Notiziario Dell’apicoltore martedì 30 settembre 2003


 

Miele di qualità

L’invernamento

Gli alveari vengono preparati per l’invernamento. Con il diminuire della temperatura e in assenza di covata, si deve procedere al trattamento antivarroa. I prodotti autorizzati sono diversi e il modo d’uso è riportato nella confezione. Altri prodotti non inquinanti sono l’acido ossalico e l’acido lattico che però devono essere usati con attenzione sia per la protezione dell’apicoltore che nel dosaggio. Gli interventi debbono essere effettuati in giornate assolate, in assenza di vento e nelle ore più calde della giornata. Controllare le scorte. I favi di miele debbono essere posizionati vicino ai telaini ricoperti di api, lasciando vuoto lo spazio tra questi e la parete esterna dell’arnia. Dopo di ciò le api non debbono essere più disturbate. I controlli debbono essere effettuati attraverso la porticina di uscita delle api e il cassettino di ispezione perché ci mettono a conoscenza delle attività che avvengono all’interno della famiglia. Durante l’inverno si può avere la conferma della vitalità della colonia battendo le nocche, delle dita sulle pareti esterne dell’arnia e verificare le scorte sollevando l’alveare dalla parete posteriore. I lavori per l’apicoltore continuano anche d’inverno preparando nuove arnie, portasciami, raccogliendo la cera ed effettuando il controllo e la disinfestazione dei melari accatastati per la primavera. Per ultimo una radicale pulizia dei locali e degli attrezzi riservati alla smielatura e stoccaggio del prodotto.

CORSO DI QUALIFICAZIONE IN APICOLTURA

L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della sede di Latina ha organizzato un corso di qualificazione professionale per gli addetti alla produzione e lavorazione del miele. Il corso è articolato in nove lezioni. Gli argomenti trattati vanno dalla società delle api alla produzione del miele, dalle tecniche di produzione all’apicoltura sul territorio. Le lezioni saranno tenute da veterinari e biologi dell’Istituto e delle A.S.L. Per tale organizzazione è stata chiesta la collaborazione dell’A.R.A.L. che ha messo a disposizione tutte le proprie strutture. Le lezioni, gratuite per tutti, si terranno tutti i lunedì alle ore 17,30. La prima è prevista per lunedì 6 ottobre e si terrà presso la sala delle conferenze dell’ospedale civile Santa Maria Goretti di Latina. La sede delle successive lezioni non è stata ancora stabilita. Per qualsiasi ulteriore informazione ci si può rivolgere al Vice Presidente dell’A.R.A.L. Valerio Piovesan, tel. n° 0773/240948, cell. 329/2975953. Vi aspettiamo.

EMERGENZA API

Nuovi pericoli minacciano le api. Uno dei rischi più imminenti e l’introduzione in Italia dell’Aethina Tumida. Qualche apicoltore del Lazio ha già avuto la sensazione di averla notata nei propri alveari. L’azione nell’arnia di questo coleottero è decisamente devastante. Esso danneggia i favi cibandosi di miele polline e, se l’infestazione è pesante, costringe le api ad abbandonare l’arnia. Sono già in corso le ricerche per combatterlo. Attualmente il rimedio più immediato sembra essere il Coumaphos della Bayer C. Un invito, per ora, è controllare con più assiduità i propri alveari.

