UnApi

Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani

Riconosciuta dal MIRAAF quale Unione di Associazioni di Produttori con D.M.9596348 del 28-11-1996


Comunicato stampa dell’Unione degli Apicoltori 29 maggio 2000

 

UN PRIMO ACCORDO PER LA DIRETTIVA MIELE:

FINALMENTE UNA LEGGE COMUNITARIA DECENTE !

MA IL MIELE VERGINE INTEGRALE SI HA DA FARE!

Nel Consiglio dei Ministri – mercato interno - dell’Unione Europea del 25 maggio è stato raggiunto un primo accordo politico sulla nuova direttiva comunitaria per il miele.

L’accordo prevede quali elementi basilari:

Si apre una prima speranza di poter, finalmente, avviare concrete operazioni che combattano le frodi e le adulterazioni "consuete ed abituali" sul mercato mondiale ed europeo.

Lo spiraglio di luce che la nuova direttiva apre implica una vigile capacità di gestione, in particolare:

La normativa, che entrerà in vigore in tutti i paesi entro i 18 mesi successivi la promulgazione, è di segno sostanzialmente positivo.

L’accordo raggiunto a Bruxelles ribalta radicalmente la logica da cui si era partiti.

E’ una notevole vittoria del "Partito della Qualità alimentare" che ha visto l’Italia impegnata in un ruolo di primo piano nel gioco di squadra con i paesi mediterranei e i paesi che colgono quale priorità la tutela dei consumatori.

E’ una sconfitta per Inghilterra, Germania ed Olanda che hanno voluto rappresentare unicamente gli interessi commerciali ed industriali di una piccola lobby di importatori.

E’ la dimostrazione che l’armonizzazione comunitaria non comporta necessariamente l’omologazione ai livelli qualitativi più bassi e l’adeguamento agli interessi delle multinazionali alimentari.

La direttiva che norma i caratteri minimi del "prodotto miele" è un primo passo in avanti, ma lascia aperta la ferita del mancato riconoscimento del miele fresco di qualità superiore, frutto della tradizione, dell’attenzione e della cultura alimentare italiana.

Il "Miele Vergine Integrale"è:

Fresco: così come c’è donato dai fiori e dalle api, con data di consumo preferenziale a breve in modo da conservare integri tutti gli elementi che lo distinguono da un prodotto di sintesi.

Integrale: non sottoposto a trattamenti termici di lavorazione e trasformazione che ne alterino lo stato fisico (fluido o cristallizzato) con modalità di lavorazione che consentono di mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche ed i vivi apporti nutrizionali.

D’Origine: con l’identificazione di dove e da quali fiori (monoflora) il miele è stato prodotto dalle api

 

La domanda per il riconoscimento dell’attestazione di specificità per il Miele Vergine Integrale, presentata dall’Italia anni orsono, sembra essersi persa negli uffici degli Euroburocrati. Nonostante le promesse, non si è giunti ancora all’atto formale della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee.

I consumatori e gli apicoltori italiani nel ringraziare calorosamente quanti hanno voluto impegnarsi sulla qualità del miele:

Il Commissario R. Prodi

Il Governo Italiano

I Ministri dell’Agricoltura, delle Politiche Comunitarie e dell’Industria

I Consigli regionali, provinciali e comunali

Le Comunità Montane

Le Città del Miele

Le Forze Politiche di maggioranza ed opposizione

La Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati

I Funzionari che rappresentano l’Italia a Bruxelles

Gli Europarlamentari italiani

Legambiente e le associazioni ambientaliste

Slow food e il mondo del gusto

Le organizzazioni agricole professionali Coldiretti – CIA e Copagri

Le associazioni dei consumatori

Il mondo dell’Informazione

chiedono che analogo impegno sia profuso per l’ottenimento dell’attestazione di specificità per il

miele vergine integrale.

Francesco Panella

Presidente UNAAPI

 

 

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