Come ogni film colossal che si rispetti anche noi per l'interessante argomento propoli abbiamo stabilito di proiettarne le prerogative chimiche in tre tempi. Il primo, già qui in sequenza, testo o fac-simile da consegnare come dépliant a fruitori intelligenti. Seguirà il secondo tempo in "altro periodo" sia pure sempre su Apicoltura on line: "Come raccolgo la propoli con reti zanzariere al posto del coprinido-soffitto" e terzo, ultima proiezione: " Come realizzare la soluzione alcoolica, modalità, dosi".

 

La Propoli:

è un materiale resinoso igienizzante. Viene raccolto soprattutto 1) sulle gemme, ------>
ma anche su 2) talune scorze, 3) su ferite vegetali, già incerottate o in via di esserlo dalle stesse piante. Pur se solo poche volonterose api si sobbarcano a simile fatica esterna le colleghe di casa sono molto affezionate al prodotto, da millenni loro naturale ricercata farmacia.

Arricchita, elaborata dalle api sempre questa resina viene a sua volta sottratta dagli spazi interstiziali di leggére reti zanzariere, collocate (luglio-agosto) in sostituzione al soffitto della camera matrimoniale della Regina, di solito ermeticamente chiuso ed oscuro, e che le api, infastidite da simile doloso indiscreto scoperchiamento da parte dell'apicoltore, decidono di tappare in maniera certosina. Finita l'opera restauratrice, l'apicoltore, purtroppo, ruba loro quel materiale prezioso.

Come si sa la Propoli può venire offerta in gocce, o allo stato grezzo.

Propoli in gocce (nel classico boccettino).

Pur chiedendo consiglio al proprio medico si sappia che la propoli pulita, in scaglie o in gocce, è utilizzata per problemi della bocca: piccole infezioni gengivali, mal di gola. Secondo il prof. Pecchiai dell'Università pediatrica milanese procura un reale lieve effetto analgesico nel mal di denti in fase iniziale con risultati superiori alla notoria Novocaina.

Nei periodi invernali, a grande umidità, in ambienti cittadini ad aria fortemente inquinata, si può usufruirne già quando si sta bene, in maniera preventiva.

Posologia: una sola volta al giorno dieci gocce nelle modalità classiche delle zollette di zucchero, mollica di pane, su cucchiaino di miele o in tanta acqua quanto un ditale per cucire, in un pò di latte, in una garza arrotolata imbibita di gocce da inserire nelle coane nasali. Solo per gli abituali incoscienti bevitori di grappa è tollerato il pericoloso autodistruggente trangugio diretto. Se non si conoscono personali reazioni alla propoli è meglio partire con metà delle gocce indicate.

Altre modalità.

In greco g a r g a r i s m o s , gargarismòs, indica gola, sorso. Si tratta di terapia locale, a capo ripiegato in cui si fa gorgogliare un liquido specifico per lenire disturbi faringei.

In mezzo bicchiere d'acqua, con un cucchiaio, per gargarismo gorgogliante si agitino, dunque, una quindicina di gocce.

Non ci si deve impressionare. Il liquido frullato assumerà un colorito bianco giallastro. Omettendo il gargarismo può fungere da acqua dentifricia per dopo i pasti, prevenzione della carie, affezioni varie già citate del cavo orale (gengiviti, stomatiti (dal greco stoma=bocca). Questo tipo di collutorio (lat. collùere=sciacquare) ridona anche un accattivante gradevole alito; se eventualmente trangugiato, secondo dati esperienziali, migliora la secrezione dei succhi gastrici.

Prima lo sciàcquo e dopo il dentifricio

Dopo ogni lezione di nuoto un incaricato con pompa d'acqua a pressione lava le mattonelle della piscina. Finito di mangiare, anche a base di lingue di canarini, la bocca resta microbicamente un raffinato "immondezzaio". Il collutorio (errato scrivere colluttorio!) con acqua e gocce di propoli diventa un utilissimo pratico operatore ecologico, ma data la propensione della propoli, anche quella collutoria, di ingiallire parzialmente ciò che incontra, per i belli di professione, resta obbligatorio il dentifricio, dopo gli sciacqui e non prima.

Tra i due (Propoli e Miele) da anni c'è del tenero..

Gocce di propoli su zollette di zucchero, in un cucchiaino di miele, o quanto meno in un cucchiaino d'acqua?

