Notiziario Dell'apicoltore martedì 15 aprile 2003 Associazione Regionale Apicoltori Lazio


IN DIFESA DELLA QUALITA' DEL MIELE

Negli ultimi anni, anche in apicoltura, si è fatto un ricorso smodato ai prodotti chimici per far fronte ai problemi sanitari che colpiscono gli alveari. Questa pericolosa strategia ci conduce sicuramente all'autodistruzione degli apiari e all'annullamento degli effetti degli stessi prodotti.

Per risolvere i problemi sanitari connessi all'apicoltura "molti" si aspettano che l'industria chimica crei un grande arsenale di prodotti chimici per combattere parassiti e malattie.

Sfortunatamente questi apicoltori sembra che non siano consapevoli delle conseguenze associate ad un uso prolungato della chimica.

Il risultato è che alla fine sia gli apicoltori sia le api risultano perdenti.

Ci deve essere un modo migliore per far fronte alle minacce contro l'apicoltura che non siano gli agenti chimici.

Bisogna legare la ricerca dell'utile alla responsabilità verso l'uomo e la natura.

RAZIONALIZZAZIONE DELLO SVILUPPO DEGLI APIARI

Aprile è un periodo abbastanza delicato perché si crea una sproporzione tra il numero di api adulte e la superficie occupata dalla covata e, in caso di ritorni di freddo, si possono presentare problemi che avranno grossi impatti sulle colonie. E' il momento di puntare ad avere il massimo della popolazione per le prossime fioriture.

L'apicoltore dovrà perciò impegnare il suo lavoro visitando gli alveari, cercando di individuare le "cause" che eventualmente potranno compromettere lo sviluppo futuro della colonia.

In caso di carenze di scorte provvedere con una nutrizione di "soccorso" a base di sciroppo da somministrare in giornate tiepide e assolate. Se si riscontrano problemi di orfanità o di regine fucaiole, occorre procedere con la riunione delle famiglie. Se si riscontrano problemi di scarsa popolosità e la famiglia è sana si potrà intervenire con una nutrizione stimolante. La regina sarà indotta a deporre più uova e la popolazione dell'alveare aumenterà. In questo periodo è facile individuare alcune malattie. La nosemiasi che tende a diminuire solo con l'aumento della temperatura. La covata calcificata che si evita restringendo il nido per non provocare dispersione di calore. Anche questa tende a scomparire con la bella stagione.

Attenti poi alla peste americana. La primavera è il periodo in cui più facilmente si potrà riscontrare perché il numero delle api adulte non è elevato. Guardando i favi è possibile riscontrare cellette anomali, che appaiono untuose, concave e sforacchiate, mentre all'interno le larve morte sono filanti e di color cioccolato. A questo punto rimarrà solo da bruciare favi e api, disinfettando a fondo l'arnia e le attrezzature. L'operato dell'apicoltore, fino alle fioriture di aprile, è cercare di assicurarsi un raccolto soddisfacente. Deve perciò aver cura di rendere uniformi le colonie, con la tecnica del livellamento delle famiglie, tenendo presente che uno sviluppo eccessivo le condurrebbe ad una probabile sciamatura.

CONTRIBUTI REGIONALI (REG.CE 1221/97) ANNO 2003

La Regione Lazio, con Decreto n° 105 del 14 febbraio 2003, ha approvato il programma finalizzato al miglio ramento della produzione e commercializzazione del miele. L'azione "A" prevede l'assistenza tecnica e la formazione professionale per gli apicoltori. L'azione "C" prevede interventi a favore della transumanza, con contributi massimo del 60% per l'acquisto di arnie, attrezzature e materiale diverso per il nomadismo. L'importo messo a disposizione per quest'ultima azione è di euro 180.000,00. Il contributo erogabile a favore di ciascun beneficiario è pari a euro 26,00 moltiplicato il numero degli alveari denunciati al 30 marzo del 2002, per un limite massimo di euro 7.750,00. La spesa massima riconosciuta è di euro 83,00 per arnia e di euro 2,00 per telaino. Possono usufruire dei contributi gli apicoltori che abbiano denunciato le api ai sensi della L. R. 75/88, avendo dichiarato di praticare il nomadismo, che siano iscritti alla Camera di Commercio e che siano in possesso del codice di allevamento. Le domande devono essere indirizzate o consegnate alle Aree Decentrate Agricoltura della provincia di appartenenza, entro il 28 aprile 2003,

