Andamento produttivo e di mercato del miele nel periodo gennaio-agosto 1997

Osservatorio nazionale della produzione e del mercato del miele




Siccità, gelate tardive, basse temperature, vento persistente, precipitazioni insistenti, la primavera di quest'anno è stata caratterizzata da una varietà di fenomeni meteorologici, anche contrastanti, che interessando i diversi comparti produttivi hanno condizionato negativamente l'attività di famiglie di api pure ben sviluppate in un inverno mite.
Così il miele di acacia ha registrato una produzione complessivamente scarsa, molto differenziata per zone, con areali, in genere quelli più vocati, a produzione compromessa. Dall'altro lato della penisola e in Sicilia il miele di agrumi ha registrato uno scarto negativo di produzione rispetto la norma anche se, complessivamente , i livelli produttivi sono stati superiori a quelli del 1996.
Per quanto riguarda la qualità, il miele di agrumi presenta generalmente livelli più che soddisfacenti, la valutazione dell'acacia è più articolata, da un lato si mostra buono il parametro dell'umidità con livelli decisamente bassi, mentre il colore, per diverse partite, è eccessivamente marcato rispetto gli standard qualitativi di questo prodotto.
La produzione estiva ha solo in parte recuperato le mancate produzioni primaverili
Situazione per singolo tipo di miele
La produzione dei millefiori chiari primaverili, così come quella del rododendro e del poliflora d'alta montagna è molto scarsa o, addirittura inesistente, questi mieli sono sostanzialmente assenti dal mercato.
La produzione di miele di acacia è complessivamente scarsa,con zone a bassa o bassissima produzione (10-15 Kg./alveare) e zone con produzione più vicina alla norma, (20-25-30 Kg./alveare). Il prodotto spesso è colorato e con scarsa umidità.
Come accennato in premessa, la produzione di agrumi è stata scarsa, con differenze notevoli nelle diverse aree.
E' stata scarsa o quasi nulla anche la produzione di sulla ad eccezione di qualche area del centro-sud dove i livelli produttivi, lievemente migliori non hanno comunque raggiunto la norma.
L'andamento produttivo dei millefiori estivi tipici della pianura padana, con presenza più o meno forte di medica è medio, in qualche areale si registra una produzione eccezionalmente abbondante, il prodotto si presenta generalmente scuro.
Nel centro-sud la produzione estiva che comprende millefiori e girasole è stata caratterizzata da un andamento negativo fino alla prima decade di luglio. Successivamente il cambiamento di alcuni parametri meteo ha innalzato il livello di produzione del girasole fino a raggiungere la norma. In alcuni areali del centro Italia (Umbria e parte della Toscana) il raccolto è buono o, addirittura, ottimo.
La produzione di melata di metcalfa è partita con molto ritardo rispetto agli anni precedenti, va segnalato un allargamento delle zone interessate a questa presenza che caratterizza anche gli altri mieli determinando una colorazione scura.
La produzione complessiva di melata di metcalfa è nettamente inferiore alla norma.
La produzione di miele di castagno è molto scarsa, soprattutto al nord mentre appare più irregolare in Calabria dove in qualche zona i risultati raggiunti sono accettabili.
La produzione di eucalipto è stata generalmente scarsa in Calabria (I5-25 Kg./alveare) e più vicina alle medie abituali in Sicilia.
Il panorama produttivo è quindi caratterizzato da un andamento incerto e irregolare, complessivamente medio o mediocre, ma anche con nicchie a produzione più elevata.
Il mercato del miele stenta ad avviarsi, ed è caratterizzato da scambi ridotti.
Sulla melata di metcalfa vi è un elevata tensione della domanda.
Invasettatori e commercializzatori di miele tendono ad offrire prezzi bassi cercando d'invertire la tendenza a prezzi relativamente alti affermata negli ultimi anni. Ciò anche a causa dell'atteggiamento molto fermo della grande distribuzione che non vuole aumentare i prezzi al consumo.
Settembre 1997