Glossario di apicoltura


A B C D E F G I L M N O P R S T U V Z

Abbeveratoi

Contenitori con acqua, bidoni, secchi,bottiglie..... Le api utilizzano l'acqua per diluire il miele. Quando le api raccolgono acqua in abbondanza è indice di scarso raccolto

 

Acari

Insetti appartenenti alla classe degli aracnidi.Acarapis Woodi attacca la trachea delle api. Varroa destructor colpisce la covata e le api.

 

Accoppiamento
(della regina)

La regina si accoppia con uno o più fuchi

 

Acidità
(del miele)

L'acidità aumenta con l'invecchiamento,e qualora il miele venga estratto da favi fortemente propolizzati. Il miele sofisticato con zucchero invertito chimicamente ha un'acidità molto elevata

 

Acido fenico

Si usava per togliere le api dal mielario. L'acido si cospargeva su un telo che veniva messo al posto del coprifavo

 

Acqua

L'acqua serve in primavera per l'allevamento della covata, e in estate per la regolazione termica dell'alveare. In primavera le api abbandonano la raccolta d'acqua quando le fioriture sono massime, ad esempio durante la fioritura dell'acacia.

 

Acqua
(tecnica di contenimento)

Facile realizzazione sul miele ancora contenuto nei favi, quando il rapporto superficie/massa è favorevole ad uno scambio rapido di umidità con l'ambiente circostante. Buoni risultati si ottengono facendo circolare tra i favi contenuti nei melari una corrente di aria calda (a temperatura non superiore a 35° C) prodotta con un opportuno sistema (caldaia, ventilatore e termostato).

 

Addome

L'addome è costituito morfologicamente da 10 segmenti

 

Aethina tumida

Piccolo maggiolino, parassita degli alveari. Si nutre delle larve in via di sviluppo e delle riserve di polline. Nativo del Sud Africa. In America il parassita è arrivato nel 1996, e solo nel 2000 ha causato oltre tre milioni di dollari di danni agli apicoltori della Florida

 

Adulterazione

Il miele può essere adulterato, ma all'esame di laboratorio si scopre la frode

 

Affumicare

Il fumo,denso e freddo, serve per poter visitare l'alveare.Le api si calmano nutrendosi di miele

 

Aggomitolare

Soffocamento della regina da parte delle api

 

Affumicatore

Imbuto metallico con una caldaia un mantice e una protezione contro le scottature .

 

Aggressività

L'aggressività, la tendenza alla sciamatura, la laboriosità delle api, dipendono dalla regina, ma anche da fattori igenici-sanitari interni all'alveare.

 

Agglomerarsi

In inverno le api si ristringono e occupano solo alcuni favi

 

Ali

Le ali sono membranose e costituite da due sottili lamine, sovrapposte e ravvicinate e di forma 'subtriangolare'

 

Allargare

Fare spazio alla covata in primavera,mettendo i favi pieni di miele all'estremità del nido

 

Alleggerire( le famiglie)

Da una famiglia prossima alla sciamatura si toglie covata opercolata

 

Allevamento( di regine)

 La regina viene allevata dalle api a base di pappa reale più densa rispetto a quella fornita alle operaie e ai fuchi

 

Alterazioni(del miele)

I mieli che non sono attaccabili dai lieviti osmofili sono però soggetti ad alterazioni progressive di origine chimica e enzimatica. Queste trasformazioni determinano un cambiamento delle caratteristiche organolettiche del prodotto (aumento del colore, perdita e trasformazione delle sostanze volatili responsabili dell'aroma, formazione di composti dal gusto amaro), una perdita di attività delle sostanze biologicamente attive (inattivazione degli enzimi), un sostanziale cambiamento della composizione zuccherina (aumento dei disaccaridi e di altri zuccheri complessi a spese degli zuccheri semplici) ed altre trasformazioni della composizione iniziale (aumento dell'acidità, formazione di idrossimetilfurfurale).

 

Alveare

Arnia con famiglia di api

 

Amebiasi

Malattia delle api causata dal protozoo melpighamoeba mellificae

 

Amido di mais

Si usa nella nutrizione di sostentamento. L'amido di mais è un amido nativo ottenuto da granoturco normale mediante processo di macinazione ad umido.

 

Amputare(un'ala della regina)

O clippaggio, si amputa un'ala alla regina, in modo che quando lo sciame primario esce dall'arnia si posa per terra in prossimità dell'apiario

 

Analisi organolettica

L'analisi organolettica (o sensoriale) consiste nel valutare un prodotto attraverso i sensi: l'aspetto, l'odore, il sapore e le caratteristiche tattili di un miele possono fornire informazioni utili all'individuazione delle frodi, alla determinazione dell'origine, allo stato di conservazione, alla qualità in generale

 

Analisi pollinica del miele

Il miele contiene sempre granuli pollinici, in quanto questi possono "contaminare" il nettare nel momento in cui l'ape lo raccoglie.

 

Antenna

Le antenne sono di forma cilindrica, ripiegate a L, con la base inserita entro due fossette membranose (toruli). Osservando le antenne con un microscopio a scansione elettronica appaiono migliaia di sensilli. I sensilli sono di tipo tattili, olfattori, termorecettori, igrorecettori.

 

Ape mellifera

L'ape cosiddetta domestica appartiene all'ordine degli imenotteri. I caratteri essenziali degli imenotteri sono la metamorfosi completa, ali membranose, partonogenesi frequente, dimorfismo sessuale accentuato, cervello ben sviluppato.

 

Ape operaia

Tutte le operaie di una famiglia sono legate geneticamente. Provengono tutte dalla stessa madre, ma non dallo stesso padre. Vi saranno quindi delle sorelle piene e delle sorelle solo da parte di madre

 

Ape esploratrice

Api di uno sciame naturale che dopo essersi fermato vanno alla ricerca di una dimora definitiva, tronco d'albero tapparelle delle finestre ,ecc.

 

Ape nutrice

Le nutrici consumano la maggior parte del polline nella colonia. Utilizzano gli aminoacidi per aumentare il contenuto di proteine del loro stesso corpo, ma la maggior parte è utilizzata per la produzione della gelatina ricca di proteine sintetizzata nella ghiandola ipofaringea

 

Ape strisciante

Ape affetta dal virus della paralisi cronica

 

Ape spazzina

Ape che tiene in ordine l'ambiente alveare, pulizia del fondo,tappare fessure, portar fuori api morte

 

Ape tollerante alla varroa

L'USDA americana sta testando la resistenza alla varroa di ceppi di api russe che sembravano sopravvivere alla varroa senza necessità di interventi, ape che tiene in ordine l'ambiente alveare, pulizia del fondo,tappare fessure, portar fuori api morte

 

Apiario

Insieme di alveari, esposizione ottimale a sud-est riparato dai venti e possibilmente ombreggiato in estate per evitare i raggi diretti del sole

 

Apiguard

Prodotto antivarroa a base di timolo

 

Apicoltore

È apicoltore chiunque detiene e conduce alveari.

 

Apicoltura

La conduzione zootecnica delle api, denominata "apicoltura", è considerata a tutti gli effetti attività agricola ai sensi dell'articolo 2135 del codice civile, anche se non correlata necessariamente alla gestione del terreno.

 

Apicoltura nomade

Spostamento di alveari in zone con abbondanti risorse nettarifere

 

Apiscampo

Tavola di faesite con cornice in legno e disco centrale con apertura. Inserito tra nido e melario. Le api possono scendere dal melario ma non risalire.

 

Apparato boccale

L'apparato boccale, si trova all'angolo inferiore della testa ed è costituito dal labbro superiore, due mandibole, due mascelle, labbro inferiore

 

Apparato digerente

Consiste in borsa nettaria,stomaco,intestino e tubi urinari

 

Apparato genitale

Nelle api operaie gli organi genitali sono atrofizzati, nella regina si hanno le ovaie, spermateca e vagina, nei fuchi testicoli e pene

 

Apparato velenifero

Composto dal pungiglione, i fuchi ne sono privi, da ghiandole velenifere e dalla borsa del veleno

 

Armatura

Telai da nido e da mielario armati verticalmente o orizzontalmente con filo stagnato.

 

Arnia

Dimora artificiale di una colonia di api, preferibilmente in legno buon isolante e a favi mobili per l'esame periodico dello stato della famiglia

 

Arnia Dadant-Blatt

L'arnia classica da 10 telaini deriva dal modello originale ideato dal reverendo Lorenzo L. Langstroth nel 1851 in America, successivamente modificato da Charles Dadant nel 1859 e da Blatt.

 

Arnia a telaini mobili

Arnia razionale con 7-10-12 favi estraibili che distano,centro-centro tra loro 38,5 mm

 

Arnia da osservazione

Arnia con pareti laterali a volte anche il coprifavo in vetro

 

Arnia DU-CA

Arnia "Du-Ca", dal cognome di Dutto e dal famoso apicoltore Campero, a posizionamento del nido molto più verticalizzato dell'abituale

 

Arnietta di fecondazione

Arnietta per fecondazione regina da cella reale. Due mini fogli cerei vengono inseriti. Su uno di loro si innesta una cella reale già chiusa.Sul retro arnia una vaschetta per nutrizione liquida con mini escludi per evitare che poi la regina possa annegare. Sul davanti infimo spazio per le api.Un vetro resina copre il tutto per poter visitare le api

 

Arnietta per nucleo

Arnietta per nuclei, da cinque-sei telaini da nido D. B. dove vengono effettuati gli allevamenti

 

Assaggiatori

Persone che abbiano conoscenze di fisiologia, psicologia e metodologia sensoriale, addestrati a riconoscere certe caratteristiche del miele e a differenziare prodotti simili, ma che abbiano anche quelle conoscenze del prodotto indispensabili per produrre una valutazione integrata di tutte le caratteristiche percepite e un'ampia esperienza sensoriale, necessaria per poter memorizzare stabilmente gli standard di riferimento per un giudizio di rispondenza al tipo. Dei veri esperti insomma, ma che non abbiano la presunzione di poter esprimere, con un solo assaggio, un giudizio sensoriale di validità assoluta.

 

Aspiratore per pappa reale

Decompressore con inserito un tubicino per svuotare le cellette mediante aspirazione. Il tubicino è collegato a un piccolo filtro per togliere possibili residui di cera

 

Attira sciame

Arnietta con alcuni favi posta poco lontano dall'apiario nella speranza che qualche sciame vagante la occupi. Anche i feromoni sintetici svolgono la stessa azione