COMITATO APISTICO VETERINARIO REGIONALE

Gli enormi impegni dell'A.R.A.L., attraverso numerosi interventi di sensibilizzazione a favore dei veterinari, sono stati premiati con la costituzione del "Comitato Apistico Veterinario Regionale". La nostra associazione si è sempre impegnata per una maggior attenzione verso l'apicoltura da parte dei Servizi Veterinari del Lazio. Ringraziamo perciò il dr. Stefano Saccares, promotore dell'iniziativa e che per anni ha contribuito allo sviluppo degli aspetti sanitari dell'apicoltura del Lazio e tutti gli altri che vi hanno aderito, dimostrando così una particolare attenzione per il settore dell'apicoltura.

- Il Comitato è una grande conquista e un enorme successo per lo studio dei problemi sanitari del settore apistico. Uno dei primi problemi affrontati dal Comitato e che sta portando a termine è l'aspetto igienico sanitario della smielatura per i piccoli apicoltori. Questi i nominativi dei componenti il Comitato. d.ssa Rita Marcianò della Regione Lazio, dr. Stefano Saccares e dr. Giovanni Formato dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e Toscana - sede di Roma, dr. Carlo Bernardi della A.S.L. di Pontinia, dr.Roberto Di Cioccio della A.S.L. di Frosinone, dr. Palmerino Masciotta della A.S.L. di Roma B e la d.ssa Paola Romagnoli della A.S.L. di Roma A, dr. Salvatore Umbaldo della A.S.L. di Cassino, dr. Aldo Volpe della A.S.L. di Colleferro e la d.ssa Tiziana Zottola della A.S.L. di Cisterna. A tutti buon lavoro, un ringraziamento e una devota riconoscenza da parte degli apicoltori del Lazio.

CONVEGNO DI APICOLTURA PRESSO L'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DI ROMA

Sabato 14. giugno, dalle ore 8.30 alle ore 17,30 e domenica 15, dalle ore 9,00 alle re 13,00, si svolgerà a Roma, presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e Toscana -

Via Appia Nuova - Roma-, un corso di aggiornamento sul tema

"APICOLTURA TRA SANITA', QUALITA' E ZOOTECNIA"

Il corso organizzato dal Direttore dell'Istituto dr. Brizioli, in collaborazione con il Presidente dell'A.R.S.I.A.L. dr. Urbani, è indirizzato ai veterinari, ricercatori, biologi e apicoltori. Per intervenire occorre prenotarsi al n° 0679099459 o al n° 3495330816.

CONVEGNO DI FIUGGI

Quest'anno il convegno annuale, sulla Produzione e Commercializzazione del Miele, quasi certamente si terrà presso il teatro della Fonte di Fiuggi, nella mattinata del 1° giugno.

Con molta probabilità saranno coinvolti anche gli alunni della scuola dell'obbligo.

PIU' RISPETTO PER LE API

La F.A.I. ha lanciato una campagna di "rispetto per le api". L'A.R.A.L., dopo le molteplici denuncie di morie di api nelle campagne romane, nelle zone di Maccarese e in alcuni comuni della provincia di Latina, accoglie con molta soddisfazione questa iniziativa.

Si stanno verificando veri e propri apicidi. Oltre le leggi occorre sviluppare una maggiore sensibilità a favore delle api per il ruolo che svolgono nel mondo agricolo.

Ogni apicoltore perciò si faccia promotore degli effetti positivi dell'apicoltura in agricoltura.

 

 

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