"Spazio d’api antivarroa"- secondo Francesco Mussi
1^parte

Esiste in ogni famiglia d’api ( anche in quelle degli sciami selvatici) una distanza di 9 millimetri tra un favo e l’altro ( una specie di brefotrofio- nursery, piazzata, però, dalle api in verticale); distanza intercapedine, intasata letteralmente da centinaia e centinaia di api, - che fanno sì che le pur velocissime acrobate varroe, esploratrici come scimmie, di tutti i rami-, di ogni parte-tergiti( tergum= dorso latino,-singoli segmenti dorsali).. del corpo delle api ; in questo spazio di 9 millimetri ci sono , cioè, varroe pronte a saltare sul sellino di un’altra ape percepita olfattivamente come tale e soprattutto addetta come al reparto maternità del quale le varroe stesse vogliono usufruire facendovisi ricoverare, però, solo poche ore prima che la celletta sia chiusa, prima che la clinica chiuda il cancello addirittura con un oblò stile sottomarino ( leggi opercolatura, latino operculum= un coperchio, una cuffietta da notte della nonna come quella che Mimì "la fraschetta" moribonda, intese lasciare all’amica bohémienne( pucciniana) Musetta..; )..

Altro esempio didattico immaginifico. Semi sportivo

-Va sempre tesa una rete elastica, robustissima per gli acrobati circensi del doppio salto mortale da un trapezio dondolante, rete che fa sì che non ci siano più cadute mortali tra gli addetti ai lavori, ma solo rarissime loro ammaccature

La distanza di 9 millimetri tra un favo e l’altro, che noi apicoltori oggi come oggi, giustamente accettiamo, impedisce, tuttavia, che le varroe ,disarcionate in qualsiasi modo dal corpo delle api su cui hanno deciso di bivaccare pungendole di frodo anche 20 volte al giorno. ; tutto ciò impedisce che le varroe finiscano sul parterre del circo, sulla rete antivarroa e ,così, direttamente al suolo senza più possibilità di risalita.

Se, invece dei 9 millimetri, costringiamo le varroe a muoversi su una parete a strapiombo- in una intercapedine larga ben due centimetri, ogni minimo scivolone della varroa, più difficilmente, troverà appigli, spuntoni di roccia che la trattengano dal non precipitare.

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Preferisco parlare di centimetri..

Ricorrerò, c’est à dire, ad un’altra banalità didattica che, forse tale non sarà per molti..

Invece di dissertare di millimetri segnalerò i dati solo in centimetri.

In alcune foto il calibro misuratore servirà comunque sempre, per chi lo voglia, a scegliere ugualmente il sistema millimetrico....

Dati generali falegnameristici o meno

Considerando le pareti dell’arnia nel loro spessore, ancora come quelle di cm 2,50 cm

Le loro misure periferiche risulteranno 50 cm x50 cm; quelle interne: 45 cm x 45 cm di larghezza-profondità e 33 cm-(circa)- in altezza.
Per l’altezza ometto, volutamente, di conteggiare i vari cm del supporto fondo.. . 
Presupposto mio è pure che ognuno noi abbia i classici standardizzati telai di 2 cm e mezzo (2 cm e 50) di larghezza la cui distanza dal centro al bordo sia di 1,25 cm in entrambe le direzioni.
Nello specifico ( tento di ricordare )..
L’arnia, chiamata popolarmente "da dodici," nel nido-covata conterrà.. dodici telai..; la stessa arnia, nel mielario, ospiterà undici favetti..

"Il reggiseno-diceva una simpatica ragazza- è un aggeggio inventato perché tutto resti fermo mentre le donne giovani saltano..!"Perché i favi popolatissimi di api di una casetta che debba essere spostata, non facciano la stessa fine dei birilli che precipitano gli uni sopra agli altri., sono pure stati inventati dei distanziatori, delle reggette, una specie di plurimi frigidi reggiseni che tengano ferreamente bloccati i telai dove sono stati sistemati.

Differenza tra reggette distanziatrici

Le reggette distanziatrici- i reggi telai - per favi da nido sono di un 1 cm,1 millimetro; quelle per telai-favetti da mielario supportano mezzo centimetro in più ( 1 cm e 50, un centimetro e mezzo..);

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Barricate di propoli o ponticelli di cera a seconda di spazi inferiori o superiori ai 9 mm..


