Apilazio in Argentina.


Viene tradotto in atti concreti l'accordo firmato tra Apilazio e l'istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana; infatti il quattro marzo 2006, la prima delegazione di Apilazio, composta dal Presidente Onoratino Pannone e dal dottor Giovanni Formato, incredula, tocca il suolo Argentino.

Chi mai poteva pensare che due opposti potessero fare un viaggio così importante e portare le esperienze apistiche laziali ai nostri corregionali in Argentina!

L'associazione dei laziali, il Centro Laziale Marplatense, con il coordinamento del prof. Gustavo Velis e il laboratorio di apicoltura dell'università Nazionale di Mar del Plata hanno messo in piedi il "primo corso di apicoltura per giovani, figli e nipoti di laziali" nel periodo di marzo che in Argentina corrisponde alla fine dell'estate, mentre in Italia è la fine dell'inverno per il fatto che le stagioni sono invertite.

Il primo contatto in terra Argentina l'abbiamo avuto con amici del prof. Velis che ci hanno accolti calorosamente all'aeroporto di Buenos Aires, per portarci alla stazione degli autobus e continuare il viaggio verso Mar del Plata. Sull'autobus la prima sorpresa: le poltrone che sembravano quasi un letto tanto erano comode, tipiche qui per i lunghi viaggi.

Sono arrivato in Argentina con la febbre, la tosse e una caviglia gonfia per aver subito un urto con la mia valigia. Alla stazione degli autobus alle due di notte di sabato pazientemente ci attendeva il Prof. Gustavo Velis, che abbiamo abbracciato cordialmente dopo tanto peregrinare (36 ore di viaggio). Con la sua auto ci ha portati al Grand Hotel Continental.

Le nostre attività in Argentina sono subito iniziate con una intervista in diretta alla radio "Emisora del Sol" F.M. 100.7 Mhz stereo" nella rubrica "La domenica italiana", dove abbiamo parlato delle attività di Apilazio, e delle attività dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana.

Esisteva anche un certo fermento perché agli inizi di aprile in Argentina verranno eletti i rappresentanti degli Italiani in America Latina che entreranno a far parte del parlamento Italiano.

Una visita molto gradita e apprezzata è stata quella al laboratorio di apicoltura dell'Università Nazionale di Mar Del Plata dove abbiamo conosciuto il Direttore dott. Dr. Martin Eguaras e dei ragazzi volenterosi e motivati, tra cui Liesel Brenda Gende, una ricercatrice sulla peste americana, che ci piacerebbe far venire in Italia per il prossimo convegno di Fiuggi. La sera all'incontro ufficiale presso l'Università Nazionale di Mar Del Plata tutti gli iscritti al corso, con i loro parenti, hanno accolto con calore la nostra delegazione ed un'altra sorpresa è stata fare la conoscenza del Presidente del Centro Laziale Marplatense, il Sig. Luciano Angeli insieme con tutti i presidenti delle associazioni presenti in Argentina che assistono gli emigrati.

Sono state fatte le cose veramente alla grande con le bandiere ufficiali e tanto di intervista alla televisione che sarebbe andata in onda il sabato successivo alle 22.00 sul canale 11 di Mar del Plata. Ci sono stati i discorsi di rito, la consegna gratuita dei materiali agli apicoltori laziali iscritti al corso ed alla fine, nella sala accanto, un rinfresco.

Durante la nostra permanenza in terra Argentina abbiamo avuto anche occasione di visitare due laboratori di smielatura, un apiario sperimentale dell'Università di Mar del Plata(utilizzato anche per il corso di apicoltura cui abbiamo preso parte), un allevamento di api regine ed un laboratorio, il Fares Taie, specializzato nell'analisi del miele e degli altri prodotti dell'alveare.

In tutto, considerando anche il viaggio, la permanenza in Argentina è stata di 15 giorni trascorsi con ritmi serrati tra le ore serali per il corso agli alunni ed incontri con gli apicoltori e con il laboratorio di ricerca in apicoltura. Ci ha colpito la sinergia e la collaborazione tra apicoltori, tecnici apistici e ricercatori.

Abbiamo attivato due convenzioni che coinvolgono il laboratorio di apicoltura dell'Università Nazionale di Mar Del Plata, Apilazio e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana. La cosa più ardua è stato tradurre dall'Italiano allo Spagnolo le nostre idee, che permetteranno di attivare collaborazioni future in campo Apistico, a beneficio degli apicoltori sia Italiani che Argentini-Laziali. Ora bisogna lavorare affinché tutti gli apicoltori Laziali utilizzino lo stesso protocollo di produzione, col fine di arrivare a produzioni di qualità, passando attraverso meccanismi di controllo che usino le stesse metodiche in grado di dare risultati che garantiscano sia il produttore che il consumatore.

Non bisogna sottovalutare il problema delle patologie apistiche, ricorrenti negli alveari dei nostri produttori. I connazionali d'Argentina possono dare molto a noi, ma altrettanto noi a loro, iniziando per gradi: un primo obiettivo può essere quello di avere gli stessi metodi di produzione, affinare le tecniche di rilevamento, di analisi e di certificazione di prodotto.

Mentre costruiamo tutto questo occorre sviluppare un sistema di comunicazione che sia in grado di far arrivare le informazioni a tutti in tempo reale ed a basso costo. I tempi sono maturi, le idee ci sono, per ora iniziamo a lavorare, attivando scambi sia culturali che scientifici e sicuramente il tempo ci darà ragione.

L'ultima serata di carattere istituzionale è stato il saluto di commiato del Presidente della Fedelazio, un'associazione che raggruppa tutte le associazioni di Laziali in Argentina, Sig. Pietro Giusti, del Presidente del Centro Laziale Marplatense Sig. Luciano Angeli ed autorità locali rappresentate dal consigliere Arq. Marcelo Artime, oltre al coordinatore del corso il Prof. Gustavo Velis, tutti con le rispettive famiglie e accompagnati con tanto calore dai laziali che hanno voluto ricordare l'evento in un ristorante tipico di Mar Del Plata.

Le attività apistiche ci hanno coinvolti per la visita all'apiario di Julio e Victor nella mattinata dell'ultimo giorno di permanenza a Mar del Plata. Il luogo era immerso nel verde degli eucalipti in fiore all'interno di un'azienda immensa che aveva, tanto per dire, 400 ettari di girasole. Nel pomeriggio la visita al laboratorio di una cooperativa di produttori di miele "apicoltura Qualitas" e di corsa a preparare la valigia con destinazione Buenos Aires.

A Buenos Aires, nonostante la pioggia, ci siamo mossi parecchio, visitando il centro e la casa rosada dimora del Presidente Argentino. Abbiamo acquistato le tipiche pinze argentine adatte a prendere i telaini in occasione della visita a due negozi della zona. Ne abbiamo approfittato mangiando arrosto di carne, il tipico "asado mixto" servito in teglia tenuta in caldo da brace contenuta in un grazioso braciere appoggiato direttamente sul tavolo. Per noi il cambio euro/pesos era molto favorevole, basti pensare che un pranzo per due persone abbondante costava 50/60 pesos, ovvero 15/16 euro.

Giovanni Formato - Onoratino Pannone