DISCIPLINA DELL’APICOLTURA ITALIANA

Dopo due anni di travagliato percorso la legge quadro ancora non giunge al traguardo. Questa legge che è estremamente importante perché va a ridisegnare il futuro dell’apicoltura italiana è stata più volte corretta anche con forzature per introdurre elementi decisamente estranei. In sostanza c’è stato anche il tentativo di far nascere una lobby del settore apistico. La F.A.I. ha impegnato tutte la sua struttura per una corretta formulazione del disegno di legge, anche nel rispetto dei più delicati equilibri politici, senza interferenze che avessero potuto pregiudicare l’avanzamento di un provvedimento legislativo di interesse nazionale. Riteniamo perciò necessario un ulteriore intervento della F.A.I. per sollecitare l’approvazione di questa legge, attraverso la quale possiamo avere il rilancio dell’apicoltura, soprattutto per i giovani che cercano di accostarsi al nostro settore. Il miele del Lazio sta riscotendo molti successi, ma i giovani che vogliono intraprendere questa attività sono ancora pochi. Il consumo del miele è in aumento, merito anche della nostra associazione, per il lancio pubblicitario iniziato a Fiuggi e che è stato completato con l’affisione a Roma (dal 23 al 30 settembre 2003) dei manifesti "Il miele ci fa star bene". L’aumento del consumo conduce normalmente ad un incremento dell’attività produttiva.

CORSO DI APICOLTURA

A partire dal quattro febbraio 2004, l’A.R.A.L. terrà un corso di apicoltura articolato in undici lezioni tenute da docenti del settore apistico. Il corso si svolgerà in due diverse sedi, presso l’apicoltura Marcolini (via Albidona 20) e presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Roma (via Appia Nuova 1411). Per iscriversi Telefonare a Nadia c/o Marcolini tel. 06/7232131.

APIMONDIA 2003

Cinquanta apicoltori dell’A.R.A.L. insieme con altri che ci hanno raggiunto con i propri mezzi, hanno partecipato ad APIMONDIA nella città di Lubiana (Slovenia) dal 24 al 27 agosto u.s. - Un’esperienza inedita per tutti. La visita alla fiera ha manifestato vivo interesse per le innovazioni del settore e perciò è stata molto apprezzata. Sono state visitate anche alcune zone turistiche del luogo quali il lago di Bled, con gita in barca, le grotti di Postumia e una visita alla città di Trieste, con illustrazioni tenute da un amico del posto, Dr. Alberto Facchin che ringraziamo vivamente.

PREMIO "I GRANDI MIELI DEL LAZIO

Dopo la nostra campagna pubblicitaria con l’invito a consumare il miele (manifesti affissi anche a Roma dal 22 al 30/9/03), anche l’A.R.S.I.A.L., per lo stesso motivo, sta per realizzare un progetto, approntato già dal 2002, relativo ad un concorso per selezionare i migliori mieli del Lazio. La premiazione è stata preventivata per il 18 gennaio 2004. Pertanto gli apicoltori, entro il 20 di ottobre, dovrebbero ricevere in merito un invito unitamente ad una scheda di partecipazione. Affinché la manifestazione possa avere successo, anche ai fini di poterla riproporre per i prossimi anni, è necessario che tutti gli apicoltori vi partecipino, inviando all’A.R.S.I.AL., Area Studi e Progetti, via R. Lanciani, 38 – 00162 Roma, tre vasetti da mezzo chilo per ogni tipo di miele, accompagnati dalla scheda di partecipazione, compilata in ogni sua parte, entro il prossimo 20 novembre.

La partecipazione è gratuita. L’A.R.A.L., per tale iniziativa, ha creato centri di raccolta presso i propri delegati provinciali.

Per ulteriori informazioni potete chiamare il n° 338/7538761 (Bruzzichini).

TESSERAMENTO 2204

La quota sociale per l’anno 2004, come stabilito nell’assemblea ordinaria dei soci a marzo del 2003, è di € 34,00, un piccolo ritocco necessario per i maggiori impegni che investono la nostra associazione.

Tale quota comprende, oltre alla tessera dell’A.R.A.L., l’abbonamento alla rivista "APITALIA" e l’assicurazione di un apiario. Il prezzo dell’assicurazione degli apiari, oltre il primo, non è stato ancora definito.

Iscrivetevi! Rinnovate la vostra adesione. Per un’associazione forte occorrono molti apicoltori. Noi amiamo le api quanto voi.

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