 

Le api propolizzano piccoli spazi,

( come raccogliere la propoli)..

http://apicolturaonline.it/percels6.htm (come raccogliere la propoli ..)

http://apicolturaonline.it/percels6a.htm ( rete per propoli-foto in sequenza)

http://apicolturaonline.it/percels5.htm (cos’è la propoli )

http://apicolturaonline.it/percels7.htm (soluzione "alcoolica" ricetta per ragazzi

Se la distanza tra la fine telaio e la parete (anteriore-posteriore dell’arnia) è meno di 9 millimetri, le api ergeranno delle "barricate" , come le ha icasticamente ( greco: e i k o n , eikon=immagine) definite Lorenzo T.

Distanze superiori ai 9 millimetri inducono le api non a fare barricate di propoli ma a portare a termine ponticelli di cera.. o addirittura iniziali nuovi favi- bellissime grandi foglie ceree tipo Ampelopsis quinquefolia= il rampicante vite canadese a cinque foglie che le api stesse distanzieranno dalla vicina parete , quando basta, in maniera architettonica da far restare senza fiato chi le osservi....

Ne approfitto per ricordare anche che.

Se il distanziatore non permettesse alle api anche di passare comodamente sotto il tettuccio rialzato degli stessi telai appoggiati sulle reggette, le api li propolizzeranno-incollandoli alla mensola sottostante procurando difficoltà per le future estrazioni .

 Che il distanziatore, quindi, debba essere rialzato quanto basta dalla mensola lignea , oltre evitare le barricate di propoli, va esigito soprattutto per la salvaguardia della vita stessa delle api .. Se ciò non si verificasse, quando l’operatore ridepone il favo ispezionato, rischierà di schiacciare l’ape o altre sue colleghe, che stessero transitando sotto a quei romantici traditori sottoponticelli

 

Dato storico.

Intendete questo sostantivo di pastore come reverendo e non allevatore di pecore

-Non è stato il "pastore" battista protestante (Lorenzo Lorraine Langstroth"(1810-1895) ad intuire il giusto insostituibile spazio d’api

Langstroth ne è stato solo lo sponsor, il grande divulgatore.. (The Hive and the Honey Bee-The World’s Beeking-Past and Present)..

Questo spazio d’ape, classico notorio, "Langstroth"" dei 9 mm dovrà essere tenuto presente già per la distanza del primo favo a parete, destra o sinistra, che sia.

Invece

Per la distanza tra favo e favo suggerita da Mussi, gli spazi soliti dovranno essere diversificati..

In pratica.

( finalmente) su cui potremo riflettere e che ci è stato anticipato, per primo, da Lubiana, dal prof..Omallini. Un grazie pubblico ufficiale ..

--la ''soluzione''antivarroa e' lo spazio d’api, il bee-space Mussi, distanza centro tra telai di covata 43-46 millimetri(giacomo omallini)

Al riguardo un’ ulteriore esplicita dovuta riconoscenza a Lino D.M. , che mi ha fatto pervenire ben sette pagine sul metodo; a Simone P., a Silvio V., a S. Vincenzo per il comunicato stampa di Apitalia., a Nicola D. sia pure per le sue giuste perplessità

  

Parlando di centro favo, Mussi intende riferirsi al punto-mezzeria del telaio da dove aggiungiamo noi verrà fatto partire con una mini striscia di cera che sarà ultimata interamente dalle api

http://www.apicolturaonline.favinatura1.htm; http://www.apicoltuaonline.it/favinatura2.htm

Oppure, sempre circa il centro favo si intenderà la stessa mezzeria dove verrà innestato il foglio cereo già prestampato; partendo dal centro, di questi cm 2,50 di larghezza del telaio, , la sua metà, sarà di 1 cm , 25 (la somma del totale 1,25+1,25 darà i 2, 50 centimetri reali.

Primo momento relax.

Nel gioco delle bocce si chiama acchito l’azione del mettere il pallino nella posizione adatta ; nel biliardo, acchito ,è invece la prima mossa svantaggiosa per l’avversario.. ( Vedi acchitare dal francese..),

Ci sono, purtroppo in circolazione ,anche telai con 27 mm di larghezza

Anche se è preciso ed utile da conoscere per chi si fosse costruito artigianalmente telai inferiori o superiori ai cm 2,50, o avesse acquistato quelli citati sopra, comunque va detto con sincerità, che il testo"distanza centro tra telai di covata 45 millimetri" dello spazio Mussi è una proposizione che già d’acchito, , come nel biliardo, mette analogamente subito in difficoltà, svantaggia di certo il lettore

E’ un concetto riassuntivo, infatti, che sembra uscito dalla bocca di qualche maga , sibilla cumana

Un primo fax inviato, però, pure tempestivamente da Vincenzo S. e, per fortuna già più esteso del referto della Sibilla, specificava meglio il tutto.

