Ricetta idromiele



Sono certo che a nessuno fuggirà la differenza tra ciò che noi presentiamo ora, una ricetta alcoolica di estrema gestione per idromiele, tempo necessario solo circa dodici giorni.., in rapporto alla classica idromele..di lunghissima gestazione .

L'esatta dicitura sarebbe idromele. Va pronunciata con l'accento grave sulla è: idromèle. Con quello acuto di perché( idroméle), o con nessuno, potrebbe, se distratti, farci dirottare alle pur ottime mele della Valle d'Aosta o del Trentino.

-Idromèle è una bibita di nobile casato letterario. Deriva, etimologicamente da una parola composta greca e latina( greco :idor=acqua e latino mel, mellis=miele).

-Popolarmente è conosciuta come Vino di miele perché prodotta con una soluzione acquosa di miele fatta fermentare, aromatizzata con fiori di sambuco, timo, rosmarino, cannella, garofano, scorza di limone scelte, possibilmente, tra quelle maturate senza trattamenti anticrittogamíci.

-Una ricetta, con anni di sperimentazione, consiglia le seguenti modalità ed alcuni specifici ingredienti.

In una bottiglia, ben chiusa, con 300 millilitri di alcool a 95 gradi, per dieci giorni, lasciare macerare la cannella, il garofano ed una scorza di limone.

-Filtrare con carta Scottex

Mescolare 300 grammi di miele in un litro d'acqua minerale, non gazzata.

Solo per i tipi metalmeccanici dal duodeno già plasticato può andar bene anche l'acqua al cloro erogata dal Comune del luogo! -Supplire alla lunga aleatoria classica fermentazione del miele, facendoli semplicemente bollire fin quando il loro volume si riduce a metà.

-Lasciare intiepidire.

-Versare questa acqua e miele nel macerato già filtrato (cioè nel solo alcool rimasto aromatizzato dagli "scomparsi" lignei cannella, scorza di limone).

-Importante!!!

Evitare di tenere il macerato, a forte componente alcoolica, nei paraggi della bollitura con gas dell'acqua e miele

-Imbottigliare quando il tutto si è raffreddato.

Sottovoce.

Molti dopo aver bevuto, specie se in dosi non proprio morigerate, ammettono loquacemente e con candore che allorché avvicinano le labbra a questo ricostituente riprovano le calde termiche emozioni di quando il primo amore lasciava sul loro labbro inferiore reciproche recidive guaríbili scottature di terzo grado.

Ecco ancora in sintesi la ricetta.

Un litro d'acqua minerale; 300 g di miéle; 300 millilitri di alcool a 95 gradi. Due grammi di cannella, corteccia; mezzo grammo di chiodi di garofano; una scorza di limone (solo la scorza).

(Nei supermercati é facilmente reperibile l'alcool a 95°; sulle venticinque mila lire, circa, il litro.)

Adolfo Percelsi