato di salute delle api, Ismea segnala frequenti casi di nosema e varroa, soprattutto nel Nord Italia, mentre la situazione risulta nella norma nelle altre aree della Penisola. E' sempre alta la richiesta di famiglie allevate con tecniche biologiche a conferma di una tendenza ormai sempre più radicata verso la bioapicoltura.

Per quanto attiene al mercato, intanto, Ismea segnala un andamento piatto con buona disponibilità di miele di acacia e castagno.

Riguardo, infine, al prodotto d'importazione, è prevista una produzione molto scarsa in Ungheria e negli altri Paesi dell'Europa orientale a causa del persistente maltempo.