Managing varroa


Dal documento 'Managing varroa' Elaborato dal Department for Environment Food and Rural Affairs UK

Effetti sulle singole api
Le api infestate da varroa durante il loro sviluppo di solito sopravvivono riuscendo a nascere, ma presentano danni fisici o fisiologici del tipo:aspettativa di vita accorciata, perdita di peso, ali deformate e ridotta resistenza naturale alle infezioni. Parte della covata infestata può invece morire , usualmente allo stato di pupa e rimarrà nei favi fino a che sarà rimossa dalle api di casa.

Varroa, virus e altri patogeni
Esistono molti virus delle api che sarebbero normalmente presenti nell'alveare in modesta quantità e che normalmente non costituirebbero pericolo. La varroa, nel momento in cui si nutre dell'emolinfa della larva, agisce come vettore di virus, aumentandone la diffusione.In colonie parecchio infestate dall¹acaro i virus diventano molto più diffusi e molto più pericolosi.

Effetti sulle colonie
I rischi aumentano con l'aumentare del livello di infestazione di varroa. Una consistente infestazione impedisce il ricambio delle api adulte e porta alla diffusione di virus pericolosi all'interno della colonia. In questa fase le normali attività della famiglia diminuiscono e l'organizzazione sociale comincia a deteriorarsi . La famiglia va verso il collasso che frequentemente può avvenire in poche settimane anche nel caso di famiglie forti che apparentemente non presentavano segni di danneggiamento.

I 'segni' del collasso
Consistente diminuzione delle api adulte normalmente con poche api adulte morte osservabili davanti all'alveare.Api adulte con deformità alle ali e all'addome. Presenza visibile dell'acaro.Varie anormalità della covata.

Soglia di pericolosità della varroa
Non è definibile in modo assoluto una soglia di pericolo. La quantità di acari che non causa danni in una famiglia può risultare del tutto intollerabile in un'altra.Ciò è dovuto alla possibile differenza di presenze virali e alla capacità naturale delle api di 'sopportare' la varroa . Si può considerare che il superamento della soglia dei 1000 acari possa risultare mediamente di notevole pericolo.

Pressione di invasione della varroa
La deriva di varroe da un alveare all'altro può risultare un fattore determinante per la crescita della popolazione di varroa.In aree ad alta densità di api la pressione della varroa può risultare particolarmente intensa e può raggiungere il livello di pericolosità in breve tempo, in alcuni casi in poche settimane.

Aumento della popolazione di varroa
Può avvenire mediante la riproduzione nella covata e dalla deriva da altri alveari. Semplificando, si può considerare che la popolazione di varroa raddoppi mensilmente.Ciò significa che, senza 'contributi' dall'esterno, una popolazione iniziale di 10 acari è diventata dopo 6 mesi di 400 unità, mentre una popolazione di inizio stagione di 100 acari supera le 1200 unità dopo circa 120 giorni. Una popolazione iniziale di 200 acari raggiunge il livello di pericolo ( dei 1000 acari) dopo 80 giorni.

Si deve poi considerare che la varroa cerca di continuare a moltiplicarsi anche durante i trattamenti con varroicidi e riprende con pieno successo la sua attività al termine di questi (ovviamente nei periodi con presenza di covata). Se supponiamo che il trattamento sia stato effettuato con presenza di 1000 acari , la quantità di varroe rimaste al termine del trattamento dipenderà dall'efficacia dello stesso e cioè:con efficacia del 90% rimarranno 100 acari, con efficacia dell'80% rimarranno 200 acari etc.

I 100 superstiti raggiungeranno la soglia di pericolosità in 160 giorni circa ( di attività con covata) mentre i 200 superstiti lo faranno in circa 125 giorni. Se però il livello iniziale di infestazione fosse di 2000 acari i superstiti risulterebbero il doppio raggiungendo di nuovo la soglia di pericolo dopo meno di due mesi di attività con covata dell¹alveare dalla fine del trattamento e in assenza di 'contributi' di varroa dall'esterno .

Monitoraggio del livello di infestazione
Lo sviluppo della popolazione di varroa può essere più veloce in certi anni e più lento in altri. Un programma di trattamento risultato efficace in un certo anno può non esserlo in un altro anno. Il monitoraggio delle famiglie consente di conoscere il progredire dell'infestazione e poter decidere in maniera appropriata la metodica di intervento

Monitoraggio dell'infestazione nei fuchi:
in Aprile , Maggio, Giugno con meno del 2% ( 1 acaro in 50 fuchi ) nessuna azione Dal 2 al 4% ( tra 1 acaro in 25 fuchi e 1 in 50) cominciare a procurarsi i medicinali Sopra il 4% ( 1 acaro ogni 25 fuchi ) è necessario il trattamento immediato In Giugno luglio- Meno del 3% ( 1 acaro in 30 fuchi ) nessuna azione Dal 3 al 7% ( tra 1 acaro in 15 e 1 in 30 fuchi ) necessita un tampone Sopra il 7% ( 1 acaro ogni 15 fuchi ) necessita un trattamento radicale In Agosto meno del 5% ( 1 acaro in 20 fuchi ) nessuna azione Fra il 5 e il 10% ( tra1 acaro in 10 e 1 in 20 fuchi ) necessita un tampone Sopra il 10% ( 1 acaro in 10 fuchi ) necessita un trattamento radicale

Monitoraggio della caduta naturale
Pur essendo la valutazione della caduta naturale molto più imprecisa della verifica nei fuchi sopra riportata, essa può comunque costituire un utile aiuto. Nei mesi di maggio giugno e luglio la caduta naturale non dovrebbe superare 1 varroa al giorno di media. Con cadute da 2 fino a 7 varroe al giorno di media vi è necessità di un tampone. Sopra le 8 varroe al giorno di media vi è necessità di un intervento radicale.

Savorelli Gianni prodotti per apicoltura
----- Via Sangiorgi 50 Cesena FC
tel 0547 602018 cell 339 6634688
E mail gsavore@tin.it
-----------------------------------