Da la Voce di Rimini -- Data pubblicazione:22-05-2003

 
In Valmarecchia scoppia la voglia di miele

NOVAFELTRIA - Lasciatevi conquistare dal nettare degli dei. Non tanto per tuffarvi in dolci scorpacciate, quanto per imparare voi stessi il mestiere. Quello di apicoltore, ovviamente.
Al miele e all'apicoltura è dedicato il corso che l'assessorato all'agricoltura della Comunità montana Alta Valmarecchia sta per proporre a chi per diletto, o per esperienza già avviata, abbia intenzione di addentrarsi per la prima volta o in maniera più approfondita nei segreti della produzione del gustoso prodotto.
Un corso per esperti e per dilettanti, che ha l'obiettivo di dare impulso a una pratica finora diffusa in maniera per così dire spontanea e forse un poco nell'ombra rispetto alla produzione di altri prodotti tipici che contraddistinguono i territori della Valmarecchia.
Perché non trasformare anche la produzione del miele in una produzione di nicchia, con una propria riconoscibilità? Un po' questa, oltre alla necessità di creare una rete di controllo e valorizzazione a salvaguardia delle esperienze già avviate, l'idea da cui è partito l'assessore all'agricoltura della Comunità montana Calliope Fabbri che ha appunto inteso mettere a punto un vero e proprio corso di apicoltura, suddiviso in due percorsi: esperti, e dilettanti.
La presentazione del corso, per tutti coloro che siano interessati a partecipare (ed è assolutamente gratuito) è prevista per il 14 giugno, a Pennabilli, nel laboratorio dell'apicoltore Giuliano Pula, un vero e proprio veterano di questa attività che si caratterizza per l'essere un mix di hobby e mestiere.
All'incontro (dalle ore 16 alle 19) di presentazione del corso parteciperanno apicoltori della Carpegna e della Valmarecchia.
Il corso sarà poi diviso in tre giornate dedicate ai principianti (dalle ore 9 alle 12 delle giornate del 20, 21 e 22 giugno) e agli esperti (dal 18 al 20 luglio).
In qualità di docente è stato chiamato un esperto in materia originario di Sansepolcro, Marco Valentini. Inoltre, sono previste due giornate, quella del 27 luglio e quella del 12 ottobre, dedicate alla lotta alla varroa, un terribile parassita molto dannoso per gli allevamenti di api.
"In effetti - spiega l'assessore Fabbri, che di mestiere è tra l'altro veterinario - c'è un'esigenza forte ad attivare azioni comuni nell'affrontare le malattie gravi che colpiscono l'apicoltura. Mi riferisco ad esempio alla peste americana che se non viene combattuta nella maniera adeguata, e spesso non lo è, determina una situazione esplosiva, perché si propaga attraverso il miele". "La mia intenzione - prosegue Fabbri - sarebbe quella di studiare la possibilità di prevedere incentivi per gli apicoltori che per debellare questa malattia devono sterminare completamente tutto ciò con cui è venuta a contatto. In questo mondo si potrebbe evitare il ricorso a comportamenti a volte disinvolti".