[Pseudoanacreonte], Odi  XXXIII
 

        Eros un giorno non vide un’ape fra le rose, e fu punto al dito.
    Strillò, sbattè le mani, volò di corsa dalla bella Citerea e disse:
    “Ahi, mamma! Io sto per morire! Un piccolo drago con le ali mi ha
    ferito: lo chiamano ape, i contadini!”.
    E lei rispose: “Se il pungiglione di un’ape ti fa tanto male, quanto pensi
    Che soffrano, Eros, quelli che tu ferisci?”.
 

            [Pseudoteocrito], Idilli  

         XIX  Il ladro di miele

      Un giorno Eros il ladro venne punto da un’ape mentre rubava il miele
     all’alveare. Gli pizzicò un dito e lui, per il dolore, ci soffiò sopra,
     battè i piedi per terra, saltellò, fece vedere il suo male ad Afrodite.
     “Così piccola è un’ape” si lamentava “e che ferite fa!”,
     E la madre ridendo: “E tu? Non sei forse anche tu come le api?
     Guarda come sei piccolo e che ferite fai!”.