Il feromone della covata regola le attività di bottinamento del polline
di TANYA PANKIW
daEcon. Entomol. 97(3): 748Ð751 and Journal of Insect Behavior
E’ noto che l’ambiente risulta determinante per ciò che riguarda le capacità di bottinamento della singola ape e di conseguenza della famiglia intera (Dreller and Page 1999).
All’interno del nido le api sanno gestire le necessità valutando la quantità di polline stoccata nei favi e la quantità di covata presente. La quantità di polline stoccato è regolata dalla sensazione di necessità della covata:l’attività di raccolta diminuisce se vi è eccesso fino a quando l’eccesso non viene consumato(Barker 1971, Free and Williams 1971, Moeller 1972, Fewell and Winston 1992). Aumentando la quantità di larve presenti nella famiglia aumenta anche l’ attività di bottinamento.
E’ stato chiaramente dimostrato che i feromoni della covata attivano il comportamento di bottinamento di polline. (Pankiw et al. 1998, Pankiw and Page 2001, Pankiw and Rubink 2002).
Una sufficiente quantità di feromone naturale o miscela sintetica di feromone della covata, posto su un vetrino all’interno della famiglia produce un significativo aumento nel numero delle bottinatrici di polline. (Pankiw et al. 1998, Pankiw and Page 2001, Pankiw and Rubink 2002).
Queste prove hanno dimostrato che sul vetrino il feromone della covata viene rimosso o si degrada in circa 4 ore.Dopo di che la famiglia ritorna al numero di bottinatrici di polline che aveva prima dell’introduzione del feromone.
In piccole famiglie il supplemento di feromone ha prodotto aumento del numero di bottinatrici di polline del 150% (Pankiw et al. 1998). Ciò è dovuto al reclutamento di giovani api “ di riserva” ancora inattive all’interno dell’alveare , che cominciano a bottinare per rispondere alle accresciute esigenze.(T.Pankiw).
Nel 2001 è stata realizzata una prova per verificare l’influenza dell’aggiunta di feromone sintetico della covata,disposto su vetrino in assenza di dispositivo di lento rilascio, in famiglie poste ad impollinare zucchini e cocomeri.
La prova è stata condotta in Texas,all’inizio di novembre con temperature massime di 20/22°C. L’aggiunta di feromone sintetico consisteva in 2000 larve equivalenti. Dopo un ora è stato valutato l’aumento di raccolta di polline procapite fra bottinatrici delle famiglie in test e di quelle senza aggiunta di feromone. L’aggiunta del feromone sintetico ha portato ad un aumento di circa il 30% della quantità di polline raccolto dalle bottinatrici degli alveari con feromone aggiunto. E’ inoltre risultato aumentare significativamente il numero delle bottinatrici di polline rispetto al totale delle bottinatrici ( più bottinatrici si preoccupano di bottinare anche polline).
Le famiglie con supplemento di polline aggiunto hanno anche raccolto una quantità di polline maggiore dalle colture da impollinare rispetto alle famiglie di controllo. Per questo comportamento sono stati proposti diversi tipi di spiegazione.
L’aggiunta di feromone sintetico aumenta significativamente l’attività di impollinazione in un periodo di scarsa attività delle api con particolare interesse da parte delle api rispetto ale fioriture alternative .
Il polline è la sola fonte di proteine delle api ( ed in pratica il materiale da costruzione dei corpi delle api nascenti,è dunque di polline che la famiglia ha necessità per svilupparsi numericamente).
Le larve lo consumano in quantità molto maggiore rispetto alle api adulte.
In questo studio è stata misurata la velocità di ritorno delle bottinatrici , in alveari test supplementati con feromone sintetico . Rispetto al controllo il trattato con feromone ha fatto registrare una maggior velocità di raccolta delle bottinatrici di polline.
Il raccolto viene effettuato nel 72% del tempo necessario alle bottinatrici di alveari non supplementati. E’ stato testato l’effetto a lungo termine dell’aggiunta di feromone sintetico sullo sviluppo delle famiglie considerando innanzitutto che il feromone ha effetto sulle nutrici . La ghiandola ipofaringea delle nutrici è in questa età , dai 5 ai 15 giorni (Winston 1987) particolarmente sviluppata proprio perchè deputata alla produzione del cibo per le larve.Le nutrici trasformano il polline in una secrezione adatta al nutrimento delle larve. Il feromone ha effetto sulla quantità di proteine presenti nela ghiandola (Mohammedi et al. 1996), ma molto dipende dal tipo di dieta della nutrice.
Per la prova, replicata 6 volte sono state realizzate piccole famiglie di 5000 api ,senza covata e con identica quantità di polline e miele. Nelle famiglie sono state inserite regine sorelle . Le famiglie test hanno ricevuto 2000 larve equivalenti di feromone sintetico al giorno per 28 giorni. Le colonie con feromone hanno mostrato un numero significativamente maggiore di bottinatrici di polline .Le stesse hanno mostrato un raccolto significativamente maggiore. Famiglie con feromone e senza hanno mostrato analoga quantità di feromone stoccato nei favi. Le famiglie con feromone aggiunto hanno mostrato una quantità significativamente maggiore di covata. Tutto ciò fa concludere che il maggiore raccolto di polline viene direttamente trasferito in un maggiore allevamento di covata.
Dunque la somministrazione di feromone sintetico a lungo termine porta sia ad una maggiore quantità di proteine nella ghiandola ipofaringea ( il che può portare ad una miglior nutrizione delle larve con migliore difesa immunitaria) che ad una maggiore quantità di covata allevata ( con una evidente maggior stimolazione alla deposizione da parte della regina).

a cura di Savorelli Gianni
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