|  | dai Canti di Castelvecchio da   The hammerless gun , vv. 27-46
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LA PANIA
 O monte, che regni tra il fumo
del nembo, e tra il lume degli astri,
 tu nutri nei poggi il profumo
 di timi, di mente e mentastri.                                      
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 Tu pascoli le api, o gigante: 
tu meni nei borri profondi
 la piccola greggia ronzante.
 Sei grande, sei forte: e dai cavi
tuoi massi tu gemi, tu grondi                                     
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 del limpido flutto dei favi.
 Sei buono tu, grande tra i grandi: 
né spregi la nera capanna.
 Al pio boscaiolo tu mandi
 sovente la ricca tua manna.                                         
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 Gli mandi un tuo sciame, che scende
giù giù per la valle remota,
 qual tremulo nuvolo, e splende.
 Lo segue un tumulto canoro;
ché timpani, cembali, crotali                                       
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 chiamano il nuvolo d’oro.
 […]
 da L’ora
di Barga, vv. 7-12
 […]
Tu dici, E’ l’ora, tu dici, E’ tardi,
 voce che cadi blanda dal cielo.
 Ma un poco ancora lascia che guardi
 l’albero, il ragno, l’ape, lo stelo,                               
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 cose che han molti secoli o un anno
 o un’ora, e quelle nubi che vanno.
 […]
 
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