"Il principio dello spazio d’api, distanza centro tra i favi di covata..è di una singolare semplicità: nel rispetto di un preciso spazio tra i favi costruiti dalle api, che va inteso come 'spazio vitale' e che ha la misura ideale di cm 4,5 (n.d.r.);secondo i calcoli dello scopritore, il terribile acaro-killer 'Varroa destructor', che ha finora falcidiato nel mondo milioni di alveari,verrà eliminato direttamente dalle api e nel giro di pochi mesi. Da posta elettronica: federapi@tin.it

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Peana, ottimismo esagerato in questo proclama ?

Ci sono stati, in realtà, servizi giornalistici da Lubiana a firma di precise persone che al riguardo, vedi la rivista Lapis ma non intesa come redazione, che su questo spazio d’api non si sono degnati di accennarvi nemmeno con una riga..

Anzi. Mi risulta da confidenze intime, quasi da servizi segreti, che alcuni giovani "luminari di Università", per paura di esser coinvolti- come -supporters- di questa scoperta, abbiano nascosto il tesserino d’ingresso, nonostante fosse obbligatoria la sua esposizione per l’individuazione e la provenienza immediata delle persone..

Chi ha ragione o torto?

Io, per ora, a questa decisione basata su un giudizio negativo anticipato a priori, non parteggio.

Voglio provare prima il tutto. Costa poco tra l’altro farlo. Si tratta di posizionare con solo raddoppio di spazio i normali favi di covata....Se questo sistema "slittino lasciato in pendenza su ghiaccio, per nulla liposolubile " funzionerà , so già di rendere- anticipare alle amiche api, un grande silente affettuoso servigio sanitario naturale.

Lasciando ora stare tutte le altre giuste specificazioni dei testi ufficiali che però invito a leggere solo alla fine, ( chi farà il contrario: peggio per lui!) riassumo ciò che ritengo di aver capito e tentato di praticare sia pure per due mesi e mezzo: settembre ottobre, fino al quindici novembre..):

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Per combattere naturalmente la varroa ,dalle nostre deduzioni finali dell'apicoltore lo spazio ideale diviene 2 cm, quello e soltanto quello che deve risultare tra il bordo di un favo presidiato dalle api, al favo limitrofo

Tecnicamente cosa fare e come 

Dicevamo già che le reggette distanziatrici dell’arnia da dodici", nel nido, sono di 1 cm, quelle distanziatrici da mielario di 1 cm e mezzo (1,50)

Le "reggette"-distanze, proposte da Mussi tra bordo telaio e quello successivo , saranno quindi di 2 centimetri

Una prima soluzione

 

Alla visita post invernale quando si sostituirà sanitariamente l’arnia offrendone alle api una perfettamente asciutta, appena passata alla fiamma del cannello a gas,in quella occasione si potranno togliere le reggette con la distanza di un centimetro ora diventata inadeguata..

Per l’apicoltore " stanziale", che resta fermo sul posto; che non ha di problemi di sbandamenti ondulatori per trasporti in salita o in curve ad U, con un attrezzo fine e leggero, con manico in gomma , potrà incunearsi , con questo silenzioso scalpello, dietro alle reggette distanziatrici.. per staccarle-divellerle ( non è difficile.J )

 Sopra si è parlato "di centro favo": Cosa c’entrano quindi solo i bordi ?

Esatto!. Una spiegazione è dovuta

Come siamo arrivati ai soli 2 centimetri?

Il signor Mussi propone per l’ ape ligustica la distanza ottimale da centro a centro: i 4 cm,5. (45 mm) .OK

Semplificando e volendoci soffermare-partire solo dai bordi e non dal centro dei favi in questione, omettendo cm 1,25 dell’uno ed 1,25 dell’altro, cm che sottrarremo dal totale cm 4,5 proposta da Mussi,, avremo il risultato : distanza cm 4,5. meno cm 1,25, meno 1,25= cm 2,00)

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Tutto qui.

Ciao e buon lavoro.
A seguire ciò che ho sperimentato in un mese e mezzo, da settembre ottobre fino al 15 novembre.
Ps
Nella traduzione inglese di "Bee space natural" questo natural è decisamente improprio;. non è per nulla naturale;: del resto nei testi stessi si parla della reazione delle api con ponticelli a questa situazione.: Forse sarebbe meglio tradurre " bee space tecnicien" ( strategico in italiano)

Adolfo Percelsi


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