Qualche tentativo di riflessione alchimistica. Versare le gocce di alcool su un supporto alimentare serve anzitutto a difendere le delicatissime mucose da possibili bruciature alcooliche o termiche. Un cucchiaino di zucchero o di miele, tre dita di latte, attenuano senza sconvolgere chimicamente l'amaro della propoli. Va precisato che meno liquidi si aggiungono alla propoli meglio è. Vale anche qui la legge di un buon Bardolino o Barbera. Se li si annega in un litro d'acqua diventano semplici vinelli.

"Occorre che io scappi subito, pena l'essere ucciso. Si è già fatta sentire l'allodola dell'alba- diceva Romeo ... "No! Ti puoi fermare ancora perchè chi ha cantato è soltanto l'usignolo notturno "-rispondeva Giulietta..

Bisogna, cioè, trovare per le gocce di propoli qualche modalità che le faccia sostare in loco più che si può.

L'eccessiva acqua torrenzializza subito le gocce di propoli verso l'esofago e rischia di lasciare in bocca solo il profumo del suo passaggio. Microrganismi presenti nel cavo orale (lat. os, oris=bocca), fermentando facilmente gli zuccheri, determinano la formazione di acidi capaci di intaccare la superficie dei denti con lesione cariosa. Un'opportuna ed immediata pulizia dei denti riduce già questo pericolo di carie... A ciò va aggiunto il fatto che il miele ha un tempo di assorbimento inferiore a quello del saccarosio-zaccarosio, popolarmente meglio conosciuto come zucchero. Potendo e pur stimandolo, quindi, è meglio evitare quest'ultimo.

Il miele oltre la rapidità di assimilazione, attenua, anche arricchendo, l'amarezza resinosa della propoli.

( Ci sono dei favi-materassini verticali delle api con 4.500 esagoni-culle per ogni facciata (incredibile!), con api in attesa di nascere. Ebbene le loro cellette vengono rinforzate-igienizzate con la nostra descritta resina-propoli..)

In sintesi.

Come apicoltore non posso dare la mia preferenza che al miscelare miele alle gocce di propoli. Aggiungere dei profumi, lavanda, menta piperita, ecc,... pure estratti con alcool puro, per rendere la propoli più appetibile? Non so rispondere, ma penso che i profumi citati potrebbero risultare gradevoli soltanto per l'olfatto. La propoli, forse, rischierebbe di diventare ancora più amara.

Ma perché non fidarsi dei gusti delle stesse api che rinforzano-tengono sane con della propoli le loro migliaia di cellette ripiene di miele o di pannolini port-enfat (esuvie) di innumerevoli nasciture?

Propoli scura che quando un favo materassino verticale di cera bianca è nuovo di zecca la si può facilmente intravedere controluce, annusandone perfino il profumo?

Gocce di propoli su miele, quindi, sono di casa. E questo in alcuni reperti già da centoventi milioni di anni. Perbacco!

Se all'attività antibatterica dei flavonoidi della propoli aggiungiamo anche quella del miele, non è tanto meglio?

Tra i 181 inquilini residenti nel condominio del miele segnalati dalla commissione "vigili urbani"della gascromatografia c'è anche un signore di nome Gluco ossidàsi, di professione enzima (un trita molecole perchè i cibi possano essere assorbiti), padre di due stupendi ragazzi, il giovane intraprendente Acido gluconico e la solerte crocerossina Perossido di idrogeno che la nonna, per non perdere la dentiera ogni volta, chiama semplicemente "Acqua ossigenata".

Propoli, miele, acqua ossigenata. Che bella mini farmacia!

Propoli grezza, in scaglie.

Dopo previa sosta in freezer, che la renderà fragilissima, si può facilmente spezzettare la propoli raccolta racchiudendola in un doppio sacchetto trasparente e martellinandola lievemente tramite contundenti legnosi.

Il contenitore della Propoli non va lasciato in ambienti caldi perchè il prodotto si incollerebbe al fondo del recipiente dal quale, però, riusciremo a tenerlo staccato immettendovelo in un suo proprio distinto sacchettino.

Personalmente ho l'abitudine di scrivere sulle casette d'api il nome di un fiore, quello dei nipotini, delle amiche che stimo, di personaggi eroici del melodramma

Ho un' arnia dedicata all' Aida verdiana.

(Un pò di trama per coltivare la fantasia? Se ricordo bene Radames compie un imperdonabile delitto morale nell' essersi innamorato di Aida, la figlia del nemico che era stato battuto in guerra. Il "clero" del tempo come quelli di Butterfly, lo condannano a morte: essere sepolto vivo sotto il coperchio pesantissimo di una pietra tombale. Aida intuendo tragicamente in precedenza il tutto, già il giorno prima si nasconde là sotto. Quando Radames è ormai rassegnato a morire si sente chiamare ed abbracciare. I due innammorati moriranno assieme.. Struggente è la musica di addio alla vita dei due.)

Come copritetto della camera dell'arnia di "Aida", qui, invece, di una una "pietra tombale"è solo stesa una leggerissima zanzariera sopra alle innamorate dei fiori, della propoli, che non sopportano di vedere direttamente il cielo, di constatare cioè di avere una casetta scoperchiata, esposta alle varie intemperie e che bisogna quindi assolutamente otturare. Notare come la precedente zanzariera della foto, lateralmente, sui bordi, sia già stata "incollata" già quasi per intero.

Propoli grezza

Per chi preferisce il tipo di propoli grezza in pallottoline, pezzetti vari, perché resta effettivamente più tempo in bocca sulla parte dolorante, va preventivamente ricordato che la propoli non deve essere mai masticata.

Inchioderebbe anche i denti della comare più bisbetica, tanto più se allegra, anche se shakespeariana comare di Windsor... Va solo tenuta in bocca, per un'ottima insalivazione.

Ruminandola nella mezz'ora quotidiana di traffico cittadino e semaforico che ci porta al lavoro fungerà da antistress.. e soprattutto regalerà una reale piacevole sensazione di pulizia dentale orale.

Tempo minimo di insalivazione:

venti minuti.

Quando la lingua incomincia a pizzicare bisogna resistere. E' allora che il prodotto libera i suoi utili flavonoidi inibitori di bacilli.

Allorchè diventa poltiglia va rimossa dal cavo orale altrimenti si appallottolerà alle gengive. (Per liberarsi, tuttavia, finora nessuno ha mai dovuto finire al pronto soccorso!)

Non impressionarsi: la resina grezza è di gusto pessimo. Rivela un odore forte, tipico di resine precedentemente rinchiuse e portate allo scoperto, però.." nonostante" tutto gli effetti sono buoni, positivi, incoraggianti.

(L'Università di Entomologia-Apicoltura torinese ha una diapositiva con un' ape che sta stendendo il loro" spic-span", la sanitaria resina per tenere sano l'estesissimo pavimento in rete di casa, il tetto-soffitto, i dieci-dodici supporti in legno dei favi cerei)

Oltre il pioppo, il pruno, citati, ecco altre amate vegetali farmacie delle api: l'ippocastano, il salicone, le conifere (Picea-pino pungens-pungente glauca-splendente), e la notoria quercia

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Propoli per uso agricolo?
50g di soluzione alcoolica+50g di soluzione idrica/hl (+250-300 g di zolfo)
Soluzione alcoolica: propoli finemente macinata in rapporto 1 a 3 in alcool 95° per 15 giorni agitare giornalmente, il XVI giorno mettere in frigo poi filtrare con carta filtro.
Soluzione acquosa: propoli finemente macinata in rapporto di 15 a 85 in acqua per 15 giorni agitare giornalmente (per favorire la soluzione aggiungere albume d'uovo o lecitina di soja 1 g).

Viva la farmacia delle api!

Bibliografia.

Poinar, G., jr.1994. Bees in fossilized resin. Bee World .

Poinar G. Abeilles dans la résine fossilifiée. Bee Wordl 1994.

Poinar G. Vie dans l'ambre. 1992.

Southwick E. American Bee Journal, n. 1-1995.

Revue internationale Nature et le Monde 02\ 06\95 et 28\07\95\

Parmi les defenses: la Propolis par Roger Morse. New Zealand Beekeeper, avril 1996
L'Abeille de France. Avril 1996 :Abeilles préhistoriques. Konig. B., Dustmann, J. H. (1988).

Bausharze, Bienen und antivirale Chemoteherapie. Naturwissensch. Rundschau 41, 43-53

Enciclopedia Curcio, 1973

Foto Trincaro (ape su gemma di resina)

Apicoltura PERCELSI RODOLFO
Percelsi Rodolfo. Via Po, 83. La Loggia (To). Tel.0119627976 Modem fax-con preavviso; e-mail adolfope@tin.it