Il sapore del miele bio all'apertura di slow food on film
Il frutto dell'impegno di uomini e api regalato da Mielizia agli spettatori della prima italiana di Terra madre, il docu-film di Ermanno Olmi

Bologna, 6 maggio 2009. Tutti in fila verso l'uscita con una borsetta bianca in mano. Dentro, un vasetto di miele biologico di arancio e due pubblicazioni uno sul mondo affascinante delle api e uno con una serie di ricette, dall'antipasto al dolce, per scoprire i diversi mieli quali ingrediente in cucina.

È stato questo il regalo che Mielizia, il marchio con il quale i mille apicoltori di Conapi (Consorzio Apicoltori e Agricoltori Biologici Italiani) propongono in Italia i loro mieli bio e regionali, ha fatto a tutti gli spettatori che hanno assistito oggi all'apertura, al Cinema Arlecchino, di Slow Food On Film, il festival internazionale di cinema e cibo che si tiene a Bologna dal 6 al 10 maggio. Un'apertura all'insegna della poesia di Ermanno Olmi, con l'anteprima italiana di Terra Madre, lo straordinario documentario Evento Speciale della Berlinale 2009.

E non c'è veramente niente di meglio che apprezzare il miele di arancio, ottenuto dalla prima fioritura della stagione e quindi molto atteso dagli apicoltori, per onorare le api, questi insetti così operosi ma oggi così a rischio. "Con l'attuale livello di mortalità, gli apicoltori europei possono sopravvivere dagli 8 ai 10 anni" denuncia Conapi, la cooperativa di apicoltori più rappresentativa in Europa, facendo proprio l'Sos lanciato da Gilles Ratia, presidente di Apimondia.

L'anno scorso infatti la moria ha decimato il 30% degli alveari in Europa. In Slovenia il 50%, in Germania l'80% ed in Italia dal 30% fino al 50%, per gli alveari destinati alla produzione biologica. Due i fattori principali responsabili dell'indebolimento delle colonie: insetticidi e l'acaro parassita Varroa. Una volta indebolite, le api vengono decimate da virus e altre malattie. Come racconta, con primi piani struggenti, proprio l'ultimo lavoro del grande maestro del cinema italiano. Un'opera che illustra anche dell'impegno dei tanti apicoltori che con il loro lavoro quotidiano, la loro passione e la loro esperienza consentono di proporre eccellenti mieli italiani: un'unione di antichi e moderni saperi, la sintesi del legame inscindibile tra l'uomo e l'ambiente, attraverso la storia vera di chi ha saputo costruire la sua vita attorno alla terra, vivendo in armonia con essa e rispettandone le regole e i ritmi.

Mielizia, con sede a Monterenzio, da anni collabora con Slow Food per la diffusione della cultura del cibo buono, pulito e giusto e da sempre rappresenta il meglio dei mieli regionali italiani, raccolti nelle zone più vocate del nostro paese da famiglie di api allevate evitando l'uso di antibiotici e di altre sostanze chimiche. Il risultato è una gamma di mieli che in questi giorni sarà possibile conoscere a Bologna anche nei laboratori del gusto che fanno parte del programma del festival, così come presso il bar ristorante di Slow Food presso la Cineteca di Bologna.

Ufficio stampa Mielizia