Rassegna stampa marzo 1999

Dal numero di gennaio di American Bee Journal

 

**Continuano le polemiche sull'Honey Analog, prodotto non meglio definibile, derivato da processi enzimatici e fornito sia in forma liquida che cristallizzata. La ditta produttrice, la Dhampur invertos di Nuova Dehli , India, continua nella sua opera di pubblicizzazione vedi

-- http://www.eurolink.it/aol/petizion.htm -- del prodotto inviando lettere promozionali ad operatori del settore miele di mezzo mondo. Viene scritto che l'impianto di produzione ha una capacità di 25.000 tonnellate metriche al giorno e il prodotto viene presentato senza falsi pudori come estremamente adatto ad essere miscelato in quantità 1:1 al miele autentico. La ditta si vanta dei già numerosi compratori da Russia , medio oriente e Canada. Tuttavia si afferma anche che il prodotto è estremamente valido anche per l'alimentazione delle api.

 

**E' stata scoperta una particolarità dell'ape cerana . Il suo veleno contiene una sostanza oleosa, l'eicosenol , che ha un forte effetto feromonale. I ricercatori si stanno ora chiedendo se questa particolarità può avere u n effetto sulla resistenza alla varroa.

 

**Un nuovo tipo di attrattivo per vespe è stato messo a punto dall'American Research Service. La sua particolarità è di essere attrattivo per quasi tutti i tipi di vespa. Gli attrattivi attualmente in commercio risultano invece specifici per un singolo tipo di vespa.

 

**Produzioni record in Canada - a conti fatti sembra che il 98 sia stato il migliore della storia apistica recente

 

**L'Università Neozelandese Waikato ha scoperto che il miele di manuca possiede speciali proprietà antibatteriche. In conseguenza di ciò è stata possibile una buona esportazione verso Taiwan e Honk Kong . Questo effetto antibatterico si manifesta nella distruzione dei batteri che causano l'ulcera. Altre ricerche dimostrano un efficacia contro altri batteri resistenti alla penicillina.

 

**Forse pronto per giugno l'acido formico in formulazione gel - questo nuovo prodotto antivarroa sviluppato dai laboratori di ricerca del dipartimento di stato per l'agricoltura è ormai vicinissimo alla messa in commercio. Rappresenterà probabilmente uno strumento utile a quanti non intendono ricominciare ad usare principi attivi di sintesi con tutte le problematiche di residui che ad essi sono associate. Per maggiori informazioni: gsavore@tin.it

 

**Definita dai ricercatori svizzeri la soglia di percettibilità sensoriale degli acidi organici residuanti nel miele. - Dopo anni di studi l'equipe del centro di ricerche apistiche di Liebefeld ( Berna ) formata da Bogdanov, Kilchenmann, Fluri; Büchler, Lavanchy ha determinato le soglie di percettibilità sensoriale degli oli essenziali e acidi organici utilizzati nella lotta alla varroasi.

Come da logica, nei mieli più poveri di gusto come ad esempio l'acacia sono percettibili quantità minori di queste sostanze. I mieli più "saporiti " sopportano quantità maggiori di queste sostanze .

Nel dettaglio le soglie risultano le seguenti:

Acido formico in acacia -150-300 mg per kilo

Acido formico in melata -300-600 mk/kg

Acido ossalico in acacia 300-400 mg/kg

Acido ossalico in melata 700-900 mg/kg

Acido lattico in colza 800-1600 mg /kg

Timolo 1,1-1,3 mg/kg

Camfora 5-10 mg/kg

Mentolo 20-30 mg/kg

Pagina a cura di Gianni Savorelli