Ricetta per propoli alcolica: cento grammi di propoli e 900 millilitri di alcol a 95°. Un mese in infusione

Sommario: consigli per maschi casalinghi celibi. " E’ roba buona, ma va spacciata soltanto nel sottoscala". Storie di macinini e di martellate bene assestate. " Non basta frignare. Inizialmente bisogna perderci.."Per farli guarire dal leggero mal di gola è giustificato spappolare il fegato ai nostri ragazzini? Miele alla propoli grezza macinata per evitare l’impatto con quella alcolica? Nell’etichetta è vietato elencare qualsiasi miracolo fisiologico vero o presunto.

 

Le seguenti ulteriori considerazioni pratiche operative presuppongono sia noto e praticato un qualche metodo con cui raccogliere propoli. Il più semplice e redditizio che io abbia sperimentato finora-come già spiegato in precedenza- consiste in una normale rete zanzariera puntinata attorno ai bordi dell’arnia (o meglio di solito al mielario) mentre il vero soffitto in legno, a listelli superiori laterali prensili, messo a rovescio sulla rete, assicurerà l'ingresso ai raggi luce, unitamente ad imprevedibili indiscreti spifferi d'aria.

Per iniziare.

Racchiudere la propoli in un sacchetto di nylon. Un secondo sacchetto sempre trasparente protegga il primo. Con un contundente in legno, lievemente, si spappoli la resina al loro interno. Se preventivamente tenuta nella zona ghiaccio del freezer sbriciolerà ancora meglio.

Rimandando a tutte le giuste prescrizioni circa i componenti di ogni prodotto sul mercato da segnalare in etichetta, senza andare a venderla col banchetto all’angolo dell’abilitato concorrente farmacista… ( Lui per questo ha già pagato l’imposta fabbricazione Spiriti fino a litri 0,100; esibisce la striscia governativa di serie BB come numero da apporre quale sigillo di garanzia sul boccettino; ha acquisito la licenza Utif; fornisce un tappo sfilacciabile con svitamento solo effrattivo)… Per solo uso personale, quindi, a casa vostra, per offrire agli amici allo stesso modo con cui regalereste loro dei chili di ciliegie o di Kywi ( se poi loro vi pagano, fate uno sforzo. Rassegnatevi!)

Per uso e consumo personale-dicevo- provate a fare il Paracelso (1493-1541) medico naturalista svizzero, (mio bistrisavolo come cognome) realizzando questa ricetta:

  1. solo dieci grammi di propoli e novanta millilitri di alcol a 95° (qualora siate proprio poveri" barboni"-clochard in fatto di raccolta propoli…)
  2. cinquanta grammi di propoli e 450 millilitri di alcol ( se sentiste di appartenere alla media borghesia apicola possedendo dalle venti arnie in su..)
  3. cento grammi di propoli e 900 millilitri di alcol ( se grossi industriali megalomani come me!). A livello mnemonico è utile ricordare la ricetta così: cento grammi di propoli con poco meno di un litro di alcol. Il bravo allievo virtuale sa che al computer vanno prima "accesi" gli oggetti ( scanner, modem) e solo dopo si farà partire il computer stesso che vedendo la " mano già alzata" dello scanner o modem deciderà di caricarli, prenderli come suoi passeggeri. Anche qui, con la propoli, è utile immettere subito al fondo nella bottiglia i cento grammi di propoli ( accendere gli oggetti) e solo dopo riempire il rimanente spazio volumetrico con alcol senza più pericolo di eventuali livelli debordanti. La dose rapportata o meno ai grammi di propoli elencata va lasciata per un mese in infusione scuotendo di tanto in tanto. Se poi trovaste qualcuno psichicamente labile da ritenere che per influssi lunari imprescrutabili, i giorni dovranno essere assolutamente quaranta, né uno in più, né uno in meno… Se questa svista di calendario fosse successa proprio a lui, convincetelo a non buttare via il prodotto. Che ve lo regali. Pare sia utile ed efficace ancora.

Per non sbagliare le percentuali elencate, saggezza minima popolare è procurarsi un contenitore vistosamente indicizzato. Oltre le ricette per le nostre ironiche classi sociali differenziate circolano su riviste specifiche anche altre scelte millilitriche. Ne cito una: della seconda farò solo un accenno.

1)!"Su cento gr. di propoli versare 1200 ml di alcol. Tenere otto giorni in bottiglia chiusa, a vetro scuro. Scuotere ogni tanto. Posologia: quindici-venti gocce quotidiane"

Anticipo subito che questa ricetta (1200 millilitri invece dei 900) secondo me, è troppo potente. E’ una bomba chimica.

Per precisa intenzione, infatti, il sottoscritto ha deciso di consigliare non venti ma soltanto dieci gocce quotidiane e sempre su materiale ricevente: zucchero-miele-biscottino, gocce di latte, un mini ditale di acqua, una garza imbibita di gocce da infilare nella coana nasale.. anche semplicemente perché non abbiamo la licenza farmaceutica.

Dobbiamo cioè absolute, evitare sperimentazioni quantitative azzardate..

2) Il signor G. Tomas su Beekepers Quarter, Hiver, 94-95, consiglia dosi diverse. Chi volesse , però, essere pignolo baconiano sperimentatore anche di queste, vada lui stesso ad annotarsele in qualche biblioteca universitaria cercando tramite computer Modifica-trova la rivista citata

Filtraggio.

Adoperare una singola carta filtro perché già una sola si impregna di una quantità enorme di gocce che diverranno irrecuperabili. Servirsi di guanti di gomma. La propoli colora fortemente e profuma in maniera acre, sia le mani, sia tutto ciò su cui inavvertitamente possa gocciolare.

Usare pochi recipienti ed eventualmente larghi tanto quanto si possa incunearvisi con una spugna inzuppata d’alcol per togliere il véllo di propoli che al primo contatto con acqua, infallibilmente, riappannerà grassamente le pareti che aveva lambito nei livelli precedenti. Semplice alcol, denaturato, pulirà bene-comme il faut-il contenitore servito allo scopo.

Prima di ricorrere alla carta filtro è meglio usufruire di un setaccio-colino per separare i residui grossi di propoli che intaserebbero poi la scolatura. Altro trucco del mestiere: all’ottavo giorno non scuotere più la propoli sul fondo bottiglia. Agitarla con lentezza solo orizzontalmente.

Lo stesso colino od un semplice filo piegato come reggi secchiello per sabbia nei giochi di mare potranno essere usati a sostenere la carta filtro per paura che questa si sbucci improvvisamente ed obblighi a filtrare di nuovo il tutto. Al riguardo va molto bene la carta tovagliolo da cucina di una nota marca.

Gli scarti..

Personalmente su lamelle o su coperchio rovesciato di un vasetto di miele, sul termosifone, d’inverno, lascio surriscaldare la paccottiglia avanzata dalla macerazione o della stessa propoli integrale raccolta nella stagione precedente, come gradevole deodorante. Se invece calendarmente fossimo in estate, ne immetto qualche pezzo in una "burgnia", bottiglia a grande ingresso, che posta orizzontalmente, resterà in regalo alle api. Loro la individueranno subito. Penso che "giosamente" la ritengano l’equivalente di un comodo supermercato al piano terra del nostro condominio.

Contro la luce, le sue silenti capacità disgregatrici molecolari, acquistare boccettini scuri, a pompetta per il dosaggio preciso delle dieci gocce. Si trovano all’ingrosso (minimo 70).La cifra si aggira sulle 400 lire cadauno.

Conservare la propoli preferibilmente in frigo, zona verdura. Non stupirsi se la soluzione a contatto dell’acqua per il gargarismo o lo sciacquo per dopo i pasti diventerà biancastra. C’è di mezzo un’emulsione, goccioline, cioè, immerse in altro liquido con cui vanno poco d’accordo, quasi come la suocera e la nuora se nello stesso " liquido", nella medesima casa. Per precise leggi chimiche qui l’emulsione assumerà aspetto lattiginoso.

Se sono state applicate già le etichette, magari a colori, per evitare sbiancamenti sui boccettini, se tenuti in frigo, al buio, zona verdura, bisogna racchiuderli in un sacchetto ermetico. L’etichetta fasciante dovrà tuttavia lasciare visibile una buona parte del boccettino per soddisfare la giusta primitiva istintuale curiosità visiva del fruitore ( lat.: fruor, frueris, frui_= beneficiare di..)

A risultato finale, ognuno scelga i millilitri del contenuto da dare ai propri contenitori. Personalmente ho optato per i 45. Ho notato che per sole dieci mila lire chi l’acquista ha la sensazione di portarne a casa,.. un bottiglione di un litro.

Cosa scrivere sull’etichetta anche se certamente questa finirà solo sotto gli occhi teneri, per nulla fiscali, della zia Silvana. Se si fosse contestati a livello " sanitario" farmaceutico negare sempre l’addebito esibendo bibliografie universitarie scientifiche al riguardo. Il librone di 150 mila lire The Hive and the Honey Bee al capitolo Biological activities of propolis ha dei dati interessantissimi e che forse, se la massa grigia dei nostri amici navigatori lo richiederà, forse un giorno ne tradurremo il contenuto.

E’ importante anche come lo stesso boccettino viene presentato. Supponendo sia un vecchio soldato scozzese, uno di quelli che portavano il gonnellino, lo rivesto dell’etichetta ( la gonna) fino ad altezza ombelico. Da lì faccio partire una striscia di scotch trasparente che gli passa sul naso, sulla nuca fin là dove la schiena cambia nome. Un secondo scotch lo avvolgerà alla maniera di uno sciarpone a doppio giro collo. Questa tuta militare suscita simpatia e sicurezza igienica contro possibili sia pure teoriche effrazioni di estranei.

Fac simile dell’etichetta.

Dosi: dieci grammi di propoli. Alcol 90 ml a 95°. Lotto….Posologia: Dieci gocce su zolletta di zuccchero o cucchiaino di miele. Mai da sole. Contenuto: 45 ml. Apicoltura Caio de Caiis. Via del Pino resinoso,83. La Loggia (Torino) Scadenza: 10\2000.(Ottobre del Duemila).

Tel fax con preavviso 011\9627976. E-mail adolfope@tin.it

 

 

(NB. Per la propoli la scadenza temporale è di tre anni. Uno in più del miele. Un qualsiasi amico, dotato di computer, al modesto prezzo di un caffè, se piagnucolate un po’, potrà stamparvi l’etichetta perfino a colori).

 

 

 

 

Perché preferiamo la dose dei cento grammi di propoli e 900 millilitri di alcol a 95°?

Preciso con piacere rasserenante che la ricetta descritta dei cento grammi di propoli e 900 ml di alcool a 95° fattibile da apicoltori non laboratoristi, già in semplici soluzioni alcoliche e non idro…; preciso, c’est à dire, che questa dose è stata sperimentata anzitutto in corpore vili ( traduci "sulla mia pelle") e già da molto tempo, anche da centinaia di persone che amo, o conosco e stimo.

Propoli grezza solida macinata, miscelata a miele?

"Per i "bambini"-ragazzi il cui fegato a livello fisiologico è assolutamente incapace di metabolizzare alcol non c’è alcun approccio diverso alla propoli che non sia quello alcolico?"

Qui a Torino ho la fortuna di conoscere il geom. Rolle, gestore dell’apiario sperimentale del Consorzio. Da tre anni ha adottato un metodo che senza alcun ingrediente chimico o altri presidi sanitari rincitrullenti le api gli ha permesso di averle felicemente ancora tutte vive.( Forse in futuro manderò un suo schema operativo anche di questo!)…

Per la propoli somministrata ai ragazzi senza danneggiarli ci sovviene appunto ciò che l’amico Rolle fa per la sua bimba Francesca: mette in un sacchettino di nylon, in freezer, dieci grammi di propoli per qualche giorno. Li estrae polverizzandoli con un macinino elettrico. Miscela il tutto in mezzo chilo di miele, meglio se questo è già prossimo alla cristallizzazione. Per accelerare l’indurimento ripone poi il vasetto in frigo per un po’ di tempo

 

In Italia ci sono molte saponette, dentifrici alla propoli forse perché il prodotto è stato appoggiato per alcuni secondi sul tetto di qualche arnia.. Come si fa, infatti, a garantire il consumatore che effettivamente la propoli è stata immessa nel vasetto? Risposta cruda cruda.

Si devono consegnare all’acquirente anche i dieci grammi in un sacchetto con relative istruzioni al macinino. Qui, però, c’è una concreta difficoltà economica, pecuniaria.

Con dieci grammi di propoli e 90 millilitri di alcol si potrebbero ottenere due boccettine di soluzione alcolica che se vendute farebbero ventimila lire. Ora come si fa può esigere da un chilogrammo di miele alla propoli ventimila lire?

Ciononostante è chiaro che questo si farà sempre volentieri, gratis, per persone che solo a vederle ci fanno intimamente perdere la testa , tipo l’Emilio con la sua Francesca

Tutti i rotocalchi femminili attualmente tessono grandi elogi alla propoli. Su di lei aleggia ovunque parecchia richiesta, già imbevuta di fiducia.Ritengo però nonostante ciò che si debba pagare personalmente un tot alla specifica pubblicità

Il mio privatissimo mercatino della resina è iniziato regalando una trentina di boccette di propoli( lire trecentomila. Olè!) ad amici esuberanti dotati di capacità dialogiche con i vicini di casa, d’ufficio.

Oltre ad ogni vasetto di miele che consegno (compresi quelli del libero incustodito self-service al cancello), avvolto nello stesso sacchettino, da allora inserisco sempre anche un foglietto con presentazione minimale non trionfalistica della "utilità" di assumere la propoli per certi leggeri specifici fastidi gutturali-gengivali..( Volete provare anche voi, sempre privatim, nel sottoscala, a documentare se le orticanti punture di zanzare vengano anestetizzate o meno quasi subito da qualche goccia di propoli?)

Ultima precisazione, pur se lapalissiana, importantissima. L’alcol a 95 gradi venduto in farmacia o nei grossi supermercati, non deve mai essere confuso con il semplice alcol denaturato da tre mila lire il litro.

Questo, in dotazione ai lavavetri dei semafori, fonderebbe subito i reni e l’uretra di chiunque.

Nei supermercati è possibile trovare l’alcol puro dei 95°, nella misura di un litro, sulle venticinque mila lire. Ho finito.

Un grazie esplicito a chi coraggiosamente ha visionato tutti i tre tempi del nostro film colossal. Aggiungo solo che ci tengo molto a ricevere consigli, altre sperimentazioni da parte di qualsiasi stimato capo tribù apicolo.

Con stima.

Propoli per i nostri ragazzi:miscelata al miele per evitare quella in soluzione alcolica.

Posso rispondere collettivamente ai molti amici che hanno posto questa domanda: "Quali dosi specifiche, quale tipo di miele è preferibile miscelare a propoli grezza macinata?".

Anzitutto quando parlo di miele "prossimo alla cristallizzazione" non intendo riferirmi a quello già indurito. Siamo d'accordo?

Il " miele prossimo a cristallizzazione", se lo si tiene a cucchiaio in verticale, sia pure con lentezza impiegatizia socialistica statale, scivolerà autonomamente verso il contenitore.

Macinino elettrico per macinazione. Inserirvi piccole dosi di propoli grezza e per pochissimo tempo perché la resina si surriscalda facilmente; possono ustionarsi gravemente i suoi flavonoidi, ecc….

Brevissima accensione, quindi, e prima di proseguire, attendere che il prodotto, se solo parzialmente macinato, si raffreddi.

A parte motivi di vendita pubblica, ritengo che per gli apicoltori e loro ragazzi, la quantità di miele, cioè il mezzo chilo da "propolizzare" in una sola volta, come suggerisce il citato amico geom. Rolle, sia eccessivo. Non si smaltirà in fretta ed avrà svariate e ripetute aperture d'uso con relative classiche "negative"ossidazioni.

Ricorrere, quindi, a dosi minime in contenitori piccoli.

In pratica si potrà agire così.

(Per svuotare mezzo chilogrammo di miele, se misurato a cucchiaiate, ne occorreranno circa dodici, purché veramente piene, debordanti).

A due cucchiaioni di miele aggiungere (circa) un grammo e mezzo di propoli macinata.

Per 4 cucchiaioni: 3 grammi. Per 6 cucchiaioni 4 grammi e mezzo di propoli. Ecc…

Effettuare la miscelazione alla maniera di uova da sbattere.

Qualsiasi tipo di miele. Sono preferibili, tuttavia, secondo me, i sempre validi millefiori, castagno, perché sia pure impercettibili visivamente, ricchi anche di milioni di granelli di polline.

Già il poeta Parini diceva che "come all'egro (malato) fanciul vanno aspersi gli orli del vaso di soavi licor" così, anche noi, dovremo cercare per i ragazzi di attutire l'amarezza eccessiva del miele offerto loro miscelato a propoli. Aggiungere eventualmente, sul momento, altro miele (tiglio, acacia..), un po' di zucchero.

Avendo già il mal di gola, cioè, i nostri piccoli pazienti dovranno essere presi soprattutto anche"dolcemente" per la gola. Solo così si riusciremo ad imbrogliarli affettuosamente con facilità.

Provare già domattina.

Due cucchiaioni di miele in un normale bicchiere. Macinare pezzettini di propoli (1 grammo e mezzo), mestarli bene.

Fermarsi a una miscela "dolce e gradevolmente amara" come già detto.

Dose: un cucchiaino da caffè

Forse questa sarà la prima volta in cui si riuscirà a degustare perfino della propoli grezza macinata (p.r.).

Pur avendo preferito, per i motivi di sicurezza comportamentale sanitaria , sovra esposti, la mia dose minimale di 900 ml di alcol alimentare a 95 gradi, ( ci si ricordi che l’altro , quello per vetri decompone i glomeroli di Malpighi, ustiona letteralmente le pareti dei reni),
ritengo utile per chi può e ritiene di poter gestire anche le certificazioni legali richieste ammesse, elencare , anche le proporzioni che normalmente sono sul mercato:
propoli 200 grammi ed alcool 800 ml per il preparato al 20%
propoli 300 grammi ed alcool 700 ml per il preparato al 30%
Chi pubblicamente, in luoghi plateatici, mercatini rionali, eccetera, vende il prodotto senza essere in regola è passibile di forti ammende.
Altro rischio su chi io ho sempre insistito è aver presente che il prodotto è anche fortemente ricco di pollini ( corpuscoli infinitesimamente piccoli che si depositano e vengono agglomerati alla propoli stessa.
Ciò comporta rischi di allergie che non sempre sono soltanto causa di lievi malesseri
Del resto questo vale anche per il miele stesso. Vale per il latte e tantissimi altri prodotti. Importante saperlo e poter stare sempre sul chi vive .
Pur avendo preferito, per i motivi di sicurezza comportamentale sanitaria , sovra esposti, la mia dose minimale di .... cento grammi di propoli e di 900 ml di alcol alimentare a 95 gradi, ( ci si ricordi che l’altro , quello per vetri decompone i glomeroli di Malpighi, ustiona letteralmente le pareti dei reni).
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La tintura idroalcolica è molto semplice da preparare; basta aggiungere acqua all'alcol. Il tutto serve per abbassare il grado alcolico della tintura, e naturalmente per risparmiare alcol che costa un sacco di soldi.
Per la mia esperienza porto l'alcol da 95° gradi alcolici a 75°, aggiungendo 20 gr di acqua a 100 di alcol; se ne aggiungi 30 lo porti a 65.
Per quello che ne so io, 75° sono il minimo che si possano usare per poter sciogliere al meglio la propoli.
In commercio si trovano delle soluzioni analcoliche (per i bambini o per chi non sopporta l'alcol); viene prodotto da laboratori che probabilmente hanno apparecchiature molto sofisticate e personalmente non ho la minima idea di come venga prodotto.
Saluti
N. D.
Apicoltura PERCELSI ADOLFO Percelsi Adolfo. Via Po, 83. La Loggia (To). Tel.0119627976 Modem fax-con preavviso; e-mail adolfope@tin.it