Il miele e il Medioevo in un libro
Chi impara a conoscere il miele sa che non è solo “dolce”, ma ha tanti sapori quanti sono i paesaggi diversi in cui l’apicoltore ha portato le proprie arnie. Così come possiamo trovare nel bouquet di un buon vino il retrogusto salato di un bianco cresciuto a ridosso del mare o un sentore rotondo di frutti di bosco in una bottiglia di rosso, in un miele sentiamo fioriture e nettari, profumi e aromi di paesaggi diversi. Per gli antichi, il miele era un cibo degli Dèi: ingrediente essenziale per gustare il vino e preparazione di base in molti piatti. Utilizzato dai Celti nei riti di sepoltura e dagli Etruschi come offerta votiva, questo alimento è stato raccontato per la prima volta dai Romani con descrizioni dettagliate sul suo impiego culinario. Impossibile stabilire se in piena continuità con il passato o come “riscoperta”, lo si ritrova, di fatto, nei ricettari tardo-medievali in portate che non risultavano di gusto né esclusivamente, né prevalentemente dolce. La sua funzione, in queste combinazioni dal sapore promiscuo, sembra più simile a quella di un correttore di sapidità che di un edulcorante vero e proprio.

Il volume “Il miele nell’Occidente Medievale” di Laura Prosperi ne propone una visione utile a focalizzare le antiche tecniche produttive, così come alcuni usi e impieghi ormai estinti. Eclettico in cucina, il miele risulta ancor più prezioso per le sue molte proprietà terapeutiche. Accanto alla ricostruzione del ciclo economico, si analizzano i termini relativi al linguaggio e il piano delle rappresentazioni: fraintendimenti, associazioni e luoghi comuni legati al miele divengono il filo conduttore per un’anomala perlustrazione nella cultura medievale. Il volume IL MIELE NELL’OCCIDENTE MEDIEVALE di Laura Prosperi,che fa parte della collana “Quaderni della Rivista di Storia dell’Agricolutura” ed è stato realizzato in collaborazione con l’Unione Associazioni Apicoltori Italiani , sara’ presentato il 14 giugno presso l’ Accademia dei Georgofili da Giuliano Pinto (Università di Firenze) e Francesco Panella (Presidente UNA.API). LAURA PROSPERI è laureata in storia medievale ed ha conseguito il titolo di Ph.D. in storia presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze. Negli ultimi dieci anni ha svolto attività di ricerca in Italia e all’estero su temi di natura alimentare. Attualmente insegna storia e cultura dell’alimentazione presso l’Università degli Studi di Milano, collabora con altri atenei italiani ed è pubblicista alimentare.

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