Sperimentazione del fustino


Ad ottobre 2004, abbiamo avuto la possibilità di sperimentare direttamente la praticità e la funzionalità del nostro fustino. Un collega apicoltore era stato contattato da un custode di una casa isolata in collina, per catturare uno sciame d’api che aveva costruito i propri favi tra le ante ed i vetri di una finestra. A sua volta il collega mi aveva contattato per chiedere se potevo aiutarlo nella difficile operazione di cattura. Ovviamente ho colto l’occasione per sperimentare l’invenzione e una volta entrati nella casa in mezzo ai boschi, quello che ci si presentò alla vista fu questo:

Si trattava di uno sciame di grosse dimensioni che probabilmente era entrato dall’esterno attraverso un buco trovato in un’anta. La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di aprire una finestra in vetro dall’interno della casa e cominciare l’aspirazione e rimozione dei primi favi. Successivamente siamo riusciti ad aprire la prima anta e far entrare più luce all’interno della stanza. Sebbene fossimo in posizione scomoda, siamo riusciti a notare che le api avevano fissato i favi solo ad un vetro della finestra interna senza fissarli all’anta in legno. Così, dopo aver aspirato altre api e rimosso con un ferro la propolis che bloccava i ganci, siamo riusciti ad aprire anche la seconda anta. Con l’apertura della seconda anta, abbiamo deciso di uscire all’esterno ed aspirare più comodamente lo sciame.

 

Ormai il lavoro più difficile era fatto. Ora, in posizione non più scomoda, potevamo aspirare le api tra i favi e rimuovere gli stessi con estrema facilità. Considerando anche la tarda stagione e la completa mancanza di covata nei favi, non abbiamo ritenuto necessario intelaiarli. Li abbiamo semplicemente raccolti in un secchio e portati via.

Dalle fotografie si può notare come per l’operazione non sia stato necessario l’utilizzo di fumo, né di maschere, né di guanti. Le api non erano infastidite dal rumore del motorino e sono rimaste mansuete. I pizzicotti all’attivo sono stati soltanto 1 dovuto ad un’ape che inavvertitamente è stata schiacciata con una mano.

Il trasporto dello sciame, si è svolto senza problemi così come il travaso nell’arnia. A completare il successo dell’operazione, sono stati i risultati di un accurato controllo e conteggio delle api morte nel sacco. È stata riscontrata una mortalità irrilevante che non ha superato le dieci unità. Tale mortalità, non necessariamente è dovuta all’aspirazione, ma probabilmente alle api schiacciate durante la rimozione dei favi.

Severino Bertini severino.bertini